Capitolo 10 - King in Yellow

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Il tunnel di luce verde mi catapulta fuori da Ardarion mentre nelle mie orecchie risuona il solito arpeggio di chitarra. Mi affretto a bloccare la sveglia del cellulare mentre i miei occhi mettono a fuoco la stanza in cui mi trovo, visibile grazie alla poca luce che entra attraverso alcuni fori sulla tapparella: per un attimo mi aspetto di trovarmi nella mia camera, così rimango leggermente disorientato quando vedo la scrivania in legno, sovrastata da un grande monitor, e le due librerie scure poggiate contro le pareti, oltre al letto che si trova a breve distanza dal mio, a sinistra, tra me e la finestra da cui entrano sottili fasci di luce.

Superato il breve momento di confusione, però, non impiego molto a riconoscere la stanza e a ricordare perchè mi trovo qui: ho dormito a casa di Lara, stanotte. Non è una cosa così strana, in realtà: abbiamo legato parecchio negli ultimi mesi, e spesso ceno con lei e passo la notte qui per farle compagnia. Di solito lo faccio nei week-end, ma oggi la scuola è chiusa per dei problemi all'impianto idraulico, così ho dormito da lei anche se è venerdì.

Getto un'occhiata veloce al letto di Lara, scoprendolo vuoto: si è svegliata prima di me. Mi alzo lentamente e mi dirigo verso la scrivania, dove poggio il coltello che stringo in mano prima di avvicinarmi alla finestra e sollevare la tapparella. Un fascio di luce entra prepotentemente attraverso la finestra, illuminando le pareti verdi e la mobilia della stanza, oltre a costringermi a stringere gli occhi: mi pare di aver impostato la sveglia per le dieci, perciò non mi sorprende che ci sia tutta questa luce, nonostante sia Dicembre inoltrato; gli unici indizi della stagione invernale sono un vago grigiore nel cielo e una folata di aria fresca che mi investe quando apro la finestra. Mi dirigo velocemente verso la porta, in modo da uscire dalla stanza, ma non prima di aver gettato un'occhiata al letto da cui mi sono appena alzato: anche se sono abituato a dormire qui, mi fa sempre un effetto strano pensare che quello era il letto di Mike, prima che finisse in coma.

Io e Lara abbiamo parlato spesso di lui, negli ultimi mesi, ma raramente abbiamo toccato l'argomento Ardarion, e anche le volte che l'abbiamo fatto non mi sono più offerto di andare a cercarlo, nonostante abbia pensato diverse volte di farlo. Il motivo principale per cui non l'ho fatto è il modo in cui ho sentito parlare delle Ombre: oltre al tono terrorizzato con cui Lara le ha nominate la prima volta, c'è quello che mi ha detto Erdex. Pare che si trovino soprattutto nella parte settentrionale di Ardarion, dato che per qualche motivo quelle a sud tendono ad accumularsi nelle Terre Oscure per cercare di penetrare a Draising dal confine meridionale del regno, ignorando completamente quello a nord; per questo motivo Erdex non ne ha mai incontrata una, il che, secondo lui, è una grande fortuna. A quanto pare, infatti, queste Ombre sono riuscite a causare la caduta degli altri regni e a mettere in seria difficoltà Draising nonostante un'estrema inferiorità numerica: stando a quanto Erdex ha sentito da Axel, l'esercito di Draising è almeno dieci volte più numeroso, eppure non si riesce a ricacciarle indietro; sono semplicemente troppo forti. Ad ogni modo, non ho idea di dove si trovi la Torre di Jaskar, perciò non saprei neanche da dove iniziare la mia ricerca.

Al momento, quello che so è che ho fame: sarà meglio andare a fare colazione, si prospetta una giornata parecchio pesante nonostante la scuola sia chiusa. Apro la porta e mi lascio alle spalle la camera da letto mentre attraverso un piccolo corridoio fino a trovarmi nel salone, dove Lara, che indossa un paio di jeans e un maglione rosso, sta versando del caffè in una piccola tazza poggiata sul tavolo, accanto a un piattino con sopra un cornetto. Adoro fare colazione qui!

Appena mi vede uscire dal corridoio, Lara alza lo sguardo e mi rivolge un sorriso cordiale, salutandomi: «Buongiorno!».

«Buongiorno, Lara» rispondo con un cenno della mano, avvicinandomi al tavolo e lasciandomi cadere su una sedia.

«Attento, è bollente» mi avverte Lara mentre allungo la mano verso la tazza di caffè. In effetti, i vapori biancastri che si levano in una piccola spirale non sono esattamente rassicuranti. Poco male, inizierò dal cornetto.

Il Sogno di ArdarionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora