"Quando vi ho chiesto di portarmi fuori mica intendevo un viaggio, avevo immaginato anche un albergo, un posto lontano da Madrid non dalla Spagna".
"Ti lamenti sempre, Maria", mi zittisce Manuel.
"E non hai ancora visto nulla", Rafa mi abbraccia a sé.
"In cosa mi sono cacciato".
"Guardate che vi sento benissimo!", quasi urlo nel mio posto centrale di un volo Iberia che ci sta portando a Roma.
"Appunto, sta tranquilla", mi dà una carezza sulla testa Manuel.
Cerco di rilassarmi, chiudo gli occhi e il profumo distinto di questi due fantastici uomini mi pervade le narici. Cerco di stare calma, mi chiedo come sarà questo fine settimana o meglio questi due giorni. Come si comporteranno con me? Come dovrei comportarmi io con entrambi? Dovrò trattare Rafa come un fidanzato e Manuel come un amante? O devo trattarli entrambi come dei fidanzati? Mentalmente cerco di farmi coraggiosa, questo fine settimana mi aiuterà a capirci qualcosa in più, è per questo che ho chiesto loro di organizzarlo, perché voglio capire se la strada che ho deciso di intraprendere potrebbe essere quella giusta. Ma sarò normale?
La giornata a Roma è abbastanza calda per essere a metà marzo, arriviamo giusti per la consegna della stanza in albergo. Il taxi si ferma proprio di fronte a Piazza di Spagna, scendo e il taxista prende i nostri bagagli, Manuel paga mentre Rafa mi tira per mano facendomi accomodare in un albergo proprio lì di fronte a noi.
C'era da aspettarselo che avrebbero optato per qualcosa di tanto sconvolgente.
Ci dirigiamo verso la reception, visto che siamo in Italia ne approfitto per prendere la parola, non ho voglia di passare per quella sconvolta da tutto questo lusso.
Scopro che hanno deciso di prenotare due suite family con camera comunicante, non riesco a capirne il motivo.
Con la scheda magnetica in mano ci dirigiamo in ascensore, un silenzio tombale ci assale.
"Posso sapere perché avete prenotato due stanze?", sono quasi arrabbiata, mi sento presa in giro.
"Perché non vogliamo costringerti a fare nulla. Io sarò nell'altra stanza mentre tu e Rafa avrete la vostra, le nostre camere sono comunicanti però".
La risposta non lascia spazio a nessuna obiezione, hanno pensato a tutto mentre io forse davo per scontato che avremmo dormito insieme? Ma davvero? O forse me lo aspettavo?
Apro la porta della camera e lo splendore di un simile mini-appartamento mi lascia senza parole. Le pareti sono color tiffany, una piccola scrivania di fronte ad un armadio ci accoglie, proseguo, un divano grigio con delle poltrone stanno attorno a un tavolino di vetro, accanto un televisore e poi il letto con lenzuola bianche e bordi dorati proprio di fronte a una grande finestra, rapidamente vado per aprirla, fuori un balcone grande quasi quanto la prima stanza ci accoglie offrendomi una vista panoramica della città eterna, il vento della giornata mi accarezza i capelli.
"Ti piace?", Rafa mi cinghia la vita, baciandomi la guancia.
"È bellissima", rimango a fissare la citta, due sedie sdraio, la finestra accanto si apre e anche Manuel fa la sua comparsa:
"Sapete che ho l'idromassaggio esterna, vero?".
"Voi siete matti, completamente".
Sorrido divertita.
"Stai bene?" mi chiede poi il mio uomo, faccio cenno di sì con la testa.
Decidiamo di darci una rinfrescata e nel giro di mezz'ora siamo per le strade di Roma.

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Mine
Literatura FemininaLa vita per Maria e Rafa continua tra l'intento di far coincidere la vita da coppia nella vita e nel BDSM. Ma le cose saranno poi davvero così semplici? ATTENZIONE: TEMI AD ALTO CONTENUTO EROTICO Continuo di "Io appartengo"