{Once and for all
and all for once
Nemo my name forever more}
~Nightwish - Nemo
Tu sei nessuno
«Che cos'è?» chiese Cristabel alzando l'orecchino davanti ai suoi occhi. Era seduta sul divano nel salotto di Sinéad, mentre mia cugina era uscita per cibarsi. Avevo detto a Gabriel, Logan ed Eric di non venire per almeno una settimana, così sarebbe stato meno pericoloso per loro e per Cristabel. «Cosa me ne faccio di un orecchino?»
«Di un rubino» la corressi. «Diciamo che se vuoi camminare tranquillamente al sole hai bisogno di quello.» La ragazza alzò i suoi occhi su di me, sollevando le sopracciglia. Senza far parole, lo sistemò sull'orecchio destro: era una piccola scaglia di rubino, ma era più che sufficiente.
«Anche Sinéad lo ha?»
«Sì, ha un piercing all'ombelico.» Annuì e osservò l'anello nella mia mano destra, indicandolo con un cenno del capo.
«E tu da dove lo hai preso?» domandò.
Abbassai gli occhi su quel piccolo rubino incastonato in oro bianco, al mio anulare destro. Sospirai a fondo, ripensando a quando Derek me lo aveva regalato subito dopo la mia trasformazione: inginocchiato davanti a me, mentre lo infilava nell'anulare sinistro. Lo avevo spostato semplicemente perché ero più comoda tenerlo nel destro. Inoltre mi faceva effetto tenere un anello del genere al dito in cui, di solito, si porta la fede.
Cristabel intuì immediatamente, leggendo nella mia mente e ragionando per un paio di secondi. Lo guardò ancora, imbambolata. «Non ho ancora avuto tempo di comprarne un altro» risposi, stringendo un pugno ferreo con la mano nella quale avevo l'anello. «Apparteneva ad Elizabeth» spiegai.
«Elzbieta» mormorò a bassa voce. Aggrottai la fronte, spostando i miei occhi sui suoi. «Derek mi ha chiamata in quel modo un giorno. Ḕ la stessa Elizabeth di cui stai parlando tu?»
Afferrai il rubino dell'anello tra due dita, giocherellando. «Si, la sua ex ragazza che credeva di aver ucciso accidentalmente.»
«Ha detto che le somiglio» mormorò distrattamente.
«Ed è così, in effetti. Assomigliamo a lei, io molto più di te. Era una vampira e lo ha tradito, non mi stupisco che abbia cercato di ucciderti non appena ti ha vista.»
Fece spallucce. «Sì, mi ha spiegato che era una vampira piena di risorse» bofonchiò ridacchiando. Si toccò l'orecchino, osservando ancora il mio anello. «Allora è così che camminate al sole senza abbrustolirvi» scherzò.
Inarcai le labbra, camminando su e giù davanti a lei. «Non tutti i vampiri lo sanno, solo quelli appartenenti alle casate protette, come quella degli Stregoni Benefici e dei Blood.»
«La tua» si lasciò scappare immediatamente. Mi bloccai, osservandola in cagnesco e con le labbra tese. «Ḕ per questo che Derek ti aveva chiamata "signorina Blood", o sbaglio?»
Ripresi a camminare, molto più lentamente di prima. Fissai il muro di fronte a me, trattenendomi dal tirargli un pugno e far crollare la casa. «Io non mi ritengo parte della famiglia, anche se sono figlia di Victor» mormorai. «Hai visto attraverso il mio sangue che sono la reincarnazione di sua figlia Tia, quindi è come se fossi la sua stessa figlia. Abbiamo un legame di sangue io e lui e se sono viva è solo grazie a lui. O per colpa sua, dipende dai punti di vista.»
Mi avvicinai alla finestra, osservando la pioggia che cadeva fitta sulla strada. Ogni tanto passava qualche macchina, mia cugina non era ancora tornata. Incrociai le braccia al petto e mi poggiai contro il muro, sospirando.
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Hurricane
Vampir"E se tu dovessi uccidere le persone che ami?" Sono passati due anni da quando Kim se n'è andata e Gabriel non riesce ancora a dimenticarla. Solo lui e Derek sono a conoscenza della verità: lei non è morta, ma è fuggita per proteggerli. Nel frattemp...