Missing Moment #5

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Capitolo di riferimento: Per te

Pov: Gabriel

Breve descrizione: Kim e Klaus escono in cortile a discutere di Derek mentre Gabriel se ne va nella sala degli allenamenti. Qui viene raggiunto da Cristabel che lo bacia di nuovo, scatenando la furia di Kim...

Nota: nella prima versione invece che usare la parola Venator usavo Cacciatore, quindi lo troverete così nei missing moments.

***

Lasciai Sebastian e Sinéad in sala a chiacchierare, mentre io andai nel sotterraneo per recuperare le mie cose. Non ero ancora tornato a casa mia e mia sorella mi aveva già mandato diversi messaggi.

Ovviamente, non potevo dir loro il vero motivo per cui non potevo tornare e non mi andava di farmi vedere in quello stato. Non avevo idea per quanto tempo ancora sarei rimasto un vampiro, ma fino ad allora non sarei tornato a casa.

«Così è qui che si allenava» disse Cristabel alle mie spalle. Si avvicinò lentamente a braccia incrociate, osservandosi perfettamente intorno. Passò davanti ai bersagli ed osservò un telone completamente bucato alla testa e al centro del petto.

«E' qui dove ho imparato tutto» risposi sorridendole.

«Riesco a sentire il tuo profumo, devi esserci venuto molte volte» continuò camminando su e giù. Cristabel spostò lo sguardo dietro le mie spalle ed alzò il mento. «E non è l'unico odore che si sente qui dentro.» Le sue braccia cominciarono a diventare bluastre, ma subito si controllò.

Mi voltai verso il letto improvvisato che aveva creato Kim con cuscini e coperte, i nostri vestiti ancora gettati in un angolo del sotterraneo. Abbassai la testa e strinsi le labbra, incontrando poi il suo sguardo freddo e distaccato. «Cristabel, quante volte te lo devo spiegare?»

«E quante volte devo farlo io?»

Feci un passo verso di lei, ma si allontanò. «Kim è la mia ragazza.»

«E io ti ho già detto che ti amo» alzò il tono di voce. Aveva lo sguardo freddo, serio. Possibile che non volesse capire? «Non vuol dire niente per te?»

Sospirai e scossi la testa debolmente. «Io amo lei» risposi.

«Ma provi qualcosa per me.»

"Avresti dovuto saperlo che fosse innamorata di te, non doveva essere una cosa così scioccante."

«Cristabel, io...» Si fece avanti troppo velocemente perché io me ne accorgessi. Mi spinse contro la colonna dietro le mie spalle e cominciò a baciarmi esattamente come aveva fatto la volta in cui si era intrufolata in camera mia. Non era come le volte in cui ci eravamo baciati da umani, affatto. Sentivo il suo corpo tiepido sotto le mie dita, le sue labbra erano decisamente più dure ed il gusto diverso in qualche modo.

Le misi le mani sulle spalle per allontanarla, ma era forte, molto forte, e non riuscii a spostarla di un solo centimetro. Il bacio non fu lungo perché qualcuno la tirò indietro per i capelli, cominciando subito a prenderla a pugni. Vidi Kim con lo sguardo freddo, serio, l'espressione contratta e gli occhi che scintillavano.

Le braccia di Cristabel divennero subito blu scuro e Kim l'afferrò per la gola, stringendola più che potesse. Cristabel, con le mani infuocate, le strinse i polsi fino ad ustionarla, riuscendo a liberarsi dalla presa. Kim prese alcuni pugnali dal tavolo e glieli lanciò dietro, ma riuscì malapena a sfiorala e graffiarle le braccia. Si avvicinò a lei velocemente con una pistola in mano e gliela puntò alla fronte.

Poco prima che riuscisse a premere il grilletto Sebastian si mise tra Cristabel e la pistola. «Fermati» le ordinò con voce risoluta. Sinéad rimase in piedi accanto alle scale del sotterraneo, mentre Kim continuava a fissare il petto di Sebastian come se stesse cercando di guardarci attraverso.

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