15.

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«Sei pronta a vederlo?»

«Sì, spero solo che non mi tratti male di nuovo», rispondo senza pensarci, guardando il portone della grande casa davanti a me.

«In che senso?» domanda Samantha stupita accanto a me. Solo ora mi rendo conto che parlava di Richard.

Dio, ma quanto posso essere stupida?

«No niente. Pensavo tra me e me, non parlavo di Ric», mi affretto a chiarire girandomi di scatto verso di lei, sembra perplessa e come biasimarla.

Siamo sedute all'interno della sua piccola auto che non pensavo nemmeno avesse.
Mi ha scongiurato di venire con lei a casa dei tre ragazzi, sostiene che il sabato sera non devo rintanarmi in camera a non fare niente.

Così, dopo essermi inventata un sacco di scuse per non venire, alla fine ha vinto lei purtroppo.
Mi ha promesso che sarà stata una serata tranquilla comunque. Non ci resta che sperare.

«Andiamo?» chiede dopo essersi applicata un po' di rossetto rosso sulle sue labbra.
Le sta molto bene, risalta la sua carnagione, Liam ne sarà contento...

Arriviamo davanti alla porta di casa loro, fin quando inizia a controllare nella sua borsetta qualcosa.
«Merda. Ho lasciato il telefono in macchina, te intanto suona.»
Non mi lascia il tempo di ribattere che si è già indirizzata verso l'auto.

Faccio spallucce e premo il campanello.
Ovviamente quello che compare per primo al portone è Liam in tutto il suo splendore.
È vestito completamente di nero, l'unica cosa colorata sono i suoi occhi azzurri che in questo momento mi penetrano riluttanti addosso, facendomi sentire un moscerino fuori posto.

«Dov'è Samantha?» domanda subito. Né un "ciao", né niente; sembra quasi impaurito della mia risposta.

«Lei sta...» inizio a spiegare quando vengo prontamente interrotta da una voce maschile dietro di noi.

«Emily!» mi saluta entusiasta Richard, venendo verso di me e poi abbracciandomi.

Spio il moro accanto a noi alzare gli occhi al cielo, ma lascio perdere.
Ricambio la stretta sorridente sin quando si scosta per squadrarmi da capo a piedi.

«Sei bellissima», sussurra contemplando i miei skinny jeans e il maglione color panna a collo alto.
Arrossisco immediatamente mormorando un "grazie".

Intercetto Liam andare verso la cucina annoiato, dopo aver notato la scena.

Mi affianca solo adesso Sam tutta sorridente mostrandomi il suo cellulare, ricambio il sorriso.

Saluta Ric e dopodiché entriamo.
Osservo per un'ennesima volta la casa.

Regna la pace, è arredata molto bene e soprattutto dà l'idea di sembrare più grande, visto che quando c'era la festa a malapena si passava.

«Sam menomale sei arrivata, ho bisogno di te!» solo in questo preciso istante mi accorgo di Trevor, stravaccato sul divano. Sta scegliendo un film su Netflix e mangia popcorn. Solo l'odore di essi mi fa venire l'acquolina in bocca.

«Arrivo, un minuto!» ride la mia amica, per poi sgattaiolare in cucina a salutare Liam.

Corruccio la fronte non capendo e mi dirigo verso il ragazzo in panciolle per salutarlo, lui solleva la testa per schioccarmi un tenero bacio sulla guancia.

«Ti prego Em, non dirmi che devo fare il quinto incomodo stasera. Dove l'hai lasciata la mia rossa?» fa finta di perlustrare la stanza in cerca di Aria, ovviamente non trovandola. Si è inventato una scusa per non venire stasera dicendo "ho da studiare", ma ho il presentimento che centri qualcosa il biondo davanti a me.

Prova a fermarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora