Mine

Capitolo 9

**** ANGOLO AUTORE****

Salve a tutti miei cari lettori, vi ringrazio infinitamente per essere così assidui e sempre molto carini.

Come ho già detto privatamente a qualcuno, la storia ha del personale ma è anche molto romanzata. Non chiedetemi se sto ancora con Rafa, lo leggerete più avanti.

Cercherò di essere costante nella pubblicazione dei capitoli, come avrete visto solitamente pubblicherò il giovedì, se non dovessi riuscire, ahimè, non scrivetemi chiedendomi quando aggiornerò perché ho anche una vita da mandare avanti, un lavoro e una pagina Instagram, per chi se la fosse persa vi basterà cercarmi come "Luxury_Pretty_Art". 

Vi prego di non chiedermi più di creare una pagina Telegram per discutere di questa storia, non ne avrei il tempo per curarla come mi piacerebbe e inoltre non ne sento la necessità.

Per qualsiasi domanda, dubbio o curiosità al riguardo siate liberi di scrivermi privatamente, vi risponderò nel più breve tempo possibile.

Grazie grazie grazie e  buona lettura!

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"Dovresti darmi qualche spiegazione", mi verso del vino rosato nel calice, sono ancora nuda.

"Non mi sembra te ne abbia mai dovuto dare".

"Stai scherzando? Si prospettava una serata tranquilla quando ti sei presentato con questo uomo gigante, mi avete corteggiata per tutta la serata e poi...".

"E cosa hai provato?", mi interrompe divertito, come se non fosse successo nulla. Ma come fa?

Resto ferma immobile a fissarlo e a cercare di decifrare le mille sensazioni che ho provato appena un'ora fa.

"È stato bello non voglio mentire".

"E perché dovresti?".

"Perché è un violento, quasi maniacale e sadico e mi fa paura".

Rafa sorride dolcemente:

"Vai oltre".

"Ci vado ma non voglio più vederlo anche se è stato bello".

"E sei ancora qui con me".

Mi fermo a riflettere. Nonostante tutto mi ha dato la prova che cercavo: sono e sarò sempre sua eppure non riesco a togliermi di dosso la sensazione di benessere alla quale siamo arrivati insieme.

In tre.

Quando sto con Rafa mi piace, ci sto bene, provo un sacco di piacere e mi sento completa e piena ma con Manuel mi rendo conto che la situazione è stata completamente diversa, più intensa, più forte. Quasi avessi bisogno di questo.

Mi scrollo di dosso questa sensazione, cercando di tornare in me.

Piove a dirotto, fuori non si distingue la strada dal cielo, stasera siamo stati invitati da Sam per festeggiare il suo compleanno, nonostante il tempo non sia dei migliori, con una cubana non si può non festeggiare.

La casa di Sam e Miquel è un trilocale ben diviso: un ingresso, una cucina con salone e la camera da letto, a parte Miquel e Sam non conosco quasi nessuno, ha deciso di invitare chiunque le capitasse a tiro, tipico di Sam. Se ne sta al centro della sala a ballare Flamenco assieme ad altre nostre compagne di corso dello scorso anno e del suo master, indossa uno splendido tubino blu elettrico che le addolcisce la forma dei fianchi.

"Sola soletta?", mi si avvicina Miquel porgendomi una coppa di Sangria.

"Sto aspettando Rafa, dovrebbe arrivare a momenti", ne bevo un sorso, brindando a Sam.