"Lo senti? Senti come batte il mio cuore da quando mi sei accanto?"
****Oggi primo giorno di allenamento, ero curiosa di sapere come avrebbero reagito gli altri cavalieri, già immaginavo le loro reazioni, in fondo gli umani erano prevedibili.
Quasi tutti almeno.Saltai giù dal letto, sorprendentemente entusiasta, sebbene l'idea di combattere contro degli umani non mi piaceva.
Sono troppo fragili avrei dovuto usare ancora più autocontrollo.
In pochi secondi ero pronta, presi la spada e scesi nella sala, anche se ero in anticipo.
Entrai con passo sicuro.
C'era solo Artù e non era molto entusiasta, glielo si leggeva in faccia. Dopotutto, agli occhi degli uomini, apparivo come una dolce ragazza, debole ed indifesa.
Pensavano tutti che non sapessi combattere.Ma credo che il fatto che suo padre l'avesse praticamente obbligato a prendere sotto la sua ala una ragazza lo irritava alquanto.
"Ah bene, siete in anticipo." Esordì lanciandomi un'occhiata. "Vuol dire che inizieremo a vedere se sapete combattere come dite."
Sorrisi al suo tono scettico, mi stava sfidando.
Ottimo! Ci sarà da divertirsi.
"Come volete iniziare? Combattimento corpo a corpo, con la spada, o un'altra arma, scegliete voi."dissi.
Mi trattenni dal fargli un sorriso a trentadue denti, mostrando quel set completo di armi, che nascondevo con cura.
L'avrei spaventato, forse era quello che volevo, ma non dovevo farlo.
Niente più errori. Mi ripetei.
"Proviamo a vedere che sapete fare nel corpo a corpo, non vorrei rischiare che qualcuno si faccia male, con la spada." Sapevo che si riferiva a me, ma...
"Ah state tranquillo ci andrò piano, non ho intenzione di ferirvi Artù."
Nonostante in quel momento lo stessi prendendo in giro, ci sarei andata piano veramente.Posai la spada, poggiandola con l'elsa al muro.
Quella mattina, previdente, avevo messo una maglietta normale, che non lasciava la schiena aperta, così che non si sarebbero viste le ali.
Per ultimo levai la giacca, per stare più comoda e liberà di muovermi.Artù si mise in posizione d'attacco, io invece rimasi ferma in piedi e tranquilla.
"Siete pronta?" Chiese confuso dal fatto che non mi muovevo.
"Certo, avanti, a voi la prima mossa." Risposi facendogli un cenno con la mano.
"Cercherò di non farle male." sussurrò, parlando con se stesso.
Si mosse abbastanza veloce, certo: per un essere umano.
Cercò di darmi un pugno, aveva una postura perfetta, in fondo non mi sottovalutava molto, dato che l'avevo già messo al tappeto una volta.
Rapida mi piegai leggermente da un lato, per schivarlo. Non avevo intenzione di attaccare per ora.
Il suo sguardo stupito mi divertì.
Ci riprovò ed io mi abbassai e gli sgusciai di lato, con espressione annoiata.
Lo stavo irritando.
Ed io mi stavo divertendo!Ci riprovò ancora una volta! E il suo sconcerto fu esilarante, mentre lo schivavo con noncuranza. Mi dovetti sforzare di non scoppiare a ridere, ma non riuscii a nascondere un sorriso compiaciuto.
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E così il lupo si innamora dell'agnello...
Fantasy"Ma tu dì soltanto una parola, ed io sarò salvata." L'era medievale vista nel suo pieno splendore, nell'epoca di Re Artù e i cavalieri di Camelot, in questo racconto che vi lascerà col fiato sospeso, con colpi di scena inaspettati e suspence ad ogni...