«Grazie!» chiudendo lo sportello giallo subito dopo essermi seduta in auto inizio a controllare di aver portato con me tutto il necessario. Sono a piedi da una vita ma appena avrò abbastanza denaro da potermi permettere il lusso, devo spendere fino all'ultimo dollaro per una bella macchina nera e una piccola casetta in montagna: Lontano da tutto questo.
Quando ciò che in un dato momento ha la forza di stoppare il tempo prende il sopravvento, sembra quasi impossibile poter tornare indietro o evitare qualsiasi cosa in un modo differente.
Se qualcuno dovesse ricordarmi quei minuti circondati da calore non potrei più vederli con gli stessi occhi calmi. Eravamo lì, ad un passo dalla nostra anima: c'era il rumore dei violini come sottofondo, le sue mani percorrevano il mio corpo, il suo buon profumo stringeva ogni parte di me senza alcun contegno, senza alcuna legge o razionalità. E allo stesso identico modo, senza realmente nessun senso, una spinta forte, decisa, col sapore delle tenebre, ha spezzato tutto.
"Ho" spezzato tutto.
Fra le sue braccia stavo così maledettamente bene che ho sentito le mie mura abbandonarmi, le barriere crollare, l'equilibrio spezzarsi. Mi sono sentita nuda fra le sue mani, aperta, trasparente...sentivo di poter essere letta, sgamata, violata con un solo sguardo. L'ho allontanato da me perché ciò che ho dentro - tutte quelle spine, tutto quel buio, tutte le mie paure - non deve essere letto.
Non voglio.
Non voglio che un uomo metta mani fra le mie ferite, non voglio che sistemi tutto e poi scompaia per un'altra donna.
Semplicemente, dopo averlo allontanato da me sono scappata in camera, mi sono chiusa la porta alle spalle e sono scivolata sul pavimento freddo per poter pensare e soprattutto autoconvincermi di aver fatto la scelta giusta.
L'unica volta alla mia salvaguardia.
***
Non vedo Lucifer da qualche ora, forse anche di più, ho calcolato ogni sua mossa pur di non dover passare neanche un attimo in sua compagnia - la sola idea di poterlo incontrare mi mette in subbuglio lo stomaco, i suoi occhi, quelli delusi, mi hanno trafitto l'anima e quella sensazione di piacere, rimasta all'angolo da troppo si è risvegliata mandandomi in caos.Vederlo mi farebbe male perché tutte quelle donne che gli cadono ai piedi senza essere mandate via sono già una risposta.
Armandomi di altra forza, rubandone un po' dalla mia tasca di riserva, scendo dal taxi salutando l'autista e avanzo velocemente verso l'entrata del distretto, ma la strada mi viene bloccata da lei: Linda. La quale non riesco neanche a mettere a fuoco che già sbuffo cambiando direzione e comunque, ritrovandomela davanti come se si fosse teletrasportata.
«Ti prego.» alzo lo sguardo al cielo incrociando le braccia al petto per non volere ascoltare altro «Dammi solo un secondo.» supplica incrociando le dita«Con un secondo credi di poter risolvere qualcosa?» chiedo con tono sgorbutico pur sapendo di non volerle dare neanche un attimo in più per poter spiegare.
«È vero ciò che ti dirò forse non riuscirà a farti cambiare idea, okay...mi sono preoccupata di poter litigare con Lucifer, mi sono arrabbiata per la casa in disordine, ho pensato davvero che tu avessi messo le mani nella cassaforte...ma...ma l'ho fatto perché so che se mi fossi preoccupata per te non ti sarebbe andata bene perché tu sei forte. Tu sei coraggiosa. E fredda. Perché qualsiasi cosa dolce ti mette in soggezione, e un abbraccio troppo stretto ti fa mancare l'aria. Jo, io non ho vergogna di ammetterlo. Non è una cosa brutta...»
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Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×
Fiksi PenggemarDa una parte il fuoco, dall'altra l'acqua. Impossibile, eppure forte. Lucifer, il diavolo in persona: affascinante, persuasivo, deciso, esaltato. Basta uno sguardo e il gioco è fatto. Ma cosa dovesse succedere se a fare breccia nel dipartimento fo...