Capitolo 21 - Tra le rovine

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«Io vado, Blake. Buona giornata!» mi saluta mia madre fuori dalla mia camera.

«Ciao, mamma!» rispondo, alzando la voce per farmi sentire attraverso la porta mentre finisco di vestirmi. Sembrava piuttosto tranquilla. Meglio così.

In effetti, negli ultimi giorni ho smesso di avere paura che cercasse di affrontare un'altra volta il discorso della mia zuffa al cimitero: è passato circa un mese da quando mi ha visto rientrare a casa con tutti quei lividi sul viso, ma dopo quella sera non ne ha più fatto parola; mio padre deve averla convinta a lasciarmi in pace. Tanto meglio: l'ultima cosa che ho voglia di fare è parlare di nuovo del perchè quel tizio ha deciso di picchiarmi, soprattutto considerando che dopo quella volta sembra aver deciso di ignorarmi. Come pensavo, me l'ha fatta pagare ed è contento così, buon per lui.

Subito dopo aver infilato la felpa mi assicuro che la pietra verde sia ben nascosta al di sotto e mi avvicino alla scrivania per indossare il ciondolo di Artorias. È in quel momento che il mio sguardo cade sul sostegno per la spada fissato alla parete, vuoto: gli allenamenti con Mike procedono piuttosto bene, così un paio di notti fa ho deciso di portare la spada alla Torre di Jaskar per farla finalmente affilare.

Non che abbia avuto modo di parlare con Jaskar, in realtà: da quando mi ha portato in cima alla Torre non l'ho più visto, e neanche Mike. Alcuni dei suoi uomini con cui abbiamo parlato ci hanno detto che ultimamente è parecchio indaffarato e che neanche loro lo vedono molto. Comunque, hanno accettato di affilare la mia spada e, soprattutto, di avvertire me e Mike nel caso fosse comparsa qualche altra luce nel cielo. La totale mancanza di novità riguardo le luci ci ha decisamente tirato su il morale: qualunque cosa gli Occultatori stiano facendo, sembra che non abbiano mandato nessun altro in questo mondo. Forse Mike potrebbe davvero uscire da Ardarion prima che loro decidano di fare la prossima mossa: ultimamente mi sono ritrovato a pensare che a tenere Jaskar così impegnato potrebbe essere la ricerca di un modo per tirare Mike fuori di lì. Non ho basi per pensarlo, in realtà, ma sperarci non può guastare.

Riscuotendomi dal flusso di pensieri, infilo il giubbotto, afferro lo zaino poggiato sulla sedia e, dopo aver aperto una delle finestre della stanza, esco, attraversando lo stanzino ed esponendomi all'aria gelida del cortile.

«Fantastico» borbotto tra me e me, gettando uno sguardo verso l'alto. Il cielo sembra sereno, ma continua a fare un freddo insopportabile. Meglio che cammini in fretta, voglio entrare a scuola il prima possibile pur di non stare all'aperto: fortuna che gli allenamenti con Mike non mi fiaccano più come all'inizio.


«Allora, siete pronti per domani?» chiede Chris dandomi una pacca sulla spalla. Sono impegnato a masticare un boccone, così è Liz, seduta di fronte a noi accanto a Matt, a rispondere con un sorrisetto compiaciuto: «Sì, pronta a fargli mangiare la polvere un'altra volta».

Matt scoppia a ridere, e io sono costretto a ingoiare quello che sto masticando per ribattere: «Sì, vedremo. Tu, piuttosto, sei sicura di farcela?».

«La mia gamba sta benissimo, se è questo che intendi. Mi sono ripresa alla grande» fa spallucce lei, allungandosi sul tavolo per rubare un po' del cibo rimasto sul mio piatto e facendo così tintinnare i bracciali che porta ai polsi.

«Prego, serviti pure» commento, inarcando un sopracciglio mentre Matt continua a ridere. Sto per tornare ad aggredire il pranzo prima che Liz possa finirlo al posto mio, quando un movimento in lontananza cattura la mia attenzione: alle spalle di Matt e Liz, vicino all'ingresso della sala da pranzo, qualcuno si è alzato da un tavolo ed è uscito, qualcuno che, per via della chioma riccia, non ho difficoltà a riconoscere.

«Vado in bagno» annuncio all'improvviso, alzandomi dalla sedia.

«Sei sicuro? Rischi che Elizabeth ti finisca il pranzo mentre non ci sei» ridacchia Chris. Strano, nonostante siano passate delle settimane non mi sono ancora abituato al fatto che la gente chiami Liz con il suo nome completo.

Il Sogno di ArdarionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora