Wrapped around your finger 2 ~ 5sos

Capitolo 12

Ci stacchiamo velocemente. "Shh" mi mette un dito sulle labbra Alex, la quale mi fa segno di non fiatare. Faccio come dice e lo stesso fa lei. Sentiamo dei passi fuori della porta ma non si fermano.

Dopo cinque lunghi minuti di terrore, per paura di essere scoperti, udiamo la porta di casa chiudersi e la mia ragazza si alza, indossando la maglia che le avevo sfilato, e va a controllare.

Torna sorridente in camera. "Siamo soli"
"Perfetto, ora possiamo riprendere da dove abbiamo interrotto" asserisco. "Mi dispiace deluderti ma si è fatto tardi e dobbiamo trovarci con tutti gli altri" mi dice aspettandomi sulla porta della sua camera.

Metto su un finto broncio e mi rivesto. "Non fare quella faccia che una volta tornati in Australia avremo tutto il tempo per rimediare" conclude allontanandosi e dirigendosi verso l'entrata.
"Non vedo l'ora" le sussurro all'orecchio, una volta che l'ho raggiunta, e mi mordo il labbro. La sento ridere e si gira guardandomi con uno strano luccichio negli occhi.

Usciamo, chiudendoci la porta le spalle, e ci incamminiamo per le callette della città.

***

ALEX'S POV

"Mi dispiace che dobbiate già partire" mi informa mia mamma. Siamo tutti e sette all'aeroporto e abbiamo il volo tra dieci minuti.

Questo mese di permanenza in Italia è volato tra cene divertenti e imbarazzanti in famiglia, uscite di gruppo, giri in gondola e giornate in spiaggia..

La abbraccio mentre le mie amiche fanno lo stesso con i loro genitori. I ragazzi cercano di fare bella figura con le famiglie delle rispettive fidanzate, ma anche con quelle delle amiche.

"Grazie.. Per tutto" ringrazio la donna di fronte a me. "Tesoro mio, se tu sei felice allora lo sono anche io" mi accarezza una guancia mentre qualche lacrima scende dai suoi occhi.

"Ciao papà" saluto l'uomo che sta di fianco a mia madre. "Divertiti e stai attenta" mi raccomanda. "Prenditi cura di mia figlia" dice mio papà in inglese, dando una piccola pacca sulla spalla a Luke. "Assolutamente. Farò in modo che non le accada nulla" risponde nervoso il mio ragazzo, cingendomi le spalle con un braccio.

"Bene, allora noi andiamo. Vi voglio bene" detto questo io e i miei amici ci imbarchiamo nell'aereo che ci riporterà a Sidney.

Dopo quasi mezza giornata di volo, atterriamo nella città natale dei ragazzi.

"Ah e Alex i miei genitori si sono offerti di darci un passaggio fino a casa. Ci stanno aspettando agli arrivi" mi informa Luke mentre slacciamo le cinture di sicurezza. A quelle parole sento un nodo alla gola e fatico a mandare giù la saliva. "Significa che oggi incontrerò i tuoi genitori?" domando preoccupata. "Si, sei preoccupata?" chiede accennando una risatina. "No, sono terrorizzata" rispondo torturandomi le mani. "Vedrai ti piaceranno e tu piacerai a loro, ne sono sicuro" mi da un bacio tra i capelli e prende il borsone dal bagagliaio, sopra i sedili, del grande aereo.

Percorriamo il lungo tunnel che ci porta alla sala dove la gente attende prima di salire sul proprio volo e parlo un po' con le mie migliori amiche. "Sapevate che ci saranno i genitori di Luke adesso che ci portano a casa?" domando loro cercando un po' di conforto. "No, ce l'hanno appena detto Calum e Ashton. Ci saranno anche i loro genitori e quelli di Michael" asseriscono Sarah ed Amy, anch'esse preoccupate.

Stiamo tutte e tre tremando per il nervoso e ridiamo quando notiamo che abbiamo la stessa reazione. Usciamo dal tunnel e troviamo i rispettivi ragazzo ad aspettarci.

Calum si avvicina a Sarah, Ashton ad Amy e Luke viene incontro a me. Intreccia le nostre dita e questo gesto mi trasmette sicurezza. "Pronta?" domanda il mio ragazzo guardandomi dritta negli occhi. Quelle iridi azzurre mi tranquillizzano del tutto e annuisco.

Quando siamo agli arrivi veniamo assaliti da fan che chiedono foto e autografi.
I ragazzi cercano di accontentarne il più possibile ma la sicurezza le allontana.
Con la coda dell'occhio vedo Luke sorridere e alzare un braccio in segno di saluto.

"Vieni che ti presento alla mia famiglia" mi incoraggia il mio ragazzo. Sorrido e ci incamminiamo nella direzione indicata da lui.
Ci sono tutti: i suoi genitori e anche i suoi fratelli.
Poi vedo anche i genitori di Michael, di Calum e sua sorella, e la mamma di Ashton.

"Luke, tesoro" lo abbraccia sua mamma. Lui ricambia lasciandomi la mano e sorridendole.
Quando si sciolgono dall'abbraccio, il biondino saluta anche suo papà e i suoi due fratelli maggiori con una pacca sulla spalla che loro ricambiano.

Io mi metto in disparte così da non disturbare il loro momento in famiglia e mi stringo nel mio maglioncino.

Finito il giro di saluti, Luke mi si avvicina, appoggiandomi una mano sulla schiena, e mi invita dolcemente ad avvicinarmi così da potermi presentare.

"Mamma, papà vi presento Alex, la mia ragazza" informa tutta la sua famiglia, il mio dolce e affettuoso ragazzo.
"Molto piacere signori Hemmings, io sono Alex" mi presento porgendo loro la mano.
Sua mamma mi si avvicina con un sorriso stampato sulle labbra e mi prende le mani tra le sue. "Il piacere è tutto nostro Alex. Per favore chiamaci Liz e, mio marito, Andy" mi dice gentilmente la madre di Luke.

"E noi? Non ci presenti?" scherzano i fratelli del mio ragazzo. Con la coda dell'occhio vedo Luke sospirare. "Alex, loro sono i miei fratelli Ben e Jack" mi indica con la mano. "Piacere di conoscervi" porgo sempre la mano in segno di educazione. "Io sono Ben e lui è Jack" mi avvolge in un abbraccio che ricambio.
Poi mi si avvicina anche l'altro fratello e anch'egli mi abbraccia, tirandomi però su da terra. Mi riappoggia delicatamente.
"Finalmente conosciamo la ragazza di cui ci hai tanto parlato. È più bella di come la descrivevi" conclude Ben e a quelle parole sento le guance diventare andare a fuoco.

Vedo che anche Luke diventa tutto rosso per l'imbarazzo e non posso fare a meno di sorridere e guardare il mio splendido ragazzo.

"Bene, vogliamo andare?" domanda Andy e detto questo prendiamo i bagagli e ci avviamo verso la macchina.