17. Acida come un pomodoro

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-È stato bellissimo!- Ashton è ancora eccitato a causa dell'adrenalina da post film horror, ma fidatevi di me: non è stato bellissimo per niente. Ho tenuto gli occhi chiusi e le orecchie tappate per almeno i due terzi del film e, per il tempo restante, ci ha pensato Luke a non farmelo vedere, troppo concentrato ad infastidirmi con le sue battute sui pomodori.

-Non mi è ancora molto chiaro come abbia fatto il protagonista ad uscirne vivo, ma tutto è bene quel che finisce bene, no?- Olivia ha un'espressione corrucciata e riesco quasi a vedere gli ingranaggi del suo cervello lavorare febbrili per comprendere il senso di quello che abbiamo appena visto, ma la verità è che come tutti i film horror non ha nessun senso, semplicemente vuole mettere paura a delle povere anime innocenti come la mia. Diamine, non dormirò per un mese, altro che una settimana!

-E ora cosa facciamo?- Calum vestito da legionario romano ha un braccio attorno alle spalle della sua fidanzata e fa scorrere lo sguardo su tutti i presenti, mal celando un sorriso quando i suoi occhi si scontrano con la mia figura.

Bravo Calum, ridi anche tu di me, complimenti.

-Io pensavo di finirmi i popcorn.- Michael diretto come al solito afferra una delle buste piene di salatini e se ne porta una manciata alla bocca.

Storco il naso, ma infilo a mia volta una mano nella busta e ne estraggo un paio anche io quando sento lo stomaco brontolare.

-Potremmo fare un gioco.- propone Cassie guardando Calum con gli occhi da cerbiatto.

-Twister?- chiede lui dopo averci pensato per qualche secondo.

Annuiamo tutti tranne Michael, troppo concentrato sul cibo per prestarci un minimo di attenzione.

Calum va a prendere il gioco e noi restiamo seduti sulle poltroncine ad aspettarlo, troppo pigri per alzarci.

-Allora Xan, quando hai la prossima visita?- Olivia tira fuori il discorso, ma è il momento sbagliato e tento di farglielo capire con un'occhiataccia che però sembra non recepire.

Ci rinuncio e rispondo simulando una tranquillità che questa sera non ho affatto.

-Il sette, come ogni tre mesi Liv. Possibile che tu non lo abbia ancora imparato?-

Rotea gli occhi, ma poi si fa seria e mi guarda come imbarazzata. -Oh Xan, non sai quanto mi dispiace.- sussurra.

-Fammi indovinare: non puoi venire neanche questa volta?-

Lei scuote la testa. -È che io e Thomas facciamo un mese e pensavamo di passare insieme tutto il giorno.- assume un'espressione colpevole. E fa bene: perché non ci ha detto nulla del fatto che ha un fidanzato?

-Scusa?!- il mio tono è lievemente stridulo.

-Lei e il suo fidanzato vogliono festeggiare, non mi sembra tanto difficile da capire Fisher, nemmeno per un bell'ortaggio come te.- si intromette Luke.

-Tu stanne fuori Edward.-

Luke, vestito da vampiro, mi osserva interrogativo.

-Cullen. Perché sei un vampiro.- spiego gesticolando svogliatamente

Lui alza gli occhi al cielo divertito -Non potrei mai. Altrimenti chi riuscirebbe a farti arrossire proprio come il pomodoro che sei?- ride da solo della sua pessima battuta.

Lo ignoro e torno a guardare la mia amica vestita da strega che ha ancora i capelli tinti di viola. -Allora?- la sprono -Sputa il rospo.-

Lei inarca un sopracciglio divertita ma non commenta. -Siamo usciti un paio di volte e sembrerebbe essere scoccata la scintilla. Niente di che.-

Ice cream // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora