Let me take care of you.

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Gilbert Blythe x Reader

Ormai da minuti interminabili Y/n correva tra i boschi con le lacrime che rifiutavano di fermarsi

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Ormai da minuti interminabili Y/n correva tra i boschi con le lacrime che rifiutavano di fermarsi. Il suo vestito era infangato, i suoi capelli spettinati, ma a lei non importava nulla.

Quel pomeriggio i suoi genitori avevano litigato pesantemente: la lite più grande che avessero mai avuto.

Y/n odiava quando accadeva, odiava vedere le persone che amava di più scontrarsi e urlarsi contro. In quei momenti sarebbe solo voluta sparire, rifugiarsi in un qualsiasi mondo immaginario dove quella sofferenza e quella rabbia non potessero raggiungerla.

Era scappata di casa, ne aveva avuto abbastanza.

Avonlea era una piccola città e lei conosceva quei boschi alla perfezione. Passava ore a esplorarli con le sue migliori amiche: Anna e Diana.

In altre situazioni sarebbe corsa al club delle storie per stare un po' da sola, magari per scrivere ciò che provava e poi usare quei versi per uno dei loro tragici racconti. Ma Y/n, quel giorno, aveva bisogno di qualcosa in più.

Non voleva stare da sola. Aveva bisogno di un abbraccio, di qualcuno di cui si potesse fidare e con cui si sentisse al sicuro.

Aveva bisogno di Gilbert: il suo ragazzo.

L'unica persona in tutto l'universo con cui poteva confidarsi su tutto. L'unica persona che per lei ci sarebbe sempre stata e non l'avrebbe mai giudicata.

Arrivò davanti alla porta di Casa Blythe con il fiatone e suonò al campanello, aspettando che Gilbert le aprisse. Fu Bash però a riceverla e sgranò immediatamente gli occhi non appena vide la ragazza in quelle condizioni.

"Y/n...Oh mio Dio, ma che ti è successo?" quasi urlò portandola dentro "Gilbert! Scendi subito!"

Nel giro di pochi secondi Gilbert arrivò in cucina, e quando incontrò lo sguardo spento della sua fidanzata, che di solito era sempre luminoso e pieno di amore, per poco non si sentì mancare.

"Amore, stai bene? Cosa è successo?" chiese preoccupato inginocchiandosi alla sua altezza mentre lei era seduta.

Fece cenno a Bash di lasciarli soli e lui obbedì, sparendo in giardino senza proferire parola.

"I...I miei genitori..." singhiozzò Y/n cercando di farsi comprendere. Il suo pianto era talmente forte da impedirle persino di respirare.

Gilbert capì al volo. Era da molto, ormai, che i suoi litigavano continuamente. Di solito Y/n non voleva parlarne, le faceva davvero troppo male, ma vederla in quello stato per quel determinato motivo fece capire a Gilbert quanto adesso più che mai avesse bisogno di lui.

Immagina...||GILBERT BLYTHE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora