CAPITOLO 35

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Usciamo da casa di Alex e ci dirigiamo verso l'hotel, che si trova a pochi isolati da qui. Arriviamo di fronte al grande palazzo, che Riven riconosce subito. È molto famoso qui a Melody, è un albergo molto lussuoso, dove solitamente alloggiano le persone famose.

-       "Muse... una notte qui prosciugherà il nostro conto in banca, che ne dici di cercare un altro posto?" mi dice Riven perplesso mentre mi dirigo verso l'ingresso

-       "Tranquillo Riv, tu pensa soltanto a seguirmi" rispondo aprendo la grande porta del palazzo

-       "Benvenuti al Grand Hotel Music Quinn, come posso aiutarvi" domanda la receptionist con aria molto gentile

-       "Buonasera, sono la signorina Musa, è per caso possibile parlare con il Signor Jason Quinn?"

-       "Senza dubbio. Potete dirigervi al primo piano, lì si trova il suo ufficio"

-       "La ringrazio" dico con un sorriso, e seguita da Riv saliamo al primo piano.

-       "Avanti" dice Jason chiamandoci dentro l'ufficio da dietro la porta "Musa! Che piacere vederti... Cosa ci fai qui?"

-       "Ciao Jason. Io e Riven siamo in città per un paio in città, ma non abbiamo dove dormire... Tu per caso avresti una camera disponibile per stanotte?"

-       "Certamente, comunico un secondo di prepararla e sarà pronta." Parla per qualche secondo al telefono prima di continuare "Dovevo proprio chiamarti, in questi giorni. Mi è stato proposto un concerto spaziale sulla Terra, l'anno prossimo, stavo pensando di riservarlo per te. Ecco qui, la camera è pronta"

-       "Sarebbe fantastico, Jas! Ne parliamo in questi giorni, ti chiamerò non appena tornerò a Magix"

-       "Perfetto. Non preoccuparti per il soggiorno, dato il successo che hai garantito alla mia casa discografica, il minimo è lasciarti stare qui! Spero vi piaccia la camera, è una suite Premium, all'ultimo piano. Vi auguro una buona serata"

-       "Grazie, Jason." Lo saluto seguita da Riven, e una signorina ci accompagna verso l'ascensore e poi in camera.

Apriamo la porta della camera. Le parole giuste per descriverla sono semplicemente magnifica. Sembra uno di quegli appartamenti dei film, con una vista spettacolare su tutta Melody.

-       "Sei assurda, Piccola. Come sapevi che avrebbe avuto una camera per noi?"

-       "Conosco Jason da molti anni, ed ogni volta che litigavo con te parlavo con lui. Mi ha sempre detto che se avessi avuto bisogno di un posto in cui stare il suo albergo sarebbe stato sempre aperto per me. Quindi non ho potuto che pensare di andare qui, stanotte"

-       "Mamma mia... guarda questa vista, meglio della casa a Sirius, ricordi?"

-       "Certo che ricordo... guarda che vasca idromassaggio, poi. La mia schiena deve sopportare il peso della mia pancia che si ingrossa ed è molto dolorante... quanto ci vorrebbe un bel bagno caldo!"

-       "Ogni suo desiderio è un ordine, Principessa"

Riv apre il rubinetto della vasca, facendola iniziare a riempire. Torna da me e inizia a spogliarmi dai vestiti.

-       "Sei bellissima. È incredibile quanto io sia attratto da te, dal tuo corpo, anche adesso che la pancia inizia a gonfiarsi"

Mi toglie il reggiseno e le mutandine, poi si spoglia anche lui. Entriamo nella vasca, piena di acqua calda. A quel punto io mi sdraio sul suo petto, rilassandomi.

-       "Non potrei immaginare persona diversa da te al mio fianco" gli dico baciandolo dolcemente

-       "Neanch'io Piccola. Tu sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Riesci a cambiarmi, a rendermi una persona migliore. Sono passati 8 anni ma sono ancora innamorato di te come il primo giorno in cui ti ho vista, alla festa di inizio anno di Alfea. Nonostante tutto siamo ancora qui, tra poco avremo un figlio insieme..." si blocca un attimo "Sposami."

-       "Come?" resto un attimo interdetta

-       "Hai sentito bene. Sposami. Voglio che tu sia mia per sempre, voglio passare il resto della mia vita con te, in salute, malattia finché morte non ci separi. Voglio che tutti sappiano che sei mia moglie. Sposami, voglio solo questo. Non è la mia proposta questa, voglio solo avere la sicurezza che lo farai."

-       "Ti sposerò, Riven. Te lo giuro"

-       "Ti amo, Piccola"

-       "Ti amo anch'io, Amore mio"

Dopo una mezz'ora usciamo dalla vasca, ci vestiamo e ci mettiamo sull'enorme letto della camera, completamente circondato da vetri, che rendono la visione della città a 360 gradi. Riven si poggia alla spalliera del letto, io mi sdraio sul suo petto come prima, poi lui posiziona le sue mani sul mio ventre.

-       "Come la o lo chiameremo?" gli chiedo osservano le sue mani che accarezzano il rigonfiamento della mia pancia

-       "Che ne pensi di Caroline? Se sarà femmina... o altrimenti Melody, per rappresentare il tuo amore per la musica"

-       "Non so... Melody direi di no, perché se dovesse diventare fata guardiana sarebbe "Melody, fata guardiana di Melody". Invece... che te ne pare di Symphony? Da piccola amavo questo nome"

-       "Hai ragione, è perfetto! Se è un maschio, magari Lucas... o Marcus che ne pensi?"

-       "Marcus mi piace molto. Non vedo l'ora di sapere il sesso... Dovremmo dirlo ai ragazzi, già siamo a metà della gravidanza... magari la settimana prossima organizziamo un pranzo tutti insieme"

-       "Si Muse, ma intanto pensiamo a dirlo a tuo padre, domani"

Soltanto al pensiero vengo scossa da un brivido

-       "Ho paura Riv. È severo si, ma non voglio farlo soffrire... ha già sofferto molto nella sua vita" gli rivelo con voce tremante

-       "Andrà tutto bene, Piccola. Lo supereremo insieme, nel bene e nel male. Ne abbiamo passate tante, abbiamo salvato il mondo tante volte..."

Usciamo da casa di Alex, dopo aver passato metà giornata a casa loro. Abbiamo pranzato con delle pietanze preparate da Alex, poi abbiamo passato un po' di tempo con Clara e adesso ci stiamo dirigendo verso casa di mio padre. Clara è una potenza come poche: è intelligente, scaltra e sembra quasi riesca a leggere nel pensiero, ogni espressione e ogni parola. Sono sicura che diventerà la fata della mente, potrei metterci la mano sul fuoco, come si suole dire.

Prendiamo un taxi, e in pochi minuti arriviamo al molo del canto, nella mia casa al mare, dove tutt'oggi vive mio padre. Ho tantissimi ricordi legati a quella casa: lì mia mamma passava ore ed ore a scrivere, comporre, suonare e cantare. Prendo Riven per mano, poi sospiro, per farmi coraggio. Ho un bellissimo rapporto con mio padre, ma dovergli dare questa notizia mi spaventa parecchio.

-       "Pronta?" chiede il mio ragazzo dandomi un bacio sulle labbra

-       "Pronta."

Non lasciarmi mai più - Musa & RivenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora