Tutti i martedì sera d'estate io e mia madre li passiamo a giocare a Cluedo. È una sorta di tradizione che portiamo avanti da quando papà ci ha lasciate. A lei serve come sfogo e crede che lo scopo del gioco sia trovare l'assassino che ha ucciso il suo ex marito (perché per lei è come se fosse morto) e congratularsi con lui, e per quanto questo sia macabro non riesco a fargliene una colpa. Per me, invece, è un passatempo, il mio modo per trascorrere del tempo con lei.
-Tesoro, mi andresti a prendere un'altra bottiglia?- mi chiede mentre comincia a preparare il tabellone e le pedine.
Io annuisco alzandomi dal pouf color crema sul quale ero comodamente seduta (leggere: stravaccata). Ormai ci ho rinunciato: mia madre e il vino bianco sono inseparabili. L'unica volta che le ho nascosto tutte le bottiglie lei è andata fuori di testa ed è corsa al supermercato a farne una scorta: ha comprato 200 litri di bollicine, e non sto esagerando purtroppo.
Mentre rientro in salotto con quello che mi ha chiesto e con una lattina di coca cola per me sento il campanello suonare.
***
-Dobbiamo parlare.- è la prima cosa che mi dice Cassandra alle spalle della quale c'è Ashton.
-Ciao anche a voi- ironizzo facendoli entrare, poi mi affaccio in salotto -Mamma è un problema se rimandiamo a domani? Sono appena arrivati Ashton e Cassie e mi ero totalmente dimenticata di averli invitati.- mento.
Lei mi sorride con quel suo sguardo un po' perso a causa dell'alcool e poi si illumina come se avesse avuto un'idea grandiosa. -Perché non li fai giocare con noi? È più divertente se siamo in tanti!- esclama.
E mentre penso ad una scusa per rimandare la partita, Ashton si intromette: -Si la prego signora Fisher, è un secolo che non gioco a Cluedo!-
Mia madre si irrigidisce per poi tornare a sorridere. -Non sono più la signora Fisher, sono tornata ad essere da un po' la signorina Owen, per mia fortuna.- poi guarda me -Bene, direi che è deciso tesoro. Vai a prendere qualcosa da bere per i tuoi amici e mettiamoci all'opera: questa sera devo essere io a trovare il killer di quello stronzo del mio ex!-
***
Un'ora e quarantasette minuti dopo la partita a Cluedo è ufficialmente terminata e mia madre, in lacrime a causa della sconfitta, decide di andare a dormire, portando con sé una bottiglia di Chardonnay.
-Mi dispiace averla fatta piangere, se lo avessi saputo prima avrei finto di non indovinare.- Cassandra mi guarda mortificata.
Muovo una mano stanca. -Figurati, è normale, fa sempre così. Domani mattina se ne ricorderà a malapena.-
Lei annuisce poco convinta mentre Ashton, che era seduto a terra a gambe incrociate, si sposta sul divano.
-Allora- esordisco -a cosa devo l'onore?-
Cassie si illumina -Giusto! Me ne stavo dimenticando- e Ashton inizia a sghignazzare. E quando Ashton è sobrio e sghignazza vuol dire che ciò che succederà non sarà nulla di buono.
Cassandra si sforza di essere seria e mi guarda negli occhi. -Luke Hemmings mi ha chiesto il tuo numero e il tuo indirizzo, per caso c'è qualcosa che vuoi dirci?-
Mi congelo sul posto decisamente colta alla sprovvista.
-Ma io quella giraffa bionda la denuncio per stalking!- esclamo incapace di controllare il tono di voce.
Ashton continua a ridere senza nemmeno sforzarsi di nasconderlo. Cassandra, invece, mi fissa intensamente.
-Alexandra Mary Fisher- mi richiama -voglio la verità: cos'è successo sulla ruota panoramica?-
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Ice cream // Luke Hemmings
أدب الهواة-E con questa cosa dovrei farci?- domando con le sopracciglia aggrottate tentando di capire per quale motivo Luke Hemmings, il playboy della scuola che tutte vorrebbero avere almeno per una notte, si sia seduto in un bar accanto a me e mi abbia appe...