73 - Soffitto!

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*piccolo spazio autrice abusivo*
Mamma mia... che emozione tornare! 😍

Vi dico due cose al volo prima di iniziare...
Ricordate che vi ho detto dei giochini che vi avrei proposto su Instagram?
Ahimè, mi sono accorta di aver disattivato per errore il salvataggio delle Stories nell'archivio, quindi non posso riproporvele qui... 😅 Tuttavia chi mi segue ha avuto la possibilità di giocare live (per chi ancora non lo facesse e vuole provvedere vi ricordo che lì mi trovate come @s.c.lily).
Confido nella vostra memoria e... Il momento della verità è arrivato!
Curiosi di sapere se ci avete preso? 🤩

Detto questo, passo e chiudo (tanto ci leggiamo di sotto). ❤️

BUONA LETTURA!
😍😍😍

❤️❤️❤️

EDEN

«Metti una mano qui… e l'altra qui», mi istruisce Adam. «Devi rilassarti però, altrimenti così non funziona».

Lo guardo. Lui non distoglie gli occhi da me e da quello che sto facendo.

«Aspetta, proviamo in un altro modo». Si alza dal mio letto, sul quale sediamo entrambi, per riaccomodarsi dietro di me e cingere le mie braccia con le sue. Afferra i miei polsi, che prende per accompagnarmi nei movimenti.

«Più rilassata, più morbida». La vibrazione data dalle sue parole che mi solleticano l'orecchio mi dà un brivido. «Le dita qui, in questo modo», continua a guidarmi.

Mi guarda e sorride, come in contemplazione, lo vedo con la coda dell'occhio. «Come ti senti?».

«Non lo so… è strano. Mi piace però. Tu sei un insegnante bravissimo», mi complimento, girandomi per baciargli l'angolo del viso.

«Sei di parte», replica. Poi, premuroso, mi chiede: «Sei pronta?».

«Prontissima».

Con un movimento deciso ma morbido accompagna la mia mano verso il basso e poi verso l'alto, ancora e ancora fino a che, dapprima lento, il ritmo si fa più sostenuto.

«Ecco, così».

Separa lentamente la sua mano dalla mia, permettendomi di provare a continuare da sola il movimento.

«Come sto andando?».

«Bene direi. Ora però prova a passare all'altra posizione che avevamo visto».

Provo a fare come mi dice, ma troppo concentrata sulle dita della mia mano sinistra, impegnate a pigiare le corde e i tasti giusti, perdo il controllo della mano destra che urta maldestramente sullo strumento producendo un suono tutto fuorché piacevole.

«Ehi! Attenzione alla mia povera Honey!» mi rimprovera bonariamente. «La mia vecchietta...», aggiunge poi riferendosi alla chitarra, della quale accarezza un dorso.

Mi stampa un bacio sul collo, facendosi spazio tra i capelli, per farmi capire di non prendere troppo sul serio quell'ultima ripresa. Poi mi tiene stretta, mentre io continuo a giocherellare con le corde, cercando di mettere in atto tutte le istruzioni di Adam.

«Non ci credo che non avevi mai provato a suonare una chitarra», si compiace mentre ravviva di poco il suo abbraccio.

«Già, ma c'è una prima volta per tutto, no? Felice che sia stata con te, questa mia prima volta», dico sorridendo, ancora concentrata a suonare.

Come il Diavolo e l'Acqua Santa [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora