«E così questo l'hai preso agli Occultatori?» chiede Erdex, rigirandosi tra le dita il lungo pugnale che gli ho appena dato. Ultimamente ho avuto anche io modo di studiarlo: la comoda impugnatura, rivestita da un sottile strato di pelle scura, è separata dalla lama da una piccola guardia crociata leggermente incurvata verso la punta dell'arma; l'unica decorazione è il simbolo degli Occultatori inciso alla base della lama, mentre per il resto si tratta di uno strumento semplice, studiato per essere funzionale piuttosto che bello.
«Già, era di quella stronza che non ha voluto il mio aiuto» ridacchio mentre Erdex mi porge l'arma.
«Beh, alla fine penso che sia riuscita a farcela anche senza di me» aggiungo poi. Quando sono tornato ad Ardarion, infatti, nessuno dei quattro Occultatori si trovava ancora nella conca: probabilmente, dopo essersi ripresi, sono riusciti a medicarsi le ferite e se ne sono andati.
«Non pensi che potrebbero venire a cercarti?» mi chiede Erdex, pensieroso.
«In realtà, no. Voglio dire...ok, fermandoli mentre cercavano di prendere Ashley mi sono messo contro di loro, ma onestamente credo che quello che ho fatto quando c'è stata la luce gialla, qualunque cosa fosse, li abbia spaventati abbastanza da dissuaderli, almeno per un po'» faccio spallucce.
«E in ogni caso» aggiungo, «ho intenzione di levarmi di torno, prima o poi. Sai, sono riuscito a farmi dire dove si trova la Torre di Jaskar, e credo che il mio amico, lo Spettro Rosso, sia lì, perciò penso che proverò ad andare a prenderlo». Nonostante Lara mi abbia chiesto di non farlo, ormai ho deciso: sono riuscito a sopravvivere ai pericoli della Foschia per tutto questo tempo, senza contare che ho respinto da solo quattro Occultatori, perciò penso di poter correre il rischio con le Ombre. Ok, con gli Occultatori ho avuto la fortuna dalla mia parte, ma penso che anche senza quello scoppio di potere sarei riuscito ad avere la meglio; forse ne sarei uscito messo un po' male, ma ce l'avrei fatta. E riguardo le Ombre, è molto probabile che non ne trovi neanche una: Erdex mi ha detto più volte di non averle mai incontrate nella Foschia, dato che sono concentrate a sud, al confine di Draising con le Terre Oscure, mentre io mi dirigerei a nord-est. Certo, "nord-est" è una direzione un po' generica, ma ho comunque più informazioni di prima.
«Tu...vuoi andare alla Torre di Jaskar?» mi chiede Erdex, perplesso.
«Beh, voglio provarci. Voi qui ci guadagnereste, dato che non dovreste più coprirmi, mentre io potrei riuscire a ragionare con Jaskar e liberare Mike» rispondo con una scrollata di spalle. Lui si limita ad emettere un leggero mugugno.
«Hai mai sentito parlare delle montagne di Horegar, a nord-est?» chiedo poi, rompendo lo strano silenzio che si era creato tra noi.
«Horegar, dici? Horegar...sì, conosco il nome, ma non riferito a delle montagne: era uno dei regni di Ardarion, prima che succedesse tutto il casino con le Terre Oscure...credo sia stato il primo a cadere. E...hai detto che queste montagne sono a nord-est?» domanda Erdex, stringendo gli occhi. Annuisco in silenzio, così lui continua: «Come il regno di Horegar...probabilmente sono lo stesso posto».
«E tu hai idea di come arrivarci senza camminare a caso verso nord-est nella speranza di trovarle?» gli chiedo, iniziando a giocherellare con alcune schegge di legno che fuoriescono dal tratto di staccionata a cui sono poggiato.
«Non saprei, non mi sono mai spinto così lontano. Però...c'è una foresta, a est del Picco Centrale: quando deciderai di partire, potresti raggiungerla e muoverti verso nord da lì, sarebbe un punto di riferimento» scrolla le spalle in risposta.
«Però non entrarci!» si affretta ad aggiungere, con un po' troppa foga.
«Non...entrarci? Nella foresta?» chiedo, inarcando un sopracciglio. Non capisco questo scatto improvviso, non è da Erdex: di solito è estremamente rilassato quando parliamo...è davvero così importante che non entri in quella foresta?
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Il Sogno di Ardarion
FantasyBlake è un ragazzo di diciassette anni, uno come tanti altri: frequenta la scuola, ha i suoi amici, e conduce una vita tutto sommato tranquilla nella piccola cittadina di Uxton. Questo fino all'ultimo giorno delle vacanze estive, quando in sogno gli...