"Credevo agli occhi di pochi e alle parole di nessuno. Ma lui... Lui era l'eccezione. I suoi occhi erano l'unica verità a cui avrei mai creduto ciecamente."
****Avevo volato per più di due ore, finche il mio cuore non riprese a battere normalmente, ed io ebbi di nuovo il controllo.
Decisi che non potevo permettere ad un semplice umano, di farmi sentire in quel modo, quindi cercai di evitarlo, per quanto mi era possibile.
Anche se non volevo farlo, ogni cosa di lui mi affascinava mi intrigava. Desideravo con tutta me stessa conoscere quei segreti nascosti nel suo sguardo.
Ma sapevo che non era la cosa giusta da fare, sarebbe stato troppo pericoloso.
È un umano,ricordalo, è un umano. Continuavo a ripetermi.
Decisi di continuare a schiarirmi le idee o piuttosto a distrarmi. Così esplorai il regno.
Passai in una piazzola, al mercato. Non facevo nemmeno caso alle persone che mi guardavano, avevo tutt'altro per la testa.
Incontrai una signora, molto anziana a giudicare dall'aspetto. Era tutta sola, a differenza delle altre persone che avevo visto, che tendevano a stare in gruppi, per parlare.
Invece lei no, stava seduta su di una piccola sedia, fuori da una capanna.
Quando le passai davanti mi accorsi che le era caduta una sorta di piccola spilla, dorata, a forma di fiore.
Mi avvicinai, la raccolsi e gliela porsi, ma non la prese.
Rimasi perplessa per qualche istante, quando mi accorsi che era cieca...Avevo un passo troppo leggero per essere udito da orecchie umane, solo se mi ci impegnavo, se lo facevo apposta, potevano sentirmi arrivare. Per questo quella anziana donna non se ne rese conto.
"Le è caduta una spilla." La informai.
Appena mi sentii sobbalzò appena e rise.
"Oh ti ringrazio, cara." Esclamò con voce roca. "Sei stata molto gentile." Aggiunse.
"Si figuri, era il minimo."
"Tutto bene piccola?" Mi chiese corrugando la fronte.
Feci una mezza risata. Dalla voce sembravo una bambina?
"Tutto bene." Risposi quasi convinta."Suvvia cara, sarò cieca ma non fino a questo punto. Vuoi parlarne? Sono un'anziana signora con tanto tempo da perdere, delle chiacchiere mi farebbero piacere." Mi fece cenno di sedermi accanto a lei, s'un altra sedia.
Perché? Nessuno aveva mai il coraggio di chiedermelo.
Forse per il fatto che non poteva vedermi?Mi sedei e la sentii raddrizzarsi impercettibilmente sulla sedia.
Allora aveva comunque quella sensazione di pericolo.
Mi rincuorava, sapere che non era per colpa del mio aspetto.Un paio di persone ci passarono davanti, voltandosi proprio a guardarci, ma infondo era una strada pubblica.
"Sei ancora qui?" Mi chiese la donna.
"Certo." Risposi. Poi mi affrettai ad aggiungere: "Sono seduta accanto a lei."
"Ouh si me ne sono accorta, tranquilla."
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E così il lupo si innamora dell'agnello...
Fantasi"Ma tu dì soltanto una parola, ed io sarò salvata." L'era medievale vista nel suo pieno splendore, nell'epoca di Re Artù e i cavalieri di Camelot, in questo racconto che vi lascerà col fiato sospeso, con colpi di scena inaspettati e suspence ad ogni...