44. Call my name

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"Coloro che ora ti sembrano essere senza cuore, un tempo hanno creduto
troppo in qualcosa."
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Sento un rumore familiare, un suono ritmato e rilassante. Un fruscio, sembra. Una brezza leggera inizia a soffiare, la sento colpirmi assieme all'odore di sale. Poi qualcosa tutto intorno al corpo, quasi ci fossi immerso, o semplicemente sdraiato sopra, morbido, granuloso.

Intuitivo, no?

Mi basta aprire gli occhi e guardarmi un po' intorno, per osservare il calmo mare e la soffice sabbia su cui sono adagiato inerme.

Un luogo quieto e rilassante.
Eppure il cielo è grigio, così spento da emanare una sensazione di tristezza.

"Ehi!" Sento esclamare, da una vocina allegra.

Mi tiro su, rimanendo seduto sulla sabbia, ma indietreggio subito dopo, quando mi trovo ad un palmo dal viso di una persona.

No, non una persona, ma una bambina. Una piccola bimba dal sorriso raggiante, la pelle chiara e lunghi capelli mori e mossi, che le arrivano fino all vita.

Mi guarda dritto negli occhi, senza aggiungere più nulla dopo quel 'ehi' che mi ha fatto alzare verso di lei.
Quegli occhi di un verde particolare che sfumano verso l'azzurro all'interno. Sinceri, puri, luminosi.

"Ciao... piccola." Accenno, con una certa sorpresa.

Il suo sorriso si allarga, così tanto da farle socchiudere gli occhi, a causa di quelle guance paffute ed adorabili.

"Guarda!" Esclama allegramente all'improvviso, alzando poi il braccio sinistro, davanti al mio naso. Mi mostra un piccolo nastro azzurro di seta, che ha legato attorno al polso, poi si allontana appena appena, indietreggiando fino a far tendere quel sottile filo.
Lo seguo con lo sguardo fino a fermarmi al mio braccio, notando con sorpresa che l'altra estremità è legata a me.

Al centro, alla metà del nastro, tra me e lei, vi è un fiocco che unisce i due lembi.

"Adoro questo nastro e come si unisce in un fiocco elegante." Mi dice. "A volte sembra che la strada che unisce due persone sia così assurdamente ed inconsciamente perfetta da sembrare surreale."

Le annuisco, stupito dal genere di parole uscite da quelle piccole labbra.

"Lo adoro con tutto il cuore, perché è bello sentirsi legati a qualcuno." Aggiunge.

Scuote la mano, tirando e facendo muovere appena la mia, con la poca forza di una bimba. Poi saltella ridacchiando e facendo rimbalzare i boccoli dei suoi lunghi capelli.

"E poi mi piace questo colore!" Esclama cantilenante.

"Azzurro cielo?" Le chiedo.

"Yes!" Risponde sorprendendomi ancora. "In questo ambiente che hai scelto le persone avrebbero pensato subito al mare. Azzurro come il mare." Aggiunge. "Ma tu no, non ragioni come gli altri, e me ne chiedo il perché." Borbotta in fine.

"Me lo dicono spesso." Le rispondo imbarazzato. "Ma come ho scelto io questo ambiente?" Mormoro poi, tra me e me.

"Hai un ricordo forte legato ad un posto simile a questo." Afferma.

E così il lupo si innamora dell'agnello...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora