47.

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«Ehi ce l'hai fatta.»
Sono queste le prime parole che pronuncia Aria, una volta che mi avvista.

Le sorrido per poi andare ad abbracciarla. «Com'è andato il ringraziamento?» le chiedo subito dopo essermi staccata.

Mi posiziono in fila, proprio dietro di lei, prendendo un vassoio.
Mi alzo un secondo sulle punte, notando con grande piacere la vasta scelta di cibo che c'è oggi in mensa.

Mi fa un sorriso storto. «Tutto bene», mugugna, ma non sembra un granché convinta. Provo a prolungare il discorso, ma lei mi interrompe. «Tu invece?»

Faccio una smorfia per tutto ciò che mi è successo in quest'ultimo periodo, ma cerco comunque di non darlo a vedere. «Ehm... bene.»

Lei si gira senza dire altro, voltandomi le spalle.
Aggrotto le sopracciglia stupita per il suo strano comportamento. Di solito è sempre lei a parlare a vanvera, ma in questo momento sembra quasi volermi ignorare.

«Ma stai bene?» sollecito verso la sua schiena.
So che siamo in fila, ma si potrebbe anche girare...

«Certo Emily, sono solo un po' scombussolata per l'inizio delle nuove lezioni», borbotta con l'apatia che le scorre nelle vene.
Tento di crederle, ma si capisce a un miglio di distanza che c'è qualcosa che non va.

Aspettiamo la fine della fila con frasi meccaniche e risposte a monosillabi, a tal punto che, mentre siamo alla ricerca di un tavolo, sono tentata di scappare via.

Aria, con questa espressione impassibile, mi sta mettendo decisamente a disagio.

Ci andiamo a sedere in fondo alla mensa e lei comincia a mangiare silenziosamente, senza degnarmi di uno sguardo.

Ma che diamine...

Mi rovino le unghie con i denti. «Aria...»

«Mh?» Mi ammira con aria interrogativa, fingendo di essere disinteressata, mentre mastica con la bocca piena.

«Perché fai così?»

Lei non risponde, ma anziché starsene zitta mi pone un'altra domanda. «Com'è andata con Richard?»

Il suo tono è glaciale e mi sbalordisco del fatto che sappia già tutto.

Forse gliel'ha rivelato Trevor.

A volte quel ragazzo non sa stare un attimo zitto.

«Come fai a...» mi interrompe per la milionesima volta.

«Io so tutto. Almeno Richard lo sa?» domanda confondendomi.

Faccio un risolino imbarazzata. «In che senso scusa?»

«Gliel'avete detto che tu e Trevor uscite insieme o hai mentito anche su questo?» schernisce con abominio, spiazzandomi.

Spalanco gli occhi. «Me e Trevor?»

«Pensi che io sia stupida? Vi ho visti», mi accusa. Io sono ancora più sconcertata da questa assurdità.

«Aria mi sa che non hai compreso bene la situazione.»

Scoppia a ridere falsamente. «Certo vi spio baciarvi dalla finestra della mia stanza e non capisco? Va bene.» Volta lo sguardo indignata.

Non riesco a trattenere una risata per l'aberrante argomento. «Ma quale bacio?!»

Nel momento in cui esordisco con questa frase sembra arrabbiarsi sul serio. «Neghi l'evidente e ti metti pure a ridere? Non ho parole.»

Si alza dalla sedia per andarsene, ma io la blocco per un braccio. «Non è successo niente di quello che stai asserendo. Trevor mi stava solo riaccompagnando a casa perché ho rivelato la verità a Richard... il quale si è arrabbiato.»
Mi accorgo che non mi crede così continuo. «Io non so cosa tu abbia visto, ma Trevor mi stava solamente aiutando.»

Prova a fermarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora