[22] partenza

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Mi svegliai prestissimo, pronta a partire

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Mi svegliai prestissimo, pronta a partire.

Mi vestii con una gonna bianca corta ed una felpa blu con sotto una camicetta, se mai avessi dovuto sentire freddo.

Cercai di essere il più carina possibile, rimanendo comunque in vestiti comodi per il viaggio in aereo, che sicuramente non sarebbe stato bello per me che soffrivo l'altezza

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Cercai di essere il più carina possibile, rimanendo comunque in vestiti comodi per il viaggio in aereo, che sicuramente non sarebbe stato bello per me che soffrivo l'altezza.

"Ci mancherai, fai buon viaggio." i miei genitori mi salutarono con un caloroso abbraccio prima di varcare la porta d'ingresso.

Il viaggio in auto non fu dei migliori, non riuscí a rilassarmi ed il mal di testa non faceva che aumentare. Trovai anche confusione in autostrada, ma per fortuna, ero partita ore prima.

Levi:
Buongiorno.
Oggi è il gran giorno!

Non potevo rispondere perché stavo guidando, ma un sorriso si impossessò della mia faccia non appena mi accorsi della notifica.

Continuai la strada in auto fino a quando non arrivai al parcheggio, pagai il biglietto, uscii la valigia e mi recai a piedi verso l'enorme edificio pieno di persone che andavano e venivano di corsa.

Presi il telefono per mandare un messaggio a Levi.

You:
Buongiorno!
Io sono già in aeroporto.

Levi:
Io ci sto andando ora, Erwin si era addormentato e ci ha fatto perdere tempo.
Che stress.

You:
Ci arriverai, mancano ancora tre ore per il tuo volo giusto?

Levi:
Si, penso che ci arriverò per un pelo.
Come stai?

You:
Bene, davvero bene.
Sono emozionata Levi, non vedo l'ora di vederti.

Levi:
Anch'io non vedo l'ora.

You:
Sono già in fila per fare il check-in.

Levi:
Okay, ti scrivo non appena arrivo in aeroporto.

You:
Va bene a dopo.

Il cuore mi batteva all'impazzata, non mi ero mai sentita così felice da anni.

E assaporare quella felicità per la prima volta mi sembrò un vero e proprio sogno.

Era iniziato tutto da così poco. Chi l'avrebbe mai detto?

Dai primi "Buongiorno" detti un giorno si e l'altro no.

Dai primi messaggi.

Dalle prime chiamate, quando eravamo ancora imbarazzati.

Passare ore al telefono.

Dai primi sguardi in videochiamata.

Dormire sempre poco o non dormire affatto.

Parlare senza mai stancarsi, alle quattro di notte.

Provare cose, esperienze, sensazioni nuove.

Essere intimi l'uno con l'altro.

La paura di invadere gli spazi e quella di non essere mai abbastanza.

Gridare.

Ballare.

Incazzarsi.

Essere felici.

Tenersi testa, nel modo sbagliato.

Litigare per colpa del suo carattere così scontroso.

Odiare tutto e odiare niente.

Ma poi ritrovarsi, scusarsi, riprendersi.

E rincorrersi, desiderarsi, volersi, senza ammetterlo mai.

Salí finalmente su quell'aereo, trascinando la mia valigia e saltellando velocemente per colpa dell'ansia che mi stava divorando viva.

Mi sedetti al mio posto, per fortuna accanto al finestrino.
Presi il cellulare per informare la persona al centro dei miei pensieri.

You:
Sono sull'aereo.

Levi:
Io anche sto per salire.

You:
Cazzo.

Levi:
Lo so.

You:
Sta davvero per succedere?

Levi:
Si, sta per succedere.

You:
Allora... ci vediamo dopo Levi.

Levi:
Ci vediamo dopo T/N.
Fai buon viaggio e rilassati.

Le farfalle nello stomaco erano più frequenti del solito quel giorno. Non sapevo neanche che ora fosse, ero così emozionata da non capire più niente.

"Il Comandante, il Primo Ufficiale e l'equipaggio, vi danno il benvenuto a bordo di questo aereo con destinazione finale Praga. Le condizioni atmosferiche esterne sono ottimali, con un cielo sereno ed una temperatura di 21°. Il tempo stimato di volo è di 5 ore, saremo all'aeroporto di Václav Havel alle ore 12:15. Vi ringraziamo per la nostra collaborazione e vi auguriamo buon viaggio."

L'aereo prese la rincorsa, era il mio momento preferito.

"The commander, the first official and the crew, give you a welcome on board of this airplane with final destination to Prague. The external atmospheric conditions are optimal, with a serene sky and a temperature of 21°. The Time esteemed of this flight is 5 hours, we will arrive at airport Václav Havel at 12:15. We thank you for your collaboration and wish you a pleasant journey."

Guardai fuori dal finestrino mentre andava velocissimo e iniziava a spiccare il volo. Non appena si staccò completamente dal terreno, iniziammo a volare.

Le case e le macchine si fecero sempre più piccole, sempre più distanti. Le persone scomparirono completamente, come se fossero state schiacciate.

Andava velocissimo.

Per la prima volta non avevo neanche la sensazione di nausea.

"Finalmente..." sussurrai sorridendo, "Levi arrivo."

Con la mano strinsi il mio cellulare mentre l'aereo virava per sistemare la sua traiettoria.

Il mio sogno si stava avverando.

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