Tengo le gambe elegantemente accavallate con una naturalezza per nulla da me. Forse Meredith in tutti questi mesi è effettivamente riuscita ad insegnarmi qualcosa.
Faccio vagare lo sguardo su tutta la sala e sulle persone che la popolano in questo preciso istante e non penso che avrei potuto chiedere di meglio.
La tavola, apparecchiata solo qualche ora fa da Meredith e dal povero Thomas, che è stato malamente sfruttato da Olivia, pronta a dare ordini a destra e a manca, è perfetta. La tovaglia bianca, le posate del servizio d'argento che mia madre dopo il suo infelice matrimonio non ha più voluto usare, i calici tirati a lucido e i tovaglioli di stoffa, sono traditi solo dall'unica nota stonata in una così elegante sinfonia di abbinamenti: i cartoni di pizza ormai vuoti.
Cazzo, sono stata poetica.
Sorrido tra me e me, mentre i miei occhi scorrono uno per uno i ragazzi seduti a tavola. Mi sono categoricamente rifiutata di sedermi a capotavola, in quanto quell'odiosa postazione è quella più scomoda sia per arrivare al cibo, che per chiacchierare. È stata quindi occupata dall'unico single della serata: Ashton, che si lamenta continuamente di non aver ancora trovato la sua anima gemella. Michael ora sta ridendo di qualcosa che ha detto Thomas, seduto tra Meredith ed Olivia. Poverino, non voglio immaginare quanto lo avranno intontito quelle due a fine serata Calum, davanti a Cassandra, se la sta letteralmente divorando con gli occhi, o meglio, penso che si stia più facilmente immaginando i cento e uno modi per levarle di dosso il suo elegantissimo abito nero. Infine, accanto a me, con una mano appoggiata sulla mia coscia, c'è Luke, concentrato a fingersi interessato al racconto di Ashton su come sia diventato effettivamente ossessionato dalle bandane.
A questo punto, riesco ad intercettare lo sguardo che si scambiano Olivia e Cassandra. Le vedo alzarsi ed intimarmi molto poco velatamente di restare seduta senza muovere un muscolo. Inoltre, a dare manforte alla minaccia c'è la mano di Luke, ancora ferma sulla mia gamba, che ha preso a disegnare cerchi immaginari con le dita sulla stoffa della gonna all'altezza del mio ginocchio, provocandomi un tepore che non ho alcuna intenzione di abbandonare.
Resto quindi a tavola ad ascoltare i discorsi senza senso di quelli che sono ormai diventati a tutti gli effetti i miei migliori amici. All'improvviso, però, le luci della stanza vengono spente e dalla porta della cucina escono Liv e Cass con in mano una torta, sulla quale brillano al buio diciotto candeline rosa. A questo punto iniziano tutti a cantare la solita canzoncina di auguri che odio tanto. Sento le guance prendermi fuoco per l'imbarazzo, non abituata a stare al centro dell'attenzione, e tento di mascherare il nervosismo con un sorriso.
Quando la torta mi viene posta davanti, mi accorgo che è effettivamente costituita da tre diversi strati di gelato: al cioccolato, alla crema e alla stracciatella. Sorrido questa volta in modo molto più naturale, nel constatare come mi conoscano bene quelle due pazze furiose delle mie più care amiche.
Finalmente quello che credo sia stato il coro più stonato della storia finisce di intonare a ripetizione Tanti Auguri, lasciandomi soffiare sulle diciotto candeline. Prima di farlo, però, Michael mi ferma.
-Devi esprimere un desiderio.- mi ricorda serio come poche altre volte l'ho visto essere.
Annuisco, domandandomi cosa mai potrò desiderare. Le richieste che ho fatto negli anni scorsi me le ricordo piuttosto bene: un fidanzato, una vaschetta di gelato, una botta di fortuna almeno una volta nella vita, poter perdere qualche chiletto, che il tumore sparisca per sempre, poter dare il mio primo bacio e, ancora una volta, una vaschetta di gelato.
Alcuni si sono avverati, altri ovviamente no, ma adesso, guardando tutte le persone che mi circondano e i sorrisi sui loro volti, sentendo il mio cuore battere all'impazzata e la felicità che sto provando, non voglio e non riesco a desiderar altro, se non poter fermare il tempo. Vorrei restare qui per sempre, con le persone a cui veramente voglio un bene infinito, con Luke, al mio fianco, che è in grado di farmi sentire effettivamente più amata di come sia mai riuscita a sentirmi in vita mia, anche se a parole non ce lo siamo mai detti, e con gli amici migliori che avrei mai potuto chiedere.
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Ice cream // Luke Hemmings
Fanfiction-E con questa cosa dovrei farci?- domando con le sopracciglia aggrottate tentando di capire per quale motivo Luke Hemmings, il playboy della scuola che tutte vorrebbero avere almeno per una notte, si sia seduto in un bar accanto a me e mi abbia appe...