𝑙𝑒𝑣𝑖 𝑎𝑐𝑘𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛 𝑥 𝑟𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟
Amare uno sconosciuto, è possibile? Assapora la bellezza di innamorarsi di una persona che non si conosce, ma che ci ha dato delle forti emozioni tramite dei messaggi, con il libro "chatting with a stranger"...
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"Quindi ci sarai stasera?"
Io ed Hanji parlavamo in chiamata.
Eravamo entrambe troppo pigre per alzarci dal letto, così comunicavamo via telefono anche se le nostre stanze erano una accanto all'altra.
"Che c'è stasera?" domandai confusa.
"Questo pomeriggio ho parlato con Armin e aveva paura di dirlo a te perché era imbarazzato, ma mi ha detto che ci sarà una cena importante per discutere insieme a quella nuova modella."
"Cazzo, odio quando Levi non mi dice le cose e devo scoprirle da sola."
"Si fa sempre così. A proposito di Levi..." disse e dal suo tono di voce capí che stava sorridendo, "Devi dirmi qualcosa?"
"Abbiamo scopato due volte." confessai senza insistere.
Dopotutto era Hanji, meritava di saperlo.
"Dai puoi dirmelo sono sic-...." si bloccò sentendo le mie parole, "Ah."
"Si."
Passarono diversi secondi in cui Hanji rimase completamente in silenzio, poi la sentii urlare e saltare sul letto.
"WOOOOOWWWW LO SAPEVOOOO!"
"Cazzo, mi stai spaccando i timpani." la rimproverai e lei ridacchiò.
"Lo sapevo che voi due stronzi avreste scopato come conigli!"
"Devo dire che ci sa anche fare."
"Si beh anche io ed Erwin l'avevamo capito sentendo i tuoi urli sai?"
Rimasi a bocca aperta e l'imbarazzo mi portò ad arrossire in volto.
"Quindi lo sapevi...?"
"T/N, ti ho letteralmente sentita gridare 'AH SI CAZZO LEVI CONTINUA TI PREGO, tu cosa pensi?"
Entrambe scoppiammo in una fragorosa risata.
Che vergogna, forse dovevo starmi più zitta.
"No comunque sono felice per te cazzo, ti stava distruggendo." continuò Hanji.
"Oddio ti prego basta parlare di questo mi mette a disagio."
"Io ed Erwin stavamo giocando a carte in quel momento e non appena ti abbiamo sentita, Erwin è scoppiato a piangere perché non scopa da anni."
Un'immagine orribile di Erwin si creò nella mia mente. Mi disgustai da sola a pensarlo cosí, lo vedevo quasi come un fratello maggiore.
"NON VOLEVO SAPERLO!" gridai.
"Beh ora lo sai."
Sbuffai e lasciai Hanji ridacchiare chiudendole il telefono in faccia, poi dalla sua stanza sentii un "TI VOGLIO BENE ANCH'IO!"
