~Haketa Takefumi - Inner turmoil
Tumulto interiore
«Gabriel andiamo» continuava a insistere Logan.
«Non capisci? Era lei!» gridai di nuovo, la gola che cominciava a bruciare.
Ero ancora contro il muro del cimitero con i pugni poggiati su di esso, la testa rivolta verso l'alto mentre guardavo l'esatto punto dove Kim si era lanciata giù.
Perché era venuta e non si era fermata? Perché una toccata e fuga?
Forse voleva far capire che era ancora in vita, al sicuro e salva.
Beh, forse al sicuro non molto. Per quanto ne sapevo, se il Consiglio avesse scoperto che era ancora in vita, avrebbe fatto di tutto per trovarla e ucciderla. Solo perché aveva eliminato Dracula, salvando così migliaia di vite umane.
Non era giusto.
«Non puoi esserne sicuro.»
«Ah no? E dimmi Logan, quante donne cacciatrici hai mai incontrato nella tua carriera da sterminatore di vampiri? Solo una e quella era Kim!» strillai.
Tirai un pugno contro il muro, sentendo il dolore spandersi dalle nocche fino ai piedi. Non ci badai più di tanto, quanto al fatto che Kim era lì e io non avevo nemmeno avuto il tempo di guardarla in faccia, supplicarla di rimanere o pregarla di uccidermi, in modo che finisse questo inferno.
«Gabriel, è ora di smetterla» intervenne la voce di Derek, mentre si stava avvicinando con passo veloce, quasi fosse adirato.
Il suo sguardo violaceo era freddo e distaccato, le labbra chiuse in una semplice e bianca linea retta. Così come il suo tono, diceva che non era disposto a discussioni e repliche.
Eppure io non ce la facevo. «Era qui Derek, tu non l'hai vista, non capisci!»
Mi afferrò per il colletto della giacca, sollevandomi da terra e poggiandomi contro il muro. Mi fulminò con gli occhi e sentii subito freddo. In quel momento mi faceva veramente paura.
Logan gli afferrò il braccio, in modo che mi lasciasse andare o, almeno, allentasse la presa per non farmi del male. Ma il vampiro non ci fece nemmeno caso. Rimase immobile, in silenzio per qualche secondo, a fissarmi negli occhi.
«Kimberly è morta» ringhiò in modo cupo.
«Mi dispiace dirlo amico, ma ha ragione Derek» lo appoggiò il cowboy.
Spostai il mio sguardo su di lui, le lacrime che volevano scendere.
«Allora come spieghi tutto questo? Chi era la ragazza che ci ha appena salvato la pelle, Logan? L'hai vista, era identica a lei!» mi lamentai ancora.
Sapeva perfettamente quanto avessi ragione, però dovevo ricordare che solo io e il vampiro che mi stava ancora stringendo il colletto sapevamo che Kim fosse ancora viva. Logan credeva fosse felice e beata sotto un cumulo di terra.
Sospirò profondamente. «Questo è vero» mormorò a bassa voce, per niente convinto. «Però non sarebbe possibile, quindi l'unica soluzione è che fosse un'altra persona. Non lei.»
Derek mi lasciò cadere a terra, allontanandosi di qualche passo. «E poi se anche fosse stata lei non sarebbe così stupida da tornare qui. Sa benissimo che le darebbero la caccia e in più metterebbe a rischio tutte le persone che le stanno intorno. Kim non è una principiante, ma è furba, scaltra. Esattamente come sua madre.»
Logan soffocò una risata, anche se sembrava piuttosto confuso. «Wow, parli come se sapessi che è ancora in vita sul serio.»
Il vampiro si voltò verso di noi, soffermandosi in particolar modo su di me. Sollevai l'angolo della bocca, simulando un suo sorriso. «Beh, fosse viva non sarei ancora qui a perder tempo, o sbaglio?» domandai.
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Hurricane
Vampire"E se tu dovessi uccidere le persone che ami?" Sono passati due anni da quando Kim se n'è andata e Gabriel non riesce ancora a dimenticarla. Solo lui e Derek sono a conoscenza della verità: lei non è morta, ma è fuggita per proteggerli. Nel frattemp...