31 - Tutto molto interessante

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*piccolo spazio autrice abusivo*
A tutti i giocatori di INDOVINA CHI, ricordo che la frase è: «Dovrebbe essere illegale una cosa del genere!»
Ormai è fatta.
Buona fortuna e buona lettura!
Ci leggiamo giù! 😉

♡♡♡

EDEN

«Raggiungiamo insieme la stazione, dopo scuola?»

Mi sento una sciocca incredibile, perché Adam me l'ha proposto durante l'intervallo, prima che le lezioni riprendessero, e ho passato tutte le ultime tre ore a rimuginarci su... sembra essere tornato all'attacco e questa cosa un po' mi destabilizza...

Perché lo sta facendo?

Inizio a prepararmi appena suona la campanella, non prima. Temporeggio per far sì che magari lui esca prima di me...

Proprio mentre penso che non sarà un problema se ci incontriamo direttamente di sotto e che non è che adesso dobbiamo pure percorrere i corridoi insieme come due migliori amici, il protagonista dei miei pensieri mi si palesa al fianco.

«Hai bisogno di una mano?»

Poso gli occhi su di lui. Ha già indosso il giaccone in jeans foderato e lo zaino fermato su una sola spalla. Mi guarda con un sorriso gentile, privo, sembra, della malizia che di solito lo caratterizza.

Ingoio un fiotto di saliva. «No, ci mancherebbe... faccio da sola.»

Afferro le ultime penne lasciate sul banco, le infilo nell'astuccio, che chiudo e ripongo insieme al diario nello zaino. Con la coda dell'occhio, becco Adam lanciare un occhiolino a Scar e Giotto, dispensandoli probabilmente così dalla sua presenza.

«Guardalo, sembra come un'ape sul miele», sento bisbigliare a Viviana da Manuela, ancora al mio fianco.

«Adam, che ci fai qui?», il tono della cugina di lui è sostenuto. Sa benissimo la risposta a quella domanda: c'era anche lei quando lui mi ha chiesto di raggiungere la stazione insieme...

«Aspetto la mia gentil donzella...», gongola lui.

«Sarà... », è la poco convinta risposta di lei, che tuttavia sorvola su quel preciso aggettivo possessivo – "mia" – che lui ha chiaramente pronunciato, spingendo pure me a non dargli troppo peso.

Le due ragazze richiudono gli zaini e siamo pronti per lasciare l'aula.

Riempiamo i passi che ci separano dall'uscita e quelli subito dopo con una serie di chiacchiere di circostanza, come la certezza che al prossimo test di Cooper qualcuno di noi schiatterà, o le infinite lamentele a proposito della massiccia dose di pagine da studiare che il prof di storia ci ha dato in prossimità della verifica imminente.

«Dovrebbe essere illegale una cosa del genere!», è la protesta di Manu, «Ma che si aspettano...? Che passiamo tutto il week end reclusi come suore di clausura?! Odio tutto questo.»

Viviana ride. «Che esagerata che sei... scommetto che un giorno tutto questo ti mancherà.»

«Sarà, ma adesso odio tutti.»

«Quoto.», aggiunge divertito Adam, mentre lei gli risponde con un sorrisetto compiaciuto.

«Vabbè, bella gente... qui le nostre strade si separano», avvisa Manuela, giunti al punto di snodo del percorso condiviso, «a domani!»

Viviana prima di salutarci raccomanda il cugino: «Mi raccomando, fai il bravo.»

«Sempre», è la sua emblematica risposta.

Come il Diavolo e l'Acqua Santa [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora