5.

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Un forte dolore al petto si insinua precipitosamente. Inizio a tremare percettibilmente, mentre sento il cuore ghiacciarsi solo a questa visione.
Pensavo di averla superata, ma a quanto pare non è così.

Mi ero preparata mentalmente nel momento in cui li vedevo insieme, ma spesso i sentimenti non sono come te li immagini.

E nel momento in cui li stai vivendo che ti accorgi quanto possano far male.

Posso assicurarvi che il dolore c'è decisamente.

«I-io non volevo. M-mi dispiace», mi si incrina la voce alla fine della frase. Cerco di chiudere la porta invano.

Samantha si alza immediatamente dal divano, facendo spostare Liam da sopra di lei. Lui sbuffa di conseguenza.

Altra fitta.

«Emily, davvero sono mortificata non succederà più, te lo giuro», cerca di spiegarmi la mia amica. Sembra dispiaciuta veramente.

Mentre Liam non mi guarda nemmeno, annoiato da tutto ciò.
Sembra quasi godere del fatto che lo abbia sorpreso in quello stato.

Mi verrebbe voglia di andare vicino a lui e prenderlo a schiaffi, ma non posso purtroppo.

Urlerei quello che sento, ma rimango zitta per il terrore di non essere capita.

«Tesoro per una volta devo dare ragione a Tessa. Ti consiglio di mettere una bella sciarpa rossa fuori dalla porta per evitare figuracce simili», prova a stemperare la situazione Aria. Non mi ricordavo nemmeno più di lei, essendo dietro di me.

«Una sciarpa rossa?» Chiede timidamente Sam, ancora imbarazzata.

Noto Liam per la prima volta guardarmi; appena comprende il mio sguardo gli compare un mezzo sorriso finto sulle sue labbra carnose.

Questo è troppo. Mi volto e con uno scatto felino esco dalla porta senza dire altro.

Sam penserà cosa mi ha fatto arrabbiare, ma in questo momento non mi interessa.
Voglio andare via il più lontano possibile da questo essere antipatico, che vorrei solamente prendere a ceffoni.

Lui ci tiene a farmi soffrire. Conosco quello sguardo fin troppo bene.
Come cavolo può volere il male di un'altra persona? È proprio insensibilmente schifoso.

Perché optare per una cosa così terribile? Sto avendo il dubbio che forse non mi amava proprio. Non mi ha mai amato.

Perché se un minimo ci tieni a quella persona, non ti comporti in questo modo disgustoso.

Sento Sam e Aria parlare dal corridoio sin quando quest'ultima sbuca chiudendo la porta, per poi raggiungermi.

«Ok, quello lì non era il ragazzo della macchina? Mi sa che mi devi spiegare qualcosa», parla di fretta con cipiglio.

«Mi sa che si sono invertiti i ruoli. Adesso quella senza camera sono io», affermo debolmente, mentre mi contorco le mani per il nervosismo.

«Ehi, ma sta piangendo?» Domanda preoccupata, una volta che alzo lo sguardo verso di lei.

Mi tocco le guance e in effetti sono un po' bagnate. Tiro su col naso.

«Forse».

••••••••••••••••••

«Em, se non vuoi dirmi nulla va bene, ma sappi che sono abbastanza curiosa», spara una volta che siamo sedute sul suo divano a gambe incrociate.

Ho cenato con lei in mensa e di Sam non abbiamo visto nemmeno l'ombra, secondo me è andata a caso del suo amorevole ragazzo. Adesso sono in camera di Ari, preferisco stare ancora un po' con lei, avevamo iniziato un film che però abbiamo stoppato quasi subito per quanto era noioso, qualcosa di filosofico e psichico, non ci ho capito nulla.

Ormai sono quasi due ore che sono con lei, ma non ho ancora voglia di andare in camera e affrontare un discorso con Samantha, non ne ho proprio la forza anche se un po' mi dispiace per questa situazione. Chissà cosa starà pensando.

Questa misteriosa compagna di stanza, Tessa, non l'ho vista, è andata chissà dove a divertirsi a quanto pare. Meglio così, posso sembrare maleducata, ma non ho voglia di conversazioni di circostanza.

La loro stanza è molto simile alla nostra, a parte questi colori tendenti al grigio topo che in effetti non fanno impazzire.
Quando siamo entrate abbiamo notato subito il letto completamente disfatto, menomale che non era quello di Aria.

Adesso è qui accanto a me a implorarmi con lo sguardo di raccontarle qualcosa.

Decido di confidarmi, anche se non la conosco ancora bene, mi devo sfogare assolutamente con qualcuno, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro.

«Liam è il mio ex ragazzo», sputo queste sei parole tutto ad un tratto. Lei non sembra crederci.

«Che cosa?!» Si spinge verso di me, strabuzzando i suoi occhi celesti dallo sgomento.

«Com'è piccolo il mondo eh», cerco di scherzare per alleggerire il momento.

«Ma lei lo sa? Cavolo che storia. Raccontami tutto, forza!» Parla a raffica senza respirare.

«No, lei non lo sa e non lo deve sapere. Quindi mi raccomando», chiarisco all'istante per mettere le cose in chiaro, allungando l'indice verso di lei. Aria di conseguenza si mette la mano destra sul cuore, giurando e mi fa segno con la testa di continuare.

Faccio un respiro profondo. «Allora, diciamo in breve che siamo entrambi di Boston, ci siamo messi insieme al liceo. Lui era un anno più grande e anche il più popolare della scuola, a quei tempi era nella squadra di football», spiego per poi continuare. «Ci ha provato con me fin dall'inizio, ma io non riuscivo a credere che un ragazzo come lui potesse in qualche modo avvicinarsi a una nerd come me! Lo odiavo, all'inizio faceva il montato con tutte, ma alla fine si è rivelato con un cuore d'oro. Ci siamo messi insieme quando lui era all'ultimo anno. Nell'estate però l'ho lasciato e niente, adesso come vedi lui ha voltato pagina e ci siamo ritrovati qui», le espongo velocemente. Da come l'ho raccontato sembra solo uno stupido cliché, ma non ho voglia di rivelarle altro.

«Wow! Non ci credo ancora, ma te lo sapevi che frequentava già questo college?» Chiede incuriosita.

«No, assolutamente no! Non abbiamo mai parlato di scelte future, si viveva semplicemente... l'attimo», sorrido ricordando quando me lo ripeteva in continuazione.
Magari questa frase adesso la illustra pure alla sua nuova fidanzatina.

«Cavolo, quindi adesso devi vivere a stretto contatto con il tuo primo amore e la sua ragazza, non vorrei essere nei tuoi panni tesoro», mi rivela con compassione.

«Non me lo dire. Pensa che quando l'ho incontrato per la prima volta ero con Samantha, ha fatto finta di non conoscermi, come se non gliene fregasse nulla», faccio una smorfia per quel ricordo. Una serata da dimenticare... come questa.

«Oddio, che stronzo, non voglio nemmeno immaginare... adesso che farai?»

«Niente, a lui non importa di me, farò lo stesso anche io. Lascerò perdere semplicemente», spiego convinta.

Lei non sembra crederci, ma non mi interessa più di tanto.

Devo dimenticarti Liam Brooks, al più presto.

Prova a fermarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora