Cammino per le strade affollate di una Madrid che si è colorata a festa, oggi la giornata in clinica è stata particolarmente pesante, fortunatamente sono gli ultimi giorni prima delle vacanze di Natale. Non ho alcuna idea di cosa poter regalare a Rafa, mi fermo a fissare dei negozi a Callao ma non mi viene in mente nulla che possa piacergli o che semplicemente possa stimolarmi.
Decido di andare al Corte Inglés di Serrano, lì forse potrebbe venirmi in mente qualche idea più consona alla sua persona.
Anche questo centro commerciale è gremito di gente, nonostante sia un giorno feriale, non trovo nulla che mi piaccia e non ho proprio nessuna idea.
Opto per un giretto al piano -1, mi imbatto in completini sexy de La Perla e Agent Provocateur, il mio interesse viene catturato da un bodie nero con dei laccetti sul busto, guardo il prezzo e rimango sconvolta dai 700 euro richiesti per un pezzo di stoffa e pensare che Rafa si diverte a comprarmeli e a strapparmeli.
"Maria", una voce familiare mi chiama.
"Signora Golden".
Ma perché mi deve sempre beccare in situazioni imbarazzanti? Arrossisco e vado per posare il bodie ma cade a terra.
"Io stavo dando un'occhiata", raccolgo l'indumento velocemente e lo appendo nel primo spazio che trovo disponibile.
La signora rimane ferma impassibile a fissare il mio imbarazzo:
"Non deve preoccuparsi Maria, a tutte le donne piacciono i bei capi", rimane a fissare quel bodie.
"Come sta signora?", non mi viene in mente nulla di meglio da chiederle.
"Ti va un thè?".
Non posso di certo rifiutare l'invito della madre di Rafa così ci ritroviamo sedute al bistrot del Corte Inglés, almeno non indosso nulla di imbarazzante mentre la signora sembra vestita sempre di tutto punto. Ordiniamo due thè verdi e qualche macarones.
Ho come l'impressione che mi squadri sempre da cima a fondo, rompiamo il silenzio con qualche parola di circostanza, la verità è che non abbiamo veramente nulla in comune se non suo figlio.
Quando il thè arriva sul tavolo mi sento sollevata, vicina alla fine di un incontro imbarazzante con la donna che ha messo al mondo l'uomo che amo.
"Sa Maria, Rafael tiene molto a lei", la signora decide poi di interrompere quell'aria imbarazzante che si era venuta a creare, quasi mi brucio la lingua.
"Onestamente signora anche io tengo molto a lui", stringo i pugni, "so che pensa che non sia alla sua altezza e che sia troppo piccola ma noi ci amiamo molto e stiamo davvero bene insieme e io".
Vengo interrotta dal garbo dalla donna:
"Perché mai debba pensare una cosa del genere, Maria?".
"Perché Rafa è in gamba, è un medico di successo, un insegnante strabiliante, un uomo spettacolare e io...Beh...No", faccio spallucce ammettendo la mia nullità.
"Ascolti Maria, Rafael sarà tutto ciò che lei ha elencato ma è mio figlio, lo conosco bene e non avrebbe mai deciso di stare con lei se non pensasse le stesse cose nei suoi riguardi quindi io la rispetto".
Rimango senza parole, mai mi sarei aspettata un atteggiamento del genere.
"Quando mi incontra può stare tranquilla, non si imbarazzi. Non ho mai visto Rafael così felice prima di stare con lei".
"Grazie".
Quando l'aereo Catania Madrid atterra mi risveglio di botto, attendo il mio turno per scendere, recupero il mio bagaglio e mi dirigo verso l'uscita, ad attendermi trovo il mio uomo, gli corro incontro con il cuore che batte a mille, non mi sono ancora del tutto abituata ad averlo nella mia vita tutti i giorni e devo ammettere che in questi giorni di lontananza mi è mancato terribilmente.
STAI LEGGENDO
Mine
ChickLitLa vita per Maria e Rafa continua tra l'intento di far coincidere la vita da coppia nella vita e nel BDSM. Ma le cose saranno poi davvero così semplici? ATTENZIONE: TEMI AD ALTO CONTENUTO EROTICO Continuo di "Io appartengo"