[40] pensieri

1.5K 89 18
                                    

spazio autrice:
attenzione: il seguente capitolo contiene violenza psicologica da parte di un padre, che potrebbe risultare pesante da leggere per alcuni lettori. vi chiedo di continuare solo se siete pienamente consapevoli.
buona lettura. :)

"Si

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Si." mi rispose Levi.

"Cosa?"

"Si, voglio accettare T/N."

Mi lasciai cadere sul letto.

"Ne sei sicuro?" domandai speranzosa di ottenere un no come risposta.

"Si."

"Davvero?"

"Ne sono sicuro, smettila di chiedermelo." ripetè.

Non potevo credere che il mio peggior incubo si stava avverando. Non volevo lasciarlo andare, ma a quanto pare era ormai inevitabile.

"E a me non ci pensi?" chiesi sottovoce sperando avesse potuto udire la mia voce.

"Lo capisci che è la cosa più giusta per me e per il mio futuro?" sbraitó tutto d'un tratto.

Sarebbe partito per un anno intero.

Lontano da me.

Era un'offerta a cui non poteva dire di no.

Stavo per scoppiare in lacrime, ma cercai di trattenermi per forzare un sorriso.

"Certo, capisco." risposi.

"So che non ti piace l'idea, ma-"

"No, è il tuo futuro." lo interruppi, "Fai ciò che pensi sia più giusto fare, non pensare a me."

Abbassó lo sguardo intristito.

"Promettimi però una cosa." dissi.

"Cosa?"

"Prenderai tutti questi giorni che ti ha dato a disposizione Eren per pensarci."

Non sapevo per quanto ancora sarei riuscita a sorreggere quella conversazione senza crollare, il mondo mi stava crollando addosso, mattone per mattone.

Era molto più difficile di quello che credevo.

Ma andava bene così, dovevo farlo, per lui e per il suo futuro da modello.

Il suo sogno, chi ero io per impedirglielo?

"Te lo prometto." disse dopo qualche secondo di riflessione.

"Okay."

Presi un bel respiro e mi voltai dall'altro lato del letto, sforzandomi di chiudere gli occhi per addormentarmi.

Mi sentivo morire, il cuore mi batteva forte e la speranza dentro di me stava iniziando a scomparire secondo dopo secondo.

Sapevo già che non sarei riuscita a chiudere occhio quella maledetta notte.

Chatting With A StrangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora