Terre di Alaron, Contea di Istmil
FAOLAN
Faolan si mosse furtivo all'interno del palazzo di Cambria, il passo felpato e lo sguardo attento. Dopo anni di allenamento, aveva imparato a diventare silenzioso come un felino, nonostante la discreta quantità di armi che portava sempre addosso.
I coltelli appesi alla cintura dondolavano ad ogni movimento, e la spada legata al fianco gli appesantiva il passo. In ogni caso, anche se fosse stata la persona più rumorosa del mondo, Faolan non avrebbe avuto troppe difficoltà a tenersi alla larga dalle persone all'interno della reggia. Allo stesso modo in cui tutti giravano intorno a Grevor, affascinati dalla sua aura gentile, stavano ben lontani da lui, intimoriti dalla sua dal suo carattere brusco.
Quel giorno neppure Darfel lo aveva seguito; Faolan si era diretto alla rocca da solo, deciso a non metterlo in pericolo inutilmente, per lo meno fino a quando non avrebbe scoperto qualcosa in più. Attraversò l'ennesimo corridoio, gli occhi dorati stretti in due fessure, mentre, ad ogni minimo accenno di movimento poco distante, si appiattiva contro la parete. Il palazzo sembrava deserto: avrebbe dovuto essere più facile trovare Grevor, percepire la sua voce in mezzo a tutto quel silenzio. Non che per lui fosse troppo difficile sentire i rumori: le orecchie da elfo lo agevolavano in quel compito.
-Ti dico che non è una bugia!-
Eccola, finalmente! Faolan sgranò appena gli occhi, sentendo la voce familiare del fratellastro. Al massimo della concentrazione, cercò di individuare da dove provenisse, camminando con passo spedito. Un'altra persona -una donna, dedusse dal tono- stava parlando con Grevor, e sembrava piuttosto scettica riguardo alle sue opinioni, qualunque esse fossero.
-E' una storia talmente assurda che non posso crederci! Ti ha parlato Alaron, proprio quell'Alaron? Ora è tornato anche lui? Capisco Evan, lui è sempre stato capace di occuparsi di resurrezione delle anime, è un esperto di magia oscura. Ma Alaron non è mai morto del tutto. E' uno spirito custode, incapace di comunicare. Come avrebbe fatto a parlarti?-
Faolan si avvicinò alla porta della stanza in cui Grevor si trovava, camminando avanti e indietro per il corridoio e fingendo un'aria noncurante, nel caso qualcuno lo avesse trovato da quelle parti. Nonostante il suo viso mantenesse una composta serietà, la sua mente era affollata di domande: Grevor stava affermando di aver parlato con Alaron, il fondatore della loro isola? O era completamente impazzito, o stava tramando qualcosa di grosso. Nemmeno lui riusciva a credere che potesse essere accaduta una cosa del genere, ma non era da escludere nemmeno quell'ipotesi. Sempre più curioso, tese le orecchie, attento a non perdersi nemmeno una parola.
-Ha comunicato con me tramite una visione, sei libera di crederci o no, Zeliha! Ha detto che sa benissimo che Evan e gli Incantatori sono risorti e che vogliono tornare qui, a fare una guerra. Hai capito? Siamo nei guai seri. Pensavo di aiutare Evan e basta, ma se Alaron ha scoperto tutto..-
-E perché lo avrebbe detto a te? Presumo che non sappia che collabori proprio col il suo caro gemellino Evan.- chiese Zeliha, la voce che trasudava comprensibile perplessità. Ma Grevor appariva calmo, rilassato, con il tono gentile di sempre.
-E' ovvio che non lo sa: si è semplicemente rivolto ai due conti dell'isola, me e Blez, perché ci considera le persone più affidabili. Vuole che io gli dia una mano, mi ha chiesto di accompagnare due ragazzini da Iskender. Sostiene che ... -
-Da Iskender?!? Grevor, forse è meglio discutere di queste questioni al rifugio..quello in montagna, intendo. Dove saremo soltanto io e te. -
Rifugio di montagna? Faolan non sapeva neppure che Grevor possedesse un posto del genere. Il mistero si infittiva. Perché Alaron voleva l'aiuto di Grevor, e chi erano i due ragazzi terrestri che doveva aiutare?
Di qualunque cosa si trattasse, Faolan avrebbe continuato ad indagare. Era arrivato lì con l'intenzione di scoprire qualcosa in più su Evan e su come Grevor avrebbe dovuto aiutarlo, invece Grevor si era messo a parlare di Alaron.
Faolan aveva una gran voglia di sbattere la testa contro al muro. Non solo l'acerrimo nemico dell'isola si era rivolto a suo fratello per combinare chissà cosa: ora ci si metteva anche Alaron, a chiedere aiuto alle persone sbagliate.
Doveva agire, immediatamente. Non sapeva cosa avesse in mente Alaron, ma Grevor non era certo la persona adatta per seguire una sua missione.
Intuendo che Grevor e Zeliha stavano per lasciare la stanza, Faolan abbandonò il corridoio con pochi e rapidi passi, veloce e silenzioso come un soffio di vento.
Quando il fratellastro e la sua compagna si imbatterono in Faolan, lui era ormai giunto al piano di sotto: con la più totale noncuranza si inchinò a loro, la voce che sembrava assolutamente sincera quando disse:
-Buongiorno, fratello. Ti ho raggiunto qui per avere informazioni sulla Festa dell'Incoronazione, come mi avevi richiesto.-
Grevor aveva una gran bella faccia di bronzo, ma anche Faolan era abile a rigirare le cose a suo piacimento, a trovare scuse per arrivare a palazzo e tenerlo d'occhio, attento a cogliere un qualunque comportamento anomalo da parte sua.
-Naturalmente.- convenne Grevor, senza sospettare nulla. Era talmente convinto che Faolan avesse troppa paura di lui per poter pensare che tramasse alle sue spalle.
Ma Faolan non voleva più lasciarsi fermare da niente: né dalle minacce, né dai rimorsi.
Negli anni precedenti, era stato forgiato dal dolore e dalle preoccupazioni. Ormai, giunto a quel punto della sua vita, doveva trovare la forza di resistere ed opporsi, seppur con fatica.
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SILVER SOUL 1 (Gli incantatori)
ФэнтезиAll'alba dell'Universo, sono i crudeli Incantatori, abitanti del pianeta errante Pangram, a dominare ogni cosa. Ma l'ultima battaglia contro la Terra li annienta completamente, e le loro tracce si perdono nel nulla. Irlanda, 1929 Brian Rosenfe...