*piccolo spazio autrice abusivo*
A chi mi segue anche su IG e ha partecipato al mio giochino INDOVINA CHI... Pronti a scoprire se ci avete preso? 😏
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Informazioni importanti a proposito del capitolo nello spazio autrice sotto!
Rispondete numerosi! 😉♡♡♡
EDEN
Osservo la baldanza di tutte le brutte maschere che sfilano di fronte a me e mi sembra di non avere più certezze, in questo momento, se non quella che sono sicura di avere il sedere della stessa forma della sedia, dura e scomoda, su cui siedo. Non posso verificarlo, perché sarebbe troppo poco fine, ma credo di aver ormai tatuato sulla natica sinistra il segno del bullone che tiene insieme la seduta con le quattro gambe della seggiola.
Voglio morire. Dio, prendimi, sono tua!
La festa è quasi giunta al termine, o almeno spero... La mezzanotte è già passata da un pezzo e io, a dirla tutta, inizio ad avere sonno.
Non ce n'è, non sono tagliata per certe cose, non sono abituata a certi orari...
O forse sono solo annoiata...
Intorno a me tutti gli altri non sembrano accusare i colpi della stanchezza – o della noia – e paiono divertirsi, ma io non mi capacito di come facciano... Mi sento come un pesce fuori dall'acqua, ora. La musica così alta mi infastidisce, mi infastidisce la maniera in cui sono conciati, mi infastidisce il fatto che in diversi tra gli invitati hanno decisamente superato il limite, ma sono troppo fatti per rendersene conto. Mi chiedo come faccia uno a divertirsi in queste condizioni... Vorrei non pensare a certe cose, ma è più forte di me, e ciò che è peggio è che mi innervosisco ancora di più a constatare che sono nervosa.
Sono un caso clinico. Sto sicuramente impazzendo...
«Tesoro, vieni a ballare!». È Manu, la quale, mentre mi invita, non smette di strusciare il fondoschiena sul pacco del suo fidanzato che, gli occhi a mezz'asta, sembra gradire non poco.
E che vengo a fare? A reggere il moccolo?
«Non mi va...», mugugno. E rimango. Rigida come una statua. Incrollabile come la pietra.
«Ho già dato...», aggiungo anche, ma lei, incurante, ha già ficcato la lingua in bocca al ragazzo, quindi dubito altamente che mi abbia sentita.
Ci siamo divertire... Io, Vì e Manu abbiamo riso, scherzato, ballato e fatto le stupide un sacco, ma poi, all'improvviso, tutto è sembrato degenerare. Sarà per la quantità di alcol ingerito, sarà anche perché io ho bevuto decisamente meno rispetto alla media che posso ipotizzare guardandomi intorno e che quindi, troppo sobria, non riesco a ridere insensatamente per un nonnulla...
Al momento, non vedo la festeggiata da una buona mezz'ora, forse pure di più, francamente spero non sia andata a fare cose di cui potrebbe pentirsi domani... A dire la verità, non credo... Non ha bevuto poi molto, non lo fa mai perché, anche se ci prova, non regge niente (spesso, infatti, la prendiamo bonariamente in giro per questo)... Forse per sicurezza dovrei andarla a cercare, ma sento di non avere la forza... Poi, alla fine, sono sicura che la mia amica sia in grado di gestirsi da sola, non è una che se le va a cercare, ha la testa sulle spalle, lei... Diverso sarebbe se fosse Manu a essere sparita, se così fosse sì che mi alzerei, ma lei è proprio lì, in bella vista, a fare "cose" con Luigi...
Almeno chiudetevi in una stanza, dai...
Mi rendo conto di aver raggiunto il limite di non sopportazione, dal momento che ogni minima cosa sembra toccarmi i nervi... Non vedo l'ora che arrivi il momento in cui tutti se ne vanno e io posso rimanere da sola con le mie amiche. Vì ha detto che possiamo rimanere lì a dormire, finita la festa...
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Come il Diavolo e l'Acqua Santa [COMPLETA]
Teen Fiction🔸𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙒𝘼𝙏𝙏𝙔𝙎 𝟮𝟬𝟭𝟵 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙖𝙩𝙚𝙜𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙔𝙤𝙪𝙣𝙜 𝘼𝙙𝙪𝙡𝙩🔸 Apparentemente sembra non ci sia nulla che accomuni Adam ed Eden. Esattamente come il Diavolo e l'Acqua Santa sembrano appartenere a due...