45. Paure

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"I can only find a new
strength on my own."
That's what i always tought.
Before you.
* * * *

~Kristen's Pov~

Hm... Cos'e questa quiete? Questa sensazione di pace, un infinito silenzio e questa percezione di vuoto. Come se stessi volando sopra ogni cosa, ogni problema, ogni persona, fluttuando in un cielo solitario.
Niente in questo mondo sembra avere peso.

Odio essere circondata dal silenzio. Si sente la solitudine ed i sentimenti... I sentimenti fanno troppo rumore.

Ho accettato. Cos'era? Ah sì, era un contratto. Ma con chi? Per cosa? Perché?
Ho bisogno di sapere, mi è impossibile andare avanti con la sensazione di non conoscere qualcosa. È per questo che ho sempre letto ogni genere di libro.
Conoscenza. Con essa si può fare qualsiasi cosa.

Prendo un respiro profondo iniziando a percepire qualcosa attorno al mio corpo, leggero, morbido. Sono delle lenzuola.

Un'altro respiro profondo e stavolta sento qualcosa di diverso.
Il silenzio che mi circondava va a svanire, ma il suono sembra comunque attutito. Come quando sei sott'acqua e senti solo un borbottio, un suono distorto.

Prima cinguettii, poi dei passi, delle voci. Si aggiungono altri sensi, l'odore di erba bagnata, l'odore di ferro, poi uno più familiare e nostalgico: rose.
Prima che venga sostituito da qualcosa di fastidioso, come zolfo.

La sensazione di non potermi muovere si fa più lucida, ed è assolutamente devastante.

Prendo un ultimo respiro profondo, sentendo la gola bruciare, ed apro gli occhi.

Non vedo nulla, il primo pensiero è che sia buio, e invece no, posso vedere al buio, non è quello il problema.
Solo dopo un po' la vista inizia piano piano a permettermi di vedere degli spiragli di luce. Macchie, per l'esattezza.

Provo di nuovo a muovermi, ma senza riuscirci. I muscoli mi fanno male oltre a non rispondere.
Cerco di calmare sia il respiro che il battito frenetico, non devo farmi prendere dalla paura, se succedesse sarebbe la fine.

Le macchie diventano immagini sfocate, come guardare qualcosa da dietro un vetro colorato ed opaco, solo forme indistinte.

"Kristen." Sento, il suono attutito che diventa appena più chiaro. "Ci hai messo un po' uh?" Ed una risatina che si fa eco nelle mie orecchie. Snervante oserei dire. "Non muoverti sei rimasta a dormire per un po' troppo tempo. Tieni prendi questa." Accenna ancora, poi sento qualcosa posarsi contro le mie labbra ed istintivamente le serro.

"Andiamo, è solo acqua. Puoi fidarti di me, sono il tuo adorato amico, Seven." Mormora con una certa compiacenza.

Provo a rispondergli, ma ogni tentativo è vano, non riesco ad emettere un suono.

Si definisce mio amico? Quale amico?! Rimane solo un demone che ha tentato di divorarmi l'anima fino a... aspetta, quanto tempo è passato?

"Non puoi parlare, non ancora. Sei rimasta in coma per un mese." Sussurra.

"Ahg..-" La voce mi muore sulle labbra, ho la gola troppo secca, e quanto mi ha detto è abbastanza per spiegare tutto questo. Il dolore nei movimenti, nel parlare, nel respirare. È come se non ci fossi più abituata. Sono una vecchia macchina arrugginita che ha bisogno di una messa a nuovo.

"Non sforzarti di parlare, ti farai male alle corde vocali." Borbotta, con un tono più gentile di quanto mi aspettassi.

Eppure ci riprovo lo stesso, emettendo un semplice borbottio soffocato ed incomprensibile. Io devo sapere come stanno gli altri! Devo saperlo.

E così il lupo si innamora dell'agnello...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora