{Tell me how you closed the door
Knowin' nobody could love you more}
~Tokio Hotel - Run, run, run
E io corro, corro, corro
Rimasi seduto al mio posto, nonostante l'ora di italiano fosse già finita da qualche minuto.
Gabriel si stiracchiò e si stropicciò gli occhi con fare stanco. Non aveva dormito quella notte, glielo lessi nel pensiero. E la cosa non mi stupì più di tanto: assistere ad un massacro come quello della sera prima avrebbe scandalizzato chiunque conoscesse Kim.
Decisi di uscire e seguire gli altri, senza andare però nella mensa. Non mi andava di sedermi a tavolo per poi giocare con la forchetta, senza toccare il cibo. E non mi andava nemmeno di farlo solo per non destar sospetti.
Rimasi indietro, ma riuscii facilmente a seguire la scia di profumo di Gabriel.
Accanto a lui c'era Sheila. «Ti ricordi che questa sera si cena a casa mia? A proposito, hai avvisato Logan e Derek?» gli chiese.
Il ragazzo esitò prima di rispondere, maledicendosi mentalmente per essersene scordato. «Sì, io e Logan arriviamo insieme alle otto. Derek non credo che venga.»
Inarcai le labbra automaticamente.
«Perché no?»
"Forse perché è ancora talmente tanto incazzato da ciò che ha combinato Kim ieri sera, non penso sia dell'umore adatto."
Lo pensò e, per fortuna, evitò di dirlo.
«Sai, non penso si troverebbe a suo agio a mangiare qualcosa di cui intanto non sente il gusto. Andrà a farsi una passeggiatina nel bosco» ironizzò.
Sheila ormai sapeva da un paio di anni della mia natura da vampiro, da quando Kim era stata trasformata. Era l'unica umana a conoscere il mio segreto, oltre Ashley.
«Sembri uno zombie Gabriel! Ma hai dormito o cosa?» gli domandò.
Lo sentii ridacchiare, per niente divertito. A quanto pare non ero l'unico incavolato per la sera precedente. «No, non ho dormito per niente» bofonchiò.
Sentii un'altra scia di sangue piuttosto familiare, che si avvicinò a Gabriel e Sheila.
«Siete andati a caccia questa notte» disse la voce ferma di Eric, senza assumere il tono di domanda. Probabilmente Gabriel si strinse nelle spalle, perché poi continuò: «Ragazzi, non potete andare avanti così tutte le volte. Dovete prendervi una pausa, non riuscite a reggere il ritmo. Non è facile conciliare caccia di notte e studio di giorno. Finirete per impazzire.»
«Forse sono già impazzito» mormorò Gabriel, stanco e spossato.
I due fecero per varcare la porta della mensa, ma Eric li trattenne. «È successo qualcosa?» volle sapere.
Ovviamente non era al corrente del ritorno di Kim, né del fatto che fosse diventata una sottospecie di assassina senza coscienza. Gabriel, lì per lì, voleva raccontargli per filo e per segno che cosa fosse capitato durante la notte. Poi, però, si accorse che anche Sheila stava aspettando una risposta impazientemente.
Se avesse scoperto che la sua migliore amica non era morta veramente le sarebbe venuto un infarto.
«Sono solo stanco» mentì infine.
Ora riuscivo ad intravederli, attraverso la massa di persone che si precipitava a mangiare.
Eric strinse le labbra ed entrò nella mensa, seguito da Sheila.
STAI LEGGENDO
Hurricane
Vampiri"E se tu dovessi uccidere le persone che ami?" Sono passati due anni da quando Kim se n'è andata e Gabriel non riesce ancora a dimenticarla. Solo lui e Derek sono a conoscenza della verità: lei non è morta, ma è fuggita per proteggerli. Nel frattemp...