"Cara Anna, qui a Toronto oggi è una giornata di pioggia...avevo intenzione di uscire con Jacob e Nathan, ma le strade sono completamente bagnate. Dovrei essere triste, invece eccomi a scrivere questa lettera pensando a quanto tu, invece, ami la pioggia...quanto sarebbe bello se fossi qui a guardarla con me? Dici sempre di amare la sensazione di quando sei in casa, al chiuso, sentendoti al sicuro dalla tempesta che infuria fuori dalla tua finestra...vorrei darti quella stessa sensazione, vorrei ti sentissi al sicuro tra le mie braccia, consapevole del fatto che ti proteggerò sempre. Hai dato il tuo esame di letteratura inglese, alla fine? Sono certo tu abbia preso il massimo come tutte le volte, e non appena ti rivedró prometto di non stringerti solo la mano dicendo un semplice "congratulazioni". Preparati ad un abbraccio di quelli seri, perché alla prima occasione ti baceró per tutte quelle volte in cui avrei voluto farlo e mi sono tirato indietro.
Adesso vado, il libro di anatomia non si apre da solo e mi faró un bel bagno sotto l'acquazzone per fare in modo che queste mie parole giungano fino a te.
Prenditi cura di te, Carotina, e pensami ogni tanto.Ti amo.
-Gilbert"Quel sorriso mi terrorizza" scherzó Roy continuando a sottolineare il suo libro di Paul Verlaine ridacchiando "Questo Gilbert deve essere proprio un bel tipo!"
"Un bacio, te ne rendi conto? Il mio primo vero bacio e dopo tre secondi era su una carrozza diretta in un'altra città!" Si lamentó la rossa stringendo quella lettera tra le mani "Solo perche le storie d'amore travagliate sono le più romantiche e affascinanti, non mi sembra di aver mai chiesto di viverne una in prima persona!"
"E tutto questo è successo...quanto tempo fa?"
"Troppo. Troppo tempo. Fra poco è Natale e non ci vedremo nemmeno, rischio di impazzire così. Anni trascorsi a negare i miei sentimenti, poi le lettere mai ricevute, poi Winifred e proprio quando tutto sembrava essersi sistemato si ci mette pure l'università. Sembra che il destino l'abbia con noi."
"Ma come? Pensavo che per Natale sarebbe venuto qui a Charlottetown, almeno lo avrei conosciuto! O forse eri tu a dover tornare ad Avon..Avel-
"Avonlea, Roy, Avonlea." Sbuffó Anna stendendosi accanto a lui "Sono una brutta persona se ti strappo il libro dalle mani e tu costringo a farmi da psicologo?"
"Probabilmente si, quindi lo faró di mia volontà" rise posandolo sul comodino "Dunque, mia dolce Miss Avonlea, mi racconti pure le sue turbe psicologiche. Ma cerchi di farlo senza nominare Gilbert Blythe."
"Mi stai praticamente chiedendo di stare zitta, quindi" gli rispose "Grazie per essere venuto, comunque, detesto stare sola quando le ragazze sono a lezione..."
Royal Gardner era ormai il migliore amico di Anna alla Queens Academy. Seguivano gli stessi corsi, avevano gli stessi interessi e nonostante tutti pensassero a entrambi come una coppia, in realtà la ragazza lo stava semplicemente aiutando a conquistare il cuore del caro e vecchio Cole Mckenzie, che si era ritrovato a occupare costantemente i suoi pensieri.
STAI LEGGENDO
Immagina...||GILBERT BLYTHE||
Fanfiction[CIÓ CHE È SCRITTO IN QUESTA STORIA È UNICAMENTE FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE. SIETE PREGATI DI NON COPIARE.] Il titolo dice tutto! Si accettano richieste.