Il rumore delle auto, misto al frastuono del vento e la puzza di una sigaretta, risveglia a poco il mio intero corpo - fermo da troppo; stringo gli occhi e spalanco le mani rigirandomi a pancia in su prima di sedermi e inarcare la schiena per stiracchiarmi fino ad aprire per bene gli occhi ed intravedere Lucifer, - seduto su una sedia al lato opposto del letto, con le gambe accavallate e un bicchiere fra due dita - mi fissa con una strana curva sul viso: quel suo sorriso che vuol dire tutto e vuol dire niente:
«Oh, ma buongiorno detective!» saluta facendo cadere il suo sguardo più giù aggiungendo un cenno, il quale mi porta istintivamente a tirare su la coperta fin sopra al naso!«Sono nuda?!» gli chiedo imbarazzata buttando la schiena alla spalliera, lo fisso come se stessi cadendo in un pozzo tutto nero e intanto il mio viso assume quel solito colore rosso che sento letteralmente bruciarmi viva.
«A quanto pare!» ammette portando alle labbra il suo bicchiere per nascondersi le labbra
«Perché sono nuda? Perché sono nel tuo letto? E perché diamine sono con te?» scatto in piedi tirando tutta la coperta, ormai divenuta il mio solo abito. Ignorandolo completamente inizio inutilmente la caccia ai miei vestiti: sotto il letto, sopra, a destra, sui mobili, fra le piante e praticamente ovunque senza alcun risultato positivo.
«Non ti ricordi? Abbiamo avuto una nottata di fuoco, detective. Se potessi ricordare come muovevi quei fianchi. Mh...» mi blocco subito per fissarlo con disprezzo «Ah. Se vuoi ho fatto un video» mi dice serio cacciando il suo cellulare
«TU COSA?» mi avvicino con fretta provando a non inciampare nella coperta troppo lunga e glielo strappo violentemente dalle mani «Come si usa questo coso?» domando incapace di pensare, agire e fare qualsiasi altra cosa che richieda calma «Se lo hai inviato a qualcuno giuro che ti ammazzo.»
«Provaci.» mi sfida con lo sguardo posando il bicchiere sulla cassettiera bianca posta al suo fianco
«Stai zitto.» lascio penzolare il braccio lungo un fianco così da poter continuare la mia romanzina a pieni polmoni «Non doveva succedere. Noi lavoriamo assieme. E questo! Tutto questo non doveva succedere!» ripeto ancora stringendo il cellulare che riporto davanti in attesa che il video mi compaia magicamente sullo schermo «Trovami il video!» mi avvicino al suo sguardo incomprensibile e continuo urlando a dismisura: «SUBITO.» ma capendo di non ottenere niente, sbuffo esasperata
«Sei adorabile quando ti agiti» ma al contrario di ciò che si aspetta o comunque ciò che io credo che si possa aspettare dopo un "bel complimento", gli lancio un mancino strapotente, una pizza, una sberla, insomma, uno schiaffo così forte da fargli ruotare il viso verso destra.
«Pensa adesso!» senza alcun rimorso o tanti altri giri di parole, mi dirigo al suo armadio e prendendo un boxer, una camicia e dei pantaloni neri lunghissimi per le mie gambe corte, lascio che la coperta mi cada ai piedi così da poter indossare i suoi enormi vestiti e varcare la soglia sotto il suo sguardo attento e silenzioso.
«Deteeective?» mi chiama irritato, con voce bassa e roca, venendo comunque magnificamente ignorato. Dopo qualche minuto vuoto, sono costretta a fermare il primo taxi per poter andare a casa e bussare più volte di seguito al citofono. Se avessi avuto la mia macchina, tutto ciò non sarebbe successo. Se Linda fosse stata con me, tutto ciò non sarebbe successo. Se avessi semplicemente deciso di fare altro, tutto ciò...non sarebbe. Potuto. Succedere.
«Joh?» mi guarda sbarrando gli occhi come se fossi un fantasma, lascia la porta per congiungere le mani e mi squadra da capo a piede «Ma...»
«È colpa tua. Sappi che è tutta colpa tua!» le punto il dito contro accigliandomi e superandola all'istante mi dirigo alla mensola con i biscotti - unica fonte di salvezza. Fortunatamente è presto ed ho tutto il tempo necessario per cambiarmi, mangiare e sbraitare a più non posso, prima di raggiungere definitivamente la centrale.
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Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×
Fiksi PenggemarDa una parte il fuoco, dall'altra l'acqua. Impossibile, eppure forte. Lucifer, il diavolo in persona: affascinante, persuasivo, deciso, esaltato. Basta uno sguardo e il gioco è fatto. Ma cosa dovesse succedere se a fare breccia nel dipartimento fo...