Succede spesso che quando ci si appresta a fare qualcosa che non si è mai fatto ci si senta ansiosi, agitati, impauriti e che si tenda ad impedirne l'arrivo di quel dato momento fino alla fine.
Non è ciò che sta succedendo a me, io che senza indugio ho deciso di seguire i due uomini in salone, mi ritrovo in piedi, di fronte al loro sguardo serio e sensuale.
Mi fissano in silenzio, li fisso in silenzio.
Sono tranquilla, la mia mente completamente aperta, la mia fica completamente sdraiata, il mio cuore batte tranquillamente.
Cerco di immaginare il modo in cui questo uomo sia venuto a conoscenza di me, immagino le discussioni, le chiacchiere. Ci sarà stata una richiesta da parte di questo uomo a Rafa? O sarà stato Rafa a proporglielo e se così è stato, com'è avvenuto? Perché?
Cosa si sono detti mentre venivano a prendermi per portarmi a cena? Cosa avranno pensato mentre aprivamo l'ingresso di casa un po' alticci?
"Maria", la voce di Rafa mi porta alla realtà.
"Si...", non riesco a dire altro, non so che fare.
"Inginocchiati".
"Io non mi aspettavo questo, non so cosa fare", lo interrompo quasi subito, vorrei riempirlo di domande, vorrei almeno conoscere un po' meglio l'altra persona che ho di fronte.
E' lui l'esperimento per noi o sono io l'esperimento per loro?
"Il tuo padrone ti ha detto qualcosa. Dovresti inginocchiarti". La voce di Manuel, che fino a questo momento era divertita ed educata, adesso è severa, come la prima volta che l'ho incontrato al congresso.
"Io rispondo solo a ciò che mi dice il mio padrone", non riesco a controllarmi.
Forse sono arrabbiata e non così calma come pensavo di essere.
Sostengo il mio sguardo.
"Infatti ti ho detto di inginocchiarti", Rafa interrompe immediatamente il mio tentativo di ribellione.
Abbasso lo sguardo.
Respiro profondamente.
Le mie ginocchia si poggiano a terra, sento che sto tremando.
"Giù anche lo sguardo, bambolina", mi dice quella voce che inizio già a non sopportare.
Il silenzio si erge tra di noi, alzo la testa e lo fisso intensamente. Inizio a capire come si sentono gli animali in gabbia.
"La tua schiava è proprio senza educazione, fossi stata la mia ti avrei insegnato a rispettarmi a suon di frusta".
Non mi ferma nessuno:
"Infatti non sono tua, sono di Rafa".
"Adesso basta, Maria", il mio uomo si alza dal divano, mi accarezza il capo, teneramente.
"Sdolcinato", ridacchia l'altro mentre si versa un bicchiere di Scotch.
Rafa mi guarda senza aggiungere altro.
Lo guardo.
Mi sento come sempre, sicura e pronta a servirlo.
Immediatamente realizzo che sono qui di mia volontà, che la sensazione di sfida, il tremore non era dovuto alla rabbia ma all'eccitazione.
Dio c'è forse qualcosa che non va in me?
Abbasso la testa.
Una sensazione nuova di leggerezza si fa spazio dentro di me.
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Mine
ChickLitLa vita per Maria e Rafa continua tra l'intento di far coincidere la vita da coppia nella vita e nel BDSM. Ma le cose saranno poi davvero così semplici? ATTENZIONE: TEMI AD ALTO CONTENUTO EROTICO Continuo di "Io appartengo"