Ci sono sensazioni e gesti che non cambiano mai, a volte si bloccano, altre si fermano indietro, ma è proprio quando non ricordi neanche il retrogusto delle carezze che riesce a sbalordirti un semplice risveglio fuori dall'ordinario.
Aprire gli occhi e sorridere non pensavo che fosse possibile, in genere è la cosa più orribile di tutte, il solo pensiero di dover alzarmi dal letto e uscire di casa senza poter portare la coperta in giro con me mi irrita. Però ora c'è lei, Linda, e forse qualche fiore torna a sorridere come qualche tempo fa. È sempre stato così, era il suo modo di svegliarmi, l'unico: ogni volta che veniva a dormire da noi - e quindi relativamente poche - lei si sedeva al mio fianco e mi accarezzava il viso fino a farmi svegliare (gesto che mi manderebbe in bestia se fatto da altri. Linda è diversa, sa come muoversi, sa dove mettere le mani, i pensieri, gli occhi. Sa cosa dire, quando dirlo e soprattutto se conviene davvero dirlo. A volte mi vien da pensare che neanche sia umana).
«So che è presto, sono le sette, ma devo andare a lavoro e per una volta voglio essere presente anche per te. Da quando sei qui non abbiamo fatto altro che lavorare. Sembra che neanche ci conosciamo.»
«Non posso darti torto» a fatica mi siedo così da poter essere al suo livello «Lexie dorme?» le chiedo prima di guardarla finalmente in faccia
«Si.» mi sorride teneramente...ma il mio muore appena abbasso lo sguardo alle sue mani
«Puoi dirmi una cosa?» domando con un filo di voce
«Tutto quello che vuoi!» esclama allargando un po' le braccia per poi far cadere le mani sulle sue gambe
«So che ti ho chiesto di non parlarmene, ma ho bisogno di sapere...quella mattina, tu eri con Lucifer, e voi stavate...si, voi stavate proprio-»
«Mi stava solo pagando» precisa abbozzando una risatina maliziosa
«Pagando?» creo una smorfia di confusione non riuscendo a credere alle sue parole. Dette da lei suonano strane, dai! Linda che si fa pagare giocando come una...una di loro?
«Beh, si. È un modo un po' insolito ma,..» ride nervosa portando gli occhiali più su mentre guarda per un attimo il soffitto, come se stesse cercando qualcosa di utile e nello stesso tempo impossibile «ma abbiamo smesso. Non che mi dispiaccia sia chiaro, semplicemente abbiamo due modi diversi di vedere la...si, ecco, due modi diversi di vedere la vita insomma.»
«Quindi a te non dispiace essere stata con lui e poi» sbuffo non riuscendo a credere neanche ai miei complessi mentali «cioè a te non interessa davvero essere portata a letto e sapere che dopo ne cercherà altre e probabilmente ritornerá di nuovo da te perché...boh, non so...sei stata brava?» domando creando l'espressione e il tono più indifferente del mondo. In effetti io voglio solo sapere il suo parere, Lucifer è strano e sapere che va a caccia di donne mi fa vomitare. È disgustoso. E si! Mi dà sproporzionatamente fastidio.
«No. Non mi interessa. Ah...questa notte ha dormito in terrazza e se ti può sollevare, al suo fianco non c'era nessuna donna» ride divertita e le do una spintarella amichevole facendola quasi cadere dal letto.
«No che non mi interessa!» preciso burbera e...mentendo...
«Oh, certo! Lo vedo cugina» e ride ancora facendomi alzare lo sguardo al cielo
«E poi lui vuole solo una notte.» commento tutto d'un fiato.
«Fantastico, no?» stringo un occhio in segno di disgusto «No? Ah, capisco. Anche tu hai un modo diverso di vedere la vita, eh?»
«Non lo sai, vero?» domando abbassando nuovamente lo sguardo
«Aspetta...cosa?» questa volta, però, allarga le mani spingendosi verso di me, proprio come se avesse capito di aver saltato un passaggio. Magari importante.
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Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×
FanfictionDa una parte il fuoco, dall'altra l'acqua. Impossibile, eppure forte. Lucifer, il diavolo in persona: affascinante, persuasivo, deciso, esaltato. Basta uno sguardo e il gioco è fatto. Ma cosa dovesse succedere se a fare breccia nel dipartimento fo...