12•Buon Natale•

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Il natale ha con sé molto:
I colori, la gioia, la neve.

La felicità, la speranza, la spensieratezza... anche se per poco.

Ha tempo, libertà, sorrisi.

Visto da qualsiasi punto di vista, questo giorno, fa parte di quella categoria di giorni che io definisco: "speciali", "diversi"... Sono pochi, insieme al natale, per esempio, conterei il giorno del mio compleanno, la Pasqua, il capodanno e poi boh, tutti quelli in cui si ha una sola certezza: poter stare a contatto con chi ami. È vero, spesso chi ami davvero, al tuo non c'è neanche in queste occasioni ma in fin dei conti puoi trovare il tuo momento felice anche vedendo e facendo altro.
Un po' come me...

Linda è venuta qui verso le sette, avrei voluto scannarla, questo giorno sarebbe stato più o meno l'ultimo di questo periodo in cui avrei potuto dormire in più, e invece no! Ma va bene...va bene...tanto ci sono abituata.

Un po' meno al fatto di dover cucinare così tanto.

Sono solo le 15.00, Lexie è al piano di sotto con Trixie, fortunatamente le barbie sono riuscite a metterle d'accordo per cui non dovrebbero esserci problemi. Sono due bambine sveglie, attente...e...comunque piccole, hanno però tutta la nostra fiducia, sia da parte mia che di Chloe, tra l'altro fra qualche minuto dovrebbe scendere Maze, non ne sono sicura ma credo che Lucifer le abbia fatto una bella ramanzina prima di poterla lasciare libera con un solo scopo: controllare le bambine.

A proposito di Chloe, lei ha la meglio, sono arrivata a questa conclusione solo dopo svariate ore ma ora ne sono più che sicura.

A parte l'inizio della giornata, dove tutti avevano occhi rabbiosi solo per me - e Dan, che ovviamente non avrei dovuto invitare perché...boh! Valli a capire... - ora va per quel che vale, meglio.

Sono in cucina, da sola...osservare come Lucifer le dona tutte quelle attenzioni rivoltanti mi manda fuori di testa. Sono rimasti vicini tutto il tempo, mi chiedo se quando lui dovrà andare in bagno lei lo seguirà o viceversa! Sono così spietati e...mielosi...e...

Gelosa? Dio...no!
Non sono gelosa.

Gelosa è chi non tollera interferenze nel possesso o nella custodia di quanto gli appartiene. E ovviamente,
Lucifer
Non mi appartiene per niente...

«Se sei qui perché vuoi scusarti per avermi evitata per l'intera mattinata, beh...sappi che non ti perdono.» gli dico appena sentendo dei passi farsi più vicini mi giro all'istante.

«Oh... No, sono qui perché devo prendere le chiavi della mia auto.» sorridendo smorfiosamente mi arriva vicinissimo, lo guardo non riuscendo a muovere neanche un muscolo, incastrata da lui oltre che dal suo stordante profumo, allunga un braccio al mio fianco per poter superare il mio corpo alla perfezione. Le gambe diventano molli e sentire il peso di questi secondi è straziante. «Prese!» esclama con gioia facendole saltare prima di fare un piccolo passo indietro che per lo meno mi permette di poter continuare a respirare, anzi, sarebbe meglio dire: riprendere, visto che ero praticamente in apnea temendo di poter interferire con la sua persona.

«Dove vai?» chiedo afferrandogli un braccio così da riuscire a fermare la sua fuga. Lo guardo ma non riesce a dire neanche una parola che Chloe sbuca con la sua euforia:

«Allora, Lucifer? Andiamo?» lo lascio subito, come se mi avesse appena tirato uno schiaffo fortissimo. Il suo portamento, di fronte alla mia, ora, stupida insicurezza, non cambia di una virgola. Lucifer è impassibile, il solito menefreghista.

«Certo che andiamo» la raggiunge spezzando il nostro sguardo senza darmi il minimo peso, soprattutto quando arrivando alla porta che divide questa sala dall'altra, si rigira velocemente «Ti chiederei di venire con noi...se solo potessi credermi.» velocemente ottengo terreno

Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora