Prova a fermarmi

48.

Liam mi ha lasciato.

Appena odo quella frase il cuore sembra cessare di battere.
Seriamente.
Non sento nulla, il cervello mi ha abbandonato, l'unica cosa che ascolto sono i suoi singhiozzi, lamenti, sospiri trattenuti...

Cavolo...

«Sam...» provo a parlare, ma non esce niente. Non so proprio cosa dire. Come provare a confortarla.

«I-io non capisco», apre bocca riuscendo a mormorare questo inizio di frase, ma poi si blocca perché i singhiozzi non le permettono di dare voce ai suoi pensieri.

Sta malissimo e io con un'altra frase potrei completamente distruggerla.

Mi sento una merda.

«Non capisci cosa?» sussurro a un palmo da lei. Cerco di stringerla a me, ma la mia presa non è salda come vorrei.

In questo istante mi sento debole, un'emerita stronza. Dovrei tentare di consolarla, invece l'unica cosa che continuo a fare è mentire.

Mentire, mentire...

«Non c-capisco cosa h-ho fatto per meritarmi q-questo», affanna asciugandosi il naso con la manica del maglione. Mi alzo un secondo per prendere i fazzoletti. Le gambe quasi mi cedono dall'ansia.

Glieli passo e lei prova ad asciugarsi le lacrime che però continuano a straripare.

«Non te lo meriti. Credimi», mormoro sentendo la gola chiudersi.

«L-lui diceva che n-non facevo mai nulla di sbagliato. E a-allora perché mi lascia!» si dispera, afferrando l'ennesimo fazzoletto. «I-in più senza una cazzo di spiegazione!»

Rabbrividisco non appena alza la voce, ma non replico.
Non so davvero come comportarmi. Cosa dire, cosa fare, nulla.

Si soffia il naso per poi continuare. «Mi sento un'illusa», bisbiglia con gli occhi arrossati, cerchiati di nero.

Un macigno si inoltra nel mio sterno, facendo pressione sul mio cuore ormai frantumato.
Ero già convinta che avrei sofferto tanto una volta visto Samantha in questo stato, ma viverlo in prima persona fa più male di ciò che ti aspetti.
Decisamente.
Ti abbatte proprio.

«Mi dispiace.» Le accarezzo la schiena percependo il labbro tremare.

A volte mi chiedo perché queste situazioni capitino solo a me.
L'altro giorno con Richard, adesso con lei.

Molto probabilmente se non fossi venuta in questa università sarei stata meglio. Più tranquilla, senza il peso di niente addosso.

Poi però rammento Liam e capisco che senza di lui non sarei felice al cento per cento.

Questi due anni, nei quali non ho gustato della sua presenza, sono stati decisamente i più noiosi della mia vita.

Una volta che l'ho rincontrato pensavo seriamente di scappare il più lontano possibile, ma ben presto mi sono accorta che ho il bisogno irrefrenabile di lui.

Sentire il suo profumo, osservarlo sorridere ogni volta che mi guarda, sprofondare nelle sue iridi azzurre...
Non mi stancherei mai di farlo.
Perché tutto ciò che mi ricorda questo ragazzo scorbutico per me è vita.

E se davvero dovessi scegliere tra lui e tutto il mondo. Io lo sceglierei ogni dannata volta.

Perché sono sua dal primo momento in cui mi ha vista.
E lo resterò per sempre.

I singhiozzi della ragazza, qua accanto a me, mi riscuotono dai pensieri, tornando in una realtà decisamente più buia. «Sam», cerco di attirarle l'attenzione una volta che si siede sul suo letto.