20: Fiducia

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-L'hai...ucciso?- ripeté Brian dopo qualche istante di silenzio. Ivy poteva facilmente leggere sul viso stupore, incredulità e paura. Ma non riuscì a pentirsi di essere stata sincera: aveva mentito per troppo tempo, gli aveva nascosto troppe cose. Forse ora Brian l'avrebbe temuta sul serio, ma almeno non avrebbe continuato a vivere nelle sue menzogne. –Hai ucciso l'uomo che ha scoperto i tuoi poteri?-

-Sì.-

Fu tutto ciò che poté dire. Poi non riuscì più a reggere il suo sguardo, e proseguì la camminata con passo rapido nel bosco, ripercorrendo la strada che li avrebbe condotti a villa Rosenfer, a casa. Il pensiero di avere l'Incantatrice alle spalle, che si sarebbe potuta liberare da un momento all'altro e carbonizzarli, era persino peggiore della reazione di Brian.

Ma Brian sembrava decisamente restio a seguirla.

-Perché..?- riuscì soltanto a dire il ragazzo,con un tono tremante e indecifrabile. Era triste, arrabbiato,spaventato?

Ivy non riusciva proprio a capirlo. Si fermò per un istante, continuando a fissare il terreno, con il cuore che le martellava forte nel petto.

-Dobbiamo fare in fretta ad andarcene-, gli disse, sviando l'argomento – ... o quella donna ci attaccherà di nuovo. Non so quanto i miei rovi possano reggere.-

-Lo stai facendo di nuovo-, replicò Brian, stringendo i denti, ma riprendendo saggiamente a camminare.

-Facendo cosa?-,domandò la ragazza, a bassa voce, quasi stupendosi che la stesse ancora seguendo e non fosse già scappato via, lontano da lei.

Ivy, solitamente, non amava manifestare i propri timori: abituata a dover apparire forte ed efficiente per dare sicurezza agli altri, difficilmente sembrava fragile come in quel momento. Ma con Brian che la guardava a quel modo, e la terribile prospettiva di poterlo perdere per sempre, si sentiva vulnerabile come un foglio di carta di fronte a un coltello.

-Ti stai tenendo tutto dentro.-, disse invece lui, cogliendola di sorpresa. Non aveva il tono più tranquillo del mondo, ma non sembrava nemmeno arrabbiato,e questo le bastò per tornare a respirare più regolarmente. La voce di Brian tremava inquieta,ma si sforzava comunque di trasmetterle sicurezza, come tante altre volte.

-Fidati di me: io voglio ascoltarti, questo lo sai?- le chiese Brian -Non penso affatto che tu abbia tramato alle mie spalle, se è questo che ti preoccupa. Mi hai appena salvato la vita, no? Ma voglio capire meglio cosa è successo. Fino ad un'ora fa pensavo di avere una normale vita da figlio di ricconi irlandesi ... - constatò, scrollando le spalle. –Ora scopro che mio padre è il capo degli alieni cattivi, che mi sta sfruttando, e che devo rubargli un paio di pietre per salvare un'isola che ho sempre creduto esistesse soltanto nei libri.-
Sollevò un sopracciglio, e un angolo della bocca gli si increspò in un sorriso sarcastico. Ironizzare, forse, era l'unico modo di dimostrare ad Ivy che poteva ancora affrontare una conversazione normale con lei, senza fuggire a gambe levate dalla paura. -Cose che succedono tutti i giorni, insomma... E come se non bastasse, scopro che sei coinvolta anche tu. Che ti accorgevi di cose strane da anni e non me lo hai mai detto!-

-Sì, ma..non volevo che lo scoprissi,ero..-

Brian la interruppe con un cenno della mano. -Lo so, Ivy. Lo so, me lo hai già spiegato perché lo hai fatto. Ma adesso di chi dovrei fidarmi? Di mio padre, no. Dei suoi amici, meno che mai. Di te? L'ho fatto fino ad ora e vorrei continuare a farlo, ma ho bisogno di sapere.

Mi dici che hai ucciso un uomo e non mi spieghi nemmeno perché.- il giovane trattenne il fiato per un istante, come per assimilare meglio il significato di quelle parole, quasi non se ne rendesse ancora conto.

SILVER SOUL 1 (Gli incantatori)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora