Con la perdita di Levi, mi resi conto che anche una gran parte di me andava perduta.
Come quando la marea si ritira, trascinando con sè tutto ciò che trova sulla riva. Quello che restava per me era un mondo irriconoscibile e privo di senso.
Un mondo buio e freddo.
Un'esperienza come quella che era accaduta tra me e Levi, in questo mondo mi sembrava impensabile.
Per ognuno, ci sono esperienze particolari che è possibile avere soltanto in periodi particolari. Assomigliano a una piccola fiamma. Protetta con cura da persone attente e fortunate, alimentata, portata in alto come una torcia, può anche vivere a lungo.
Però, una volta spenta, quella fiamma non tornerà più.
Quello che io avevo perso non era solo Levi. Con lui se n'era andata anche quella preziosa fiamma.
Il giorno prima di partire per Manchester, per tornare a casa dai miei genitori, lo passai interamente insieme a Hanji ed Erwin.
Inutile dire che fecero di tutto per far svagare la mia mente, ma i loro tentativi risultarono invani. Apprezzavo davvero tanto entrambi, grazie a Levi avevo conosciuto due persone fantastiche.
Eppure quella sera mi chiesero di lui. Come stavo, cosa stavo provando.
All'inizio pensavo che fosse inutile pure iniziare a parlarne perché era davvero impossibile spiegare il nostro rapporto.
Poi però mi buttai.
Iniziai a parlare e, ovviamente, parlai tanto. Nessuno mi fermava, erano tutti e due attenti. Ero davvero riuscita a dirgli tutto, a raccontare ogni singolo dettaglio tra me e Levi.
Gli raccontai delle prime chat, del primo buongiorno, del primo come stai, del primo bacio, della prima volta, del nostro legame così intimo e speciale.
Hanji mi disse che avrebbe voluto vedere il nostro matrimonio. E sinceramente, neanche a me sarebbe dispiaciuto.
Avevano capito entrambi la situazione. Sapevano che lui non sarebbe tornato e che mi ero spiegata bene.
Anche se lo conoscevano già, gli parlai del suo carattere.
Come le cose non le diceva mai, ma era fottutamente bravo a farle capire.
Stava sempre zitto, ma in realtà era quello che soffriva più di tutti.
Ogni volta che sorrideva morivo dentro, di gioia ovviamente, perché vederlo sorridere era un'emozione indescrivibile.
Sapevano quanto era stronzo, anche se non riuscivo a resisterlo, ma allo stesso tempo così bello.
Gli raccontai come le sue mani, ogni volta che ci baciavamo, si sapevano muovere perfettamente sulla mia schiena.
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Chatting With A Stranger
Fanfiction𝑙𝑒𝑣𝑖 𝑎𝑐𝑘𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛 𝑥 𝑟𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟 Amare uno sconosciuto, è possibile? Assapora la bellezza di innamorarsi di una persona che non si conosce, ma che ci ha dato delle forti emozioni tramite dei messaggi, con il libro "chatting with a stranger"...