Chiudo rapidamente la porta alle mie spalle e, premendo l'interruttore della luce, illumino la stanza. Mentre mi dirigo verso uno degli armadi per cercare dei vestiti da mettermi, ripenso agli ultimi minuti, passati in cucina a mettere qualcosa sotto i denti, e provo un enorme sollievo per il fatto di non aver incontrato nessuno in giro per casa: ieri, dopo essere tornato dal cimitero, ero talmente stanco che mi sono subito chiuso in camera, senza neanche cenare, così i miei non hanno visto in che condizioni è la mia faccia; prima o poi mi vedranno e vorranno spiegazioni, ovviamente, ma sono contento che non sia successo mentre facevo colazione; l'ultima cosa che ho voglia di fare in questo momento è spiegare perchè dei tizi mi hanno picchiato fuori dal cimitero.
Per fortuna, almeno sul resto del corpo non ho più ferite, grazie a quel liquido blu alla Torre di Jaskar. Non che mi senta molto in forma, nonostante questo: mentre ero lì mi è tornato in mente che, prima che Mike si ritrovasse bloccato ad Ardarion, volevo chiedergli di insegnarmi a usare una spada, e così l'ho fatto. Non mi aspettavo, però, che avremmo iniziato subito. A quanto pare, quello che mi aveva detto Erdex sulle spade non è del tutto vero: stando a quanto dice Mike, molti tra gli uomini di Jaskar le utilizzano per allenarsi; in questo modo sviluppano una forza grazie alla quale maneggiano le loro vere armi, identiche alla lunga lama ricurva dell'uomo che mi ha guidato fino alla stanza di Mike e molto più leggere di una spada, con estrema facilità. Non è stato difficile, quindi, trovare delle spade da allenamento, non affilate: perfino nella stanza in cui vive Mike ce ne sono diverse, così lui ne ha prese un paio e ha subito iniziato a spiegarmi la postura corretta e alcuni movimenti basilari. Siamo andati avanti per parecchio tempo, e dopo un po' le mie braccia hanno iniziato a risentirne: non sono abituato a impugnare una spada, per ovvi motivi, e maneggiarne una per tutto quel tempo si è rivelato a dir poco sfiancante. Ora le mie braccia sono estremamente rigide, non riesco a compiere in modo fluido neanche i movimenti più semplici, ma in tutto questo c'è un lato positivo: stando a quanto dice Mike, l'unica vera difficoltà che devo affrontare è proprio abituarmi al peso della spada e sviluppare la forza necessaria per maneggiarla con disinvoltura; una volta fatto questo, i miei riflessi sovrumani dovrebbero permettermi di combattere abbastanza bene in modo istintivo, senza dovermi allenare più di tanto, un po' come ho fatto con il pugnale negli ultimi mesi.
Certo, a partire da stanotte non sarebbe male portare ad Ardarion la spada che ho qui, in camera: non starò alla Torre di Jaskar per sempre, e quando me ne andrò non avrò a disposizione l'arma con cui ho iniziato ad allenarmi stanotte, a meno che non la rubi; ma, dato che ne ho già una, che senso avrebbe? No, preferisco abituarmi a usare la mia. L'unico problema è che, esattamente come le spade da allenamento della Torre, non è affilata, ma credo di poter risolvere la cosa: con tutte le armi che hanno alla Torre, voglio sperare che ci sia anche un fabbro, o qualcosa del genere; potrei far affilare la lama più in là, quando sarò abbastanza abile da non rischiare di ferire per sbaglio Mike, o me stesso, durante un allenamento. La aggiungerò alla lista delle cose da chiedere a Jaskar: purtroppo, stanotte ho potuto parlargli per pochissimo tempo, ed è stato soprattutto lui a fare domande; mi ha chiesto di raccontargli delle tre luci nel cielo, la notte in cui gli Occultatori mi hanno attaccato, e, come mi ha suggerito Mike, mi sono limitato a descrivere le luci e la scarica di potere che l'anello giallo mi ha trasmesso, omettendo qualunque cosa avesse a che fare con Ashley e gli Occultatori. La cosa sembra avergli dato di che pensare: mi ha confermato che, in base a come gliele ho descritte, la luce bianca e quella grigia sono identiche a quelle che segnalano la comparsa di un nuovo Spettro, e questo fatto sembra confonderlo; al contrario di me e Mike, non ha idea del fatto che un Occultatore abbia raggiunto il mondo reale, perciò non riesce a spiegarsi come due Spettri possano essere comparsi ad Ardarion la stessa notte; o almeno, questo è quello che ha detto. Per quanto riguarda la luce gialla, invece, sembrava aver capito qualcosa, ma non ho avuto modo di chiedergli cosa: a quanto pare aveva delle faccende importanti da sbrigare, così mi ha lasciato con Mike senza che io potessi fargli nessuna domanda.
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Il Sogno di Ardarion
FantasyBlake è un ragazzo di diciassette anni, uno come tanti altri: frequenta la scuola, ha i suoi amici, e conduce una vita tutto sommato tranquilla nella piccola cittadina di Uxton. Questo fino all'ultimo giorno delle vacanze estive, quando in sogno gli...