22. Il karma non va in pausa nemmeno a Natale

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-Fai piano! Non sbatterlo così forte.-

-Sono delicato stai tranquilla.-

-Stai attento alle palle.-

-Ti vuoi dare una mossa ad aprire quel coso?-

-Non è colpa mia se è bloccato.-

Mi appoggio le mani sui fianchi e mi schiarisco la voce. -Pensate che riusciremo ad addobbare questo albero in tempo per la cena, oppure attendiamo direttamente il prossimo Natale?-

Otto paia di occhi mi si puntano addosso in contemporanea, prima che qualcuno dia voce al vero problema.

-Ma se anche Alex è qui- Calum sposta lo sguardo su tutti i presenti, fino alla porta della cucina -Chi sta controllando che il tacchino non prenda fuoco?-

Cassandra lascia cadere a terra i festoni dorati che le si erano aggrovigliati attorno al busto e corre a controllare i fornelli. Nella sala regna il silenzio per qualche istante durante il quale sono ben udibili le imprecazioni della mia amica, che però non impiega troppo tempo prima di tornare in sala.

-Niente di cui preoccuparsi gente.- esordisce sventolandosi con una presina -La nostra cena è salva.-

Un sospiro di sollievo si alza all'unisono tra tutti i presenti e ben presto ci rimettiamo all'opera nel tentativo di addobbare l'albero di Natale di casa Hood.

***

Dopo cena ci raduniamo tutti nel salotto, attorno al caminetto, chi sul divano e chi sul tappeto, attendendo la mezzanotte.

Quando l'elegante orologio a pendolo suona anche il dodicesimo rintocco, cominciamo tutti a scambiarci gli auguri e, soprattutto, i regali impacchettati. Subito dopo averci invitati, infatti, Calum ha fatto una proposta che non mi sarei mai aspettata ricevesse tanto seguito: il Babbo Natale segreto. A turno abbiamo estratto a sorte il nome di una persona del gruppo alla quale abbiamo dovuto fare il regalo di Natale, che poi ci saremmo scambiati la sera della Vigilia.

A me è capitato Ashton e non avrei potuto chiedere nulla di più facile e complesso al tempo stesso. So che detta così può sembrare una contraddizione, ma di fatto, scegliere cosa regalargli è stato veramente semplicissimo: la famosa bandana color cobalto per la quale aveva pregato tanto la povera Olivia. Trovare il regalo, però, è stato tutt'altro paio di maniche: in tutta Chicago non sono riuscita a scovare un solo negozio in cui vendessero una bandana di quel colore, tanto che alla fine mi sono ridotta ad ordinarla su internet.

Faccio scivolare gli occhi su tutti i ragazzi nella stanza, che a turno si stanno scambiano i regali: Meredith ha regalato una nuova tinta color platino a Michael; quest'ultimo ha offerto una cena per due a Calum, che ci porterà sicuramente Cassandra; Olivia ha preso i biglietti per andare a vedere non so quale opera teatrale con il suo Thomas. Quando arriva finalmente il mio turno di ricevere la sorpresa, scruto tutti i presenti attentamente, sperando di indovinare chi possa essere il mio Babbo Natale prima che sia lui stesso a rivelarsi. Improvvisamente i miei occhi color nocciola ne incontrano due celesti come il cielo più limpido e capisco. Capisco che o il karma non va in pausa nemmeno a Natale, oppure qualcuno deve aver manomesso i bigliettini con cui abbiamo fatto l'estrazione perché non è assolutamente possibile che sia lui.

E invece sì, a quanto pare è molto più che possibile, perché alla fine Luke si decide ad alzarsi e a venirmi incontro, porgendomi un'elegante busta bianca, vivacizzata solo da una piccola coccarda rossa.

Nella stanza non vola una mosca: gli occhi di tutti sono fissi su di noi e nessuno osa dire niente.

Luke mi porge la busta più inespressivo del solito. -Buon Natale Alex.-

Ice cream // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora