[31] sconosciuto

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spazio autrice:
attenzione: questo capitolo contiene scene sessualmente esplicite ed un linguaggio scurrile e volgare. se vi sentite a disagio leggendo, potete tranquillamente saltarlo. vi ho avvertiti!
buona lettura. <3
ps: so perfettamente che è stato confermato che levi è bottom e non top, ma so anche che siete qui perché vi piace immaginare, quindi facciamolo per bene ;).

 <3ps: so perfettamente che è stato confermato che levi è bottom e non top, ma so anche che siete qui perché vi piace immaginare, quindi facciamolo per bene ;)

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Ci baciavamo.

Non sapevo nemmeno da quante ore.

Ci baciavamo e ci baciavamo tanto.

Mi stringeva forte a sè mentre con la mano prendeva dalla tasca le chiavi per aprire la porta dell'hotel.

Eravamo scappati in fretta e furia, dovetti inventare una scusa di merda ad Hanji per andare via velocemente, ma sicuramente aveva già capito tutto.

Il sapore delle sue labbra mi trasmetteva tranquillità.

Non sapevo neanche quanto tempo era passato, ma ogni bacio sembrava il primo.

Mi sentivo bene.

Aprí la porta velocemente e mi spinse dentro. La chiuse dietro la sua schiena una volta entrati, senza mai staccarsi dalla mia bocca.

Sentí i brividi in tutto il corpo quando, per la prima volta, spostò una mano sul mio seno.

Si allontanò dalle mie labbra per osservare la mia reazione ed una scia di saliva collegava le nostre bocche insieme.

Continuai a guardargli le labbra, non avevo il coraggio di far incontrare i nostri occhi.

Lui sembrò capirlo, infatti, con due dita mi alzò il mento costringendomi a vedere i suoi occhi grigi divorarmi con lo sguardo.

"Guardami." ordinò, ed io come una stupida non riuscí a dirgli di no.

Sapeva benissimo di avere il pieno potere su di me e lo stava sfruttando a pieno.

"Vuoi continuare o preferisci fermarti qui?" mi chiese.

Dopo avermi fatto questa domanda, mi diede il tempo di riflettere e prendere una decisione, ma nel frattempo mi torturò il collo.

Mordeva e succhiava ovunque, fin quando non trovò il mio punto debole grazie ad un gemito che mi scappò dalla bocca.

Continuò e leccarlo e a succhiarlo avidamente senza fermarsi.

Le sue mani stringevano i miei fianchi e avvicinavano i nostri bacini, potevo sentire la sua eccitazione sulla coscia.

Non riuscivo a rispondere a quella domanda, lo volevo così tanto che non potevo assolutamente rifiutare.

Però, non avevo neanche intenzione di farlo così facilmente dopo aver litigato. Doveva penare un po' prima, desiderarmi.

"Hai deciso?" sussurrò sul mio collo facendomi venire i brividi.

Chatting With A StrangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora