32. La resa dei conti

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"Non si ricordano i giorni. Si ricordano gli attimi."
---TERZA PARTE---

Quando gli ho mostrato l'altro lato del non essere normali, quello positivo, che adoro, mi sono sentita meglio. Perfino con me stessa.

"Tu non hai sempre desiderato essere... Umana?" Ribatte.

"Solo perché ho paura per te. E per il fatto che dovrò vivere in eterno, con la certezza che i brutti ricordi non svaniranno." Mormoro. "Ma ho cambiato idea. Vivrò con i ricordi, sì.
Ma anche con te. Per questo ora sono felice." Aggiungo.

All'inizio sembrava un po' scosso dalle mie parole.
Ma ora ne è incuriosito.
Glielo leggo negli occhi.

"Sei felice?" Mi dice con un sorriso.

Annuisco. "Ho te." Rispondo sorridendo a mia volta.

"Ti rendo felice?" Continua lui sorpreso, quasi.

"Più di quanto lo sia mai stata." Affermo.

Sembra più entusiasta lui che io!

"Come mi hai trovato?" Mi chiede, facendo un passo verso di me.

Gli faccio un sorrisetto furbo e lui annuisce, quasi avesse capito.

"Dovevo andare a Camelot domani." Inizio. "Ma sono partita due giorni prima, ed in piena notte. Scusa se sono arrivata tardi... Di solito sono abituata a correre, ma mi sono stancata più facilmente a causa della luna nuova." Spiego.

"Tardi? Sei arrivata al momento giusto!" Esclama lui.
"Ma aspetta. Sei... Sei venuta a piedi? Cioè... Camminando?"

Scuoto la testa.
"Ho fatto un tratto in volo ed il resto di corsa. Altrimenti non sarei arrivata in tempo." Rispondo.

"E perché sei venuta? Sì insomma... Perché hai cambiato i tuoi piani e sei venuta fino a qui, in piena notte?"

"Veramente prima sono andata a Camelot, e poi sono tornata indietro quando mi sono accorta che non c'eri. Ho fatto prendere un'infarto a Gaius!" Esclamo ridendo.
Mi guarda confuso.
"Avevi bisogno di me e beh... Eccomi." Concludo sorridendo.

"Come..."

"In realtà.. Non ne ho idea."
Faccio spallucce.

"Perché... Mi hai dato il bracciale?" Mi chiede dopo un po'. "Ah e tieni." Fa per sfilarselo.

"No, tienilo tu." Lo fermo e glielo riallaccio al polso.
"Ti proteggerà."

"Mi proteggerà? In che modo?" Fa un mezzo sorriso incuriosito.

"Una volta quando ero piccola, sono caduta in una trappola... Una tagliola.
Sai qual'è?"

Ci pensa un attimo, poi scuote la testa.

"È quella da caccia, per orsi, che quando la schiacci si chiude come una morsa."

"Ah..." Fa un'espressione seria e preoccupata.

"Mio padre è riuscito a trovarmi. E mi ha detto che sono stata fortunata, perché il bracciale ha impedito alla trappola di chiudersi completamente." Concludo.

E così il lupo si innamora dell'agnello...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora