Capitolo 41

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Mi metto seduta appoggiando la schiena contro il cuscino e ripenso alle parole di mio marito.

"Luke se questo è uno scherzo non è affatto divertente" rido nervosa mentre sento le lacrime salirmi agli occhi, minacciando di uscire e rigarmi le guance.

Mi ero quasi abituata all'idea che non potevo avere figli e adesso, la persona che ha sofferto tanto quanto me, me lo rinfaccia in un momento del genere.

Non credevo potesse farmi una cosa così crudele.

"Non sto scherzando. Alex sono serio. Tu sei incinta!" mi ripete con un sorriso che potrebbe calmare anche un mare in piena tempesta.

"Vuoi dire che aspetto un bambino?"

"Si, un bel maschietto."

Le lacrime che prima erano sull'orlo di uscire, adesso cadono come fiumi dai miei occhi solcando le mie guance mentre il mio cuore si colma di felicità.

"Oddio, non ci posso credere!" urlo stringendo più forte la mano di Luke, sorridendo come una ebete e accarezzandomi la pancia dove, dentro la quale, c'è il mio bambino.

Mio..

Luke si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra che da casto divenne passionale perché le nostre bocche si cercavano in un maniera talmente forte e piena d'amore, che era da tanto che non succedeva.

In questi due mesi, da quel giorno, continuavamo a scambiarci coccole, carezze, baci, abbracci ma l'amore più e più volte veniva sormontato dal dolore e dalla tristezza e uno dei due finiva sempre per scoppiare a piangere e l'altro lo seguiva a ruota non potendo dimenticare le parole dei dottori.

Da troppo tempo soffrivamo e adesso, anche se ho appena subito un intervento a cuore aperto e sono debole, la mia gioia a distrutto quel muro di dolore che si era creato in me facendomi rinascere.

"Luke, cazzo, mi dispiace per non averti creduto subito. Sono una cogliona." mi scuso sentendomi talmente in colpa per aver pensato anche solo per un istante che Luke potesse ferirmi su una cosa di questa delicatezza.

Mi odio per aver dubitato di lui.

"Non preoccuparti amore mio, insomma neanche io non ci credevo quando l'infermiera mi ha dato la notizia, avendoci, i medici, detto che le probabilità che questo accadesse erano praticamente nulle. Ti capisco come ti sei sentita quando te l'ho detto e non prenderti a parole da sola. Tu sei tutto per me, voi siete tutto per me." il suo tono di voce è dolce mentre le sue guance tutte bagnate dalle gocce d'acqua che cadono da quelle iridi così azzurre e così ipnotizzanti da farti incantare.

"Ti amo" gli sussurro a fior di labbra.

"Anche io e non sai quanto" mi risponde mentre mi accarezza la pancia che ben presto sarebbe cresciuta.

"Diventeremo genitori. Luke diventerai padre!" era troppo felice quando mi chiese di avere un bambino. Vedevo nei suoi occhi la gioia che provava quando, quello stesso giorno, mi ha raccontato di come avrebbe portato nostro figlio o figlia al parco, a prendere un gelato o semplicemente a tenerlo fra le sue braccia mentre lo cullava per farlo addormentare.

È ora tutto questo può realmente accadere.

"E tu, amore mio, diventerai madre! La madre più bella e meravigliosa che possa esserci!" le nostre dita sono intrecciate mentre i nostri sguardi sono perso l'uno nell'altro.

"Finalmente saremo una famiglia a tutti gli effetti. Tu, io e il nostro bambino" appoggia la fronte alla mia per poi riprendere a baciarmi.

***

Sono passate le due settimane che dovevo stare a riposo e finalmente è arrivato il momento di andare via dall'ospedale.

"Hey Alex, come ti senti?" Amy e Sarah entrano in camera per aiutarmi a preparare le ultime cose da riportare a casa, o almeno, in albergo.

"Qualche nausea, ma il cuore tutto bene. Anche se sento i brividi ogni qual volta mi passo la mano sulla cicatrice, segno che rimarrà per il resto della vita. Ma come vedete ora sto bene. Voi piuttosto come state?" sorrido e finisco di mettere in borsa le ultime magliette.

"Noi stiamo bene"

"Amy, con Elizabeth? E Sarah, i gemellini?"

"La piccola ha quasi un anno e cresce molto in fretta. Mi sembra solo ieri che fece i suoi primi passi o disse 'mamma' per la prima volta" mi dice Amy con occhi sognanti.

"I gemellini invece scalciano tanto. Tra poco nasceranno anche loro e io e Calum non vediamo l'ora." Sarah è quasi sul punto di scoppiare a piangere per l'emozione.

"Alex, tu con il bambino?" mi domanda Sarah accarezzandosi il pancione veramente enorme.

"Va tutto alla perfezione. Non potrei essere più felice. Oramai io e Luke avevamo perso le speranze, era tutto buio e doloroso, ma adesso le nostre vite sono migliorate da quando sappiamo che presto avremo un figlio e non potrei chiedere di meglio." quando finisco di parlare la porta della stanza si apre, presentandosi un Luke molto affascinante.

"Scusate, vi ho interrotto." si ferma alla vista delle mie due migliori amiche che mi aiutano ad alzarmi.

Anche se mi sono riposata per due settimane standomene in questo letto d'ospedale, sono molto affaticata a causa dello stress che ha subito il cuore nell'incidente.

"Tranquillo, stavamo uscendo. Vi aspettiamo fuori." detto questo Sarah ed Amy escono lasciando soli me e Luke e richiudendosi la porta alle spalle.

"Come ti senti? Hai dolori da qualche parte? Il bambino sta bene? Il cuore tutto normale?" inizia a tempestarmi di domande, nervoso.

"Amore, calmati. Sono solo un po' affaticata ma è normale. Il bambino, così come il cuore, sta bene e ho solo un po' di nausea ma niente dolori." lo rassicuro e alle mie parole gli noto fare un sospiro di sollievo.

"Scusa ma la paura di perdervi è troppo grande. Stava per succedere una volta e non voglio che capiti di nuovo. È stato un miracolo che tu non abbia perso il bambino vedendo la dinamica dell'incidente ed è altrettanto un miracolo che tu sia ancora qui, con me." le sue parole provocano alcune lacrime.

"Tesoro" mi avvicino a lui. Siamo a pochi centimetri di distanza e i suoi occhi sono fissi nei miei. Si tira nervosamente il piercing con i denti e un luccichio compare nelle sue iridi quando si avvicina e mi bacia con foga.

Ci stacchiamo per riprendere fiato e vedo il suo sguardo ricadere sulla cicatrice che esce fuori dalla maglia.

Luke la fissa per momenti che sembrano infiniti per poi scoppiare a piangere.

"Perché piangi?" nasconde la testa nell'incavo del mio collo mentre con le sue dita affusolate percorre tutta la cicatrice. Partendo da sotto la clavicola e scendendo lentamente provocandomi una serie di brividi che mi percorsero tutta la spina dorsale.

"Perché sono io la causa di questa"

"Luke non è vero! Non è colpa tua ma di quello che mi ha investita." scoppia a piangere ancora più forte. Tira su la testa, così da ritrovarci faccia a faccia e con i pollici gli asciugo le guance bagnate.

"Andiamo via da questo posto. Torniamo in albergo" annuisce e mi sorride per poi lasciarmi uno dei baci più sinceri, passionali e pieno d'amore che abbia mai ricevuto.

Non mi stancherò mai di quelle labbra così dannatamente perfette e di quel piercing freddo che fa da contrasto al contatto delle mie labbra calde.

Wrapped around your finger 2 ~ 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora