Fisso la parte della casa che ha percorso per lasciarmi da sola. Era tutto vero. Lui è il diavolo... Ho sempre pensato che lo dicesse per potersi sentire diverso, forse più forte...ma ho sbagliato anche in questo. Ogni mia mossa è stata sbagliata, ogni mio pensiero, ogni mia fottuta parola.
Ho guardato il suo viso rosso sentendomi svuotare, tutto stava andando così veloce che non ho avuto neanche il tempo di pensare. Il cuore mi stava battendo così forte che pensavo di lasciarci le penne. Mi sembrava di essere in uno dei miei incubi più grandi, ma no! Era la realtà, lui era lì, di fronte a me, ed era diverso!
Mi ci è voluto poco, vedere i suoi occhi, per esempio, mi è bastato a capire che in quel "mostro" c'è Lucifer, quello che non si è mai arreso, quello che per ottenere ciò che vuole sarebbe pronto a tutto. Lucifer, quello che ha preso il mio cuore dall'esatto istante in cui lo ha scacciato. Lo stesso che in una sola notte mi ha amata più di chiunque altro in mesi d'amore.
Con non poche complicazioni provo a rimettermi in piedi: devo trovarlo. Devo dirgli che lo amo e che sceglierei lui nonostante tutto! Deve sapere che sono stata una stupida e che fra tutti continuo a preferire lui. Perché alla fine è così, io amo tutto di quel tipo strano, ogni sua parte bella, ogni sua parte brutta. Ogni urlo, ogni sguardo, ogni capriccio...ogni sorriso e parola fuoriluogo.
Il polso mi viene stretto da Amenadiel, che avendo visto tutto ora sta provando a fermarmi dal fare non so neanche io cosa.
«Io...io devo andare» gli dico con un filo di voce che vibra mentre mi faccio forza e guardo i suoi occhi colpevoli.«No. Lucifer è andato al suo posto.» precisa senza crederci neanche un po'. Ora so che combattere per noi non è sbagliato. Sento fin dentro l'anima che non è finita. Non può finire se non è mai iniziata ed io la farò iniziare perché lui è esattamente l'unico uomo a farmi sentire completa...
e viva più di ogni altra cosa al mondo.
«Lucifer aveva ragione. È colpa tua. Lui mi ama.» sussurro con tanta sofferenza e rabbia
«Lui non ti ama, Jo. Non può amarti.» ma queste parole, per quanto deboli, mi arrivano fin dentro e fanno male.
«Non è vero!» scuoto il viso ripuntando al corpo ormai invisibile di Lucifer «Lui ha detto-»
«Ciò che doveva dire. Il suo posto non è questo.» ripete ancora. Lo fisso sentendomi lontanissima, e a poco tutte le parole mi tornano alla mente collegandosi fra loro:
"Cosa faresti se un tuo amico è in un posto che non è il suo" "qualsiasi cosa"
"è colpa tua" "io non posso mentire" "sono il Diavolo."«Tu! Lucifer aveva ragione.» ringhio puntandogli un dito contro «quella donna...tu hai provato a dividerlo da me. Tu volevi che io lo odiassi perché sai quanto mi ama. Non sarebbe mai rimasto qui se io non avessi voluto. Io...io mi fidavo di te. E tu sei piombato nella mia vita per distruggerla! Sei il peggiore di tutti perché hai fatto ogni cosa silenziosamente, e ci sei riuscito meglio di chiunque altro» essere arrivata alla consapevolezza di essermi da sempre fidata di chi non meritava ciò, mi infastidisce come nient'altro. Amenadiel mi trasmetteva pace...ed ora non riesco neanche a credere che sia arrivato a tanto. «Hai giocato con i miei sentimenti, e poi mi hai portata qui! Perché? Di cosa avevi paura? Che lo venissi a scoprire prima?» sbotto con tono acido facendo fatica persino a guardarlo in faccia.
«È ciò che dovevo fare. Ed ora si sistemerà tutto.» commenta deciso, come se si trovasse in un piano superiore, come se io fossi solo un mollusco che sta per scamazzare.
«No» gli fermo il cammino stringendogli una mano «Non si sistemerà nulla perché lui non lo sa...non sa che lo amo! Che ho sbagliato tutto e-e-e...ti prego Amenadiel. Per una volta...fai ciò che è giusto, deve sapere che-»
«Non posso» mi sfascia ancor prima
«Amenadiel...» mi volta le spalle «Amenadiel...A-»
«Ti HO DETTO NO.» urla girandosi facendomi tremare sotto tanta ira. Ma appena se ne rende conto sbuffa passandosi una mano sul viso e riprende con tono più basso «io non posso perché tu sei l'unica che può portarti da lui» improvvisamente uno spiraglio di luce si fa spazio dentro di me portandomi ad abbozzare un mezzo sorriso che riesce a ghiacciare subito dopo «Quando tuo padre è stato ucciso...io ero lì. Ero con te» stringo lo sguardo cercando di capire meglio, ma le sue parole mi sembrano irrazionali, come l'intera situazione d'altro canto.
«Non capisco...cosa vuoi dire?»
«Voglio dire che quel bracciale bianco...era il mio. Tu puoi raggiungere l'inferno» prende il mio braccio per poterlo riguardare «ma una sola volta»
«Io...posso raggiungere Lucifer? Posso parlarci?» mi scappa una piccola risata sollevata e senza voler sapere altro corro all'arco, poi mi fermo e mi giro per guardarlo «come dovrei fare?»
Prima di rispondermi ci mette un po' ma quando lo fa, inizia con tanta calma «Qual è il tuo desiderio più grande, detective?» mi domanda ricordandomi Lucifer. Ancora una volta sorrido e ancora una volta mi ferma «Devi sapere un'ultima cosa: una volta uscita non...
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Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×
FanficDa una parte il fuoco, dall'altra l'acqua. Impossibile, eppure forte. Lucifer, il diavolo in persona: affascinante, persuasivo, deciso, esaltato. Basta uno sguardo e il gioco è fatto. Ma cosa dovesse succedere se a fare breccia nel dipartimento fo...