*piccolo spazio autrice abusivo*
Nota per la lettura: se avete piacere a fare un'esperienza di lettura multisensoriale tenetevi pronti con questo brano (ma non fatelo partire subito!):
▶️ Capirete quando schiacciare play, credetemi. 😉
❤️❤️❤️
ADAM
Eden mi ha fottuto.
Il piano era che io fottessi lei. Ero sicuro che avrebbe funzionato, ma Eden mi ha fottuto.
Cristo santo, eccome se mi ha fottuto.
Ecco appunto. "Cristo santo". Da quando in qua interpello il figlio dell'Altissimo? Da quando Eden mi ha fottuto il cervello. Ecco da quando.
È ché io non ci voglio credere. Non ci voglio credere - ora, mentre mi sfiora con lo sguardo e mi mostra spiragli del paradiso che io pensavo non esistessero - che quella che io credevo essere solo un'insulsa verginella del cazzo possa farmi sentire così.
Ecco, pure una parola normalissima come "cazzo", una terminologia presente nel mio vocabolario da nemmeno io so quando, mi sembra fortemente inappropriata e sporca, quando sono vicino a lei.
È ché Eden è l'incarnazione della purezza fatta a persona. Con la pelle diafana incorniciata dalle morbide onde dei suoi capelli fluenti e quelle labbra a cuore che, Dio santo, vorrei si unissero alle mie, quasi fosse una preghiera dell'anima.
"Dio santo". Ecco, non bastava il figlio dell'Altissimo, pure all'Altissimo in persona ora faccio riferimento...
È ché quelle labbra pare non siano mai state baciate da nessuno e io sento il bisogno fisiologico di impossessarmene, renderle mie e respirare da loro tutta la purezza che a me è sempre mancata.
Non guardarmi in questo modo, Eden... - che tu neanche lo sai che effetto mi fai e arrossiresti di brutto a scoprirlo. Forse addirittura fuggiresti via, lasciandomi privo degli spiragli di luce che concedono i tuoi occhi.
Ed ecco che lo fa: distoglie lo sguardo, lo porta lontano, altrove. Come mai fa così freddo, ora?
«Ti va di andare in un posto?», mi dice.
È imbarazzata, lo so che è imbarazzata. Inizio a conoscerla ora. La sgamo subito quando si aggiusta i capelli dietro l'orecchio per celare il disagio, le guance appena appena segnate dal rosso.
'Dio! Io con te verrei ovunque.
«Non vorrai portarmi un'altra volta in chiesa, vero? Mi hai già fregato una volta, non farlo più!» la avviso, ma la verità è che io, per lei, tornerei anche in quel luogo che mi fa sentire così "sbagliato", fuori posto.
Lei sbuffa. Lo fa sempre quando è stanca di controbattere alle continue provocazioni che le faccio, che tutti le fanno, in merito alla sua fede così fervente.
«Non essere ridicolo e vieni con me.»
Nel dirlo, mi afferra il giubbotto, precludendomi ogni via di fuga.
«Da quando in qua tutta questa risolutezza?»
«Da quando, con te, mi va...»
E quando sarebbe accaduto, scusa?
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Come il Diavolo e l'Acqua Santa [COMPLETA]
Teen Fiction🔸𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙒𝘼𝙏𝙏𝙔𝙎 𝟮𝟬𝟭𝟵 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙖𝙩𝙚𝙜𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙔𝙤𝙪𝙣𝙜 𝘼𝙙𝙪𝙡𝙩🔸 Apparentemente sembra non ci sia nulla che accomuni Adam ed Eden. Esattamente come il Diavolo e l'Acqua Santa sembrano appartenere a due...