«Ci dici cosa hai?! Sei uno straccio!» Mi pregano ulteriormente le mie due amiche. In questo momento è pausa pranzo, ma abbiamo preferito stare da sole e non con gli altri, per parlare un po'.
Menomale direi, solo l'idea di recarmi a un tavolo insieme a quel pezzo di merda del mio ex mi fa salire i brividi.
Siamo accovacciate tutte e tre sull'erba, davanti all'entrata di Yale, con in mano i panini al tonno che abbiamo preso poco prima.
«Davvero Em. È da ieri che sei in queste condizioni», mi indica Sam, così abbasso lo sguardo sui miei vestiti sotto accusa. Sto indossando il mio tony preferito, non mi sono truccata e ho una specie di chignon in testa. Diciamo che non sono nelle mie condizioni migliori, ma questo non vuol dire niente.
«Non ti sei divertita alla festa?» Continua lei imbronciata.
«Non è questo ragazze. Davvero non è niente, solo dei semplici problemi familiari di cui non mi va di parlarne», mi invento al momento, se non lo facessi continuerebbero per tutto il giorno.
«Oh, mi dispiace molto, se ne vuoi parlare ci siamo», mi sorride Samantha, Aria annuisce di rimando confermando le sue parole e accarezzandomi dolcemente il mio braccio destro.
«Tranquille. A proposito, Aria non ci dovresti raccontare qualcosina te?» La punzecchio, sviando il discorso, Sam mi guarda interrogativa, mentre la ragazza in questione diventa color ketchup.
«Non so di che cosa tu stia parlando», risponde velocemente, guardando da un'altra parte. È imbarazzata, che carina.
«Oh avanti! Ho visto tanta lingua da parte tua e del tuo amichetto Trevor», sorrido a trentadue denti. Li vedo un sacco bene insieme.
«Lo sapevo!» Strilla Sam, alzandosi in piedi eccitata quanto me, al che Ari diventa ancora più rossa, per quanto possibile.
«Sì è successo, ma lui era ubriaco, non penso che se lo ricordi nemmeno», mormora un po' affranta.
«Ma come è successo? Ti piace? È bravo a baciare? Boia lui è un figo», inizia a tartassarla di domande la castana ancora in piedi.
«Frena! Frena! Per lui non è cambiato nulla, dalla festa è sparito. È solo una botta e via, va bene così», spiega tranquillamente la rossa, fa finta di niente, si vede però che un po' gli interessa.
«Io da quel che so un po' gli piaci», butto lì, dando l'ultimo morso al mio panino, sono già piena.
«Ti ha detto lui così?!» Si allarma all'istante.
Beccata.
«Non lo ha proprio detto, ma Ric mi ha spiegato che lo ha pregato di chiedermi di portare te», scrollo le spalle, per poi infine bere un sorso d'acqua dalla mia borraccia. Lei a stento riesce a trattenere un sorriso.
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È suonata l'ultima ora e mi sto dirigendo verso l'aula di sociologia, fin quando incontro Samantha e ovviamente il suo amorevole ragazzo; solamente la sua visione mi fa venire il nervoso.
Provo a scappare da essi, ma è inevitabile il fatto che mi abbiano già visto.«Em, quando torni in dormitorio?» Mi domanda subito, una volta che mi ha raggiunto. Cerco di non guardare il moro accanto a lei.
Vedo che sta fissando pensieroso come sono vestita, con una smorfia sul volto. In ogni caso non mi interessa. Mi ha vista in condizioni peggiori.
«Boh, non saprei, adesso ho l'ultima ora, come mai?» Aggrotto le sopracciglia confusa.
«Va bene se oggi pomeriggio viene Liam da noi?» Mi chiede speranzosa.
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Prova a fermarmi
Romance(COMPLETA) Per Emily è giunto il momento più atteso della sua vita. Inizierà l'università dei suoi sogni nel New Haven, a Yale. Aveva in programma tutto: Prendere buoni voti e farsi nuovi amici. Semplice no? Nella sua mente sembrava tutto perfetto...