Capitolo 31

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È da tutta la settimana che io e Calum eravamo impazienti che questo giorno arrivasse.. Finalmente andrò a fare la mia prima ecografia!!

I ragazzi sono in sala registrazione e noi siamo nella stanza accanto, dalla quale possiamo vedere la band registrare attraverso una lastra trasparente, alla base della quale ci sono le console con tutti i tasti per migliorare l'acustica dei suoni.

I manager con i tecnici sono soddisfatti di come sta venendo l'album e noi possiamo considerarci fiere dei nostri mariti.

"Calum, attenzione" lo richiama Tommy, il loro manager.
"Scusa, mi ero un attimo distratto" conclude sfiorando le corde del suo basso così da riprodurre una dolce melodia.

So' bene perché è così assente.. È da sette giorni che non fa altro che pensare a come sarà il nostro bambino o bambina e che non vede l'ora che nasca.
Non l'abbiamo ancora detto ai nostri amici anche perché volevamo aspettare la conferma con la visita di oggi.
Molte volte stavo per raccontare ad Alex e ad Amy tutto, ma mi sono trattenuta, così come avevamo stabilito io e Calum.

"Tutto okay? Sembri nervoso, è da tutta la settimana che non sei presente con la testa" chiede un po' accigliato Luke, al ragazzo dai lineamenti asiatici.

Quest'ultimo guarda in direzione della lastra trasparente, cercando il mio sguardo che, dopo pochissimo secondi, lo trova.
Sorride mentre i nostri occhi sono persi gli uni in quelli dell'altro.

"Si, tutto alla grande, non potrebbe andare meglio" risponde in tutta sincerità, mio marito.

"Perfetto allora riprendiamo" continua Michael. Si è tinto di nuovo i capelli e questa volta ce li ha di un rosso bordeaux, tendenti al marrone con qualche sfumatura più chiara.
Sta molto bene.

"A che ora aveva detto che arrivava Jillian?" ci domanda Amy quasi sussurrando per non svegliare la piccola che dorme in carrozzina, posta accanto al divanetto dove siamo comode.

"Verso le 15:45 quindi, si e no, tra circa dieci minuti dovrebbe essere qua. Doveva
andare a fare visita ai suoi genitori, perché, trovandoci in città, ne ha approfittato visto che non li vedeva da un bel po' di tempo." la informa Alex.

"Giusto perché lei è americana. È nata qui..
Si è trasferita in Australia per lavoro e li ha conosciuto Michael. Ora mi ricordo.." concorda l'altra mia migliore amica.
Al sentire l'ora sbarro gli occhi.
L'appuntamento col dotte Smith è tra venti minuti.

La sala di registrazione è in centro Los Angeles e c'è sempre un sacco di traffico, mentre le strade sono sempre affollate di gente che girovaga in ogni direzione.

Lancio un'occhiata a Calum, nell'altra stanza, ma non mi vede. Per fortuna che guarda di sua spontanea volontà l'orologio affisso sulla parete laterale della stanza. Quando si accorge di quanto tardi sia, ha la mia stessa reazione.

"Scusate, ma dobbiamo riprendere in un altro momento" avvisa Calum sfilandosi la cinghia che tiene legato il basso, dal collo. Tutti assumono un'espressione di curiosità del perché di questa interruzione.

"Perché?" chiede Ashton alzandosi dal suo posto alla batteria. "Perché ho un impegno molto importante con mia moglie e non possiamo mancare" esce dalla stanza e mi viene incontro.

Mi alzo mentre sento gli sguardi di tutti puntati addosso. Passo lo sguardo sulle mie amiche, anch'esse accigliate, e mimo loro un "ci sentiamo dopo".
Usciamo dall'edificio dopo che tutti i tecnici e i manager hanno avvisato Calum che, per questo, le prove sono state rimandate a domani mattina.

Mark e Austin, la guardia del corpo mia e di Calum, ci seguono ad una giusta distanza.

Per le strade della città veniamo spesso fermati, a volte anche da fan non tanto educate, anzi sgarbate e prepotenti che vogliono a tutti i costi una foto con mio marito.

Calum le avrebbe anche scattate, se non fosse per il fatto che eravamo leggermente in ritardo e che non vedevamo l'ora di arrivare per fare il controllo.

Saliamo al terzo piano, dove c'è lo studio del dottor Smith e l'ambulatorio per le ecografie e ad accoglierci c'è Chiara.

"Buongiorno Chiara" la saluto gentilmente e sorridendole, mente le mie dita sono intrecciate con quelle di Calum.
"Buongiorno a lei, signora e-" si blocca alla vista del ragazzo in piedi di fianco a me.

L'espressione sulla faccia di Calum fa intendere che è preoccupato per la reazione che ha la ragazza.
"È una vostra fan" lo rassicuro guardandolo nelle sue iridi scure e ipnotizzanti.
Sorride e si può notare la sua muscolatura rilassarsi.

"Si, e signor Hood" concludo la frase, divertita, che prima Chiara aveva lasciato in sospeso.
"Ehm, il dottor Smith?" chiedo cercando di farla tornare alla realtà.
Era incantata alla vista di Calum e cercavo di trattenermi dal ridere per la faccia che aveva.

"Oh, si" scuote la testa e alza la cornetta del telefono presente sulla scrivania.

"Potete entrare, vi sta aspettando" conclude per poi tornare a riprendere quello che stava facendo, non prima di aver chiesto una foto con autografo a mio marito.

"Salve dottore" entriamo e salutiamo cordialmente. Chiudiamo la porta e l'uomo davanti a noi ci viene incontro.

"Buongiorno signori Hood. Sono così onorato di potervi seguire nel caso. Vi assicuro che niente di quanto verrà detto oggi uscirà da queste quattro pareti" ci porge la mano e noi gliela stringiamo.

"Allora, la prima ecografia. Sa già da quanto è incinta?" mi domanda il dottor Smith mentre mi fa stendere sul lettino per poi chiamare un'infermiera.

"Ehm, sinceramente..no. L'ho scoperto da una settimana" continuo mentre Calum mi si mette di fianco e mi prende la mano sinistra tra le sue, calde.

"Bene, oggi sapremo tutto. Lei è Olga, la mia collega. Mi segue in tutti i casi ed è molto brava" ci presenta la signora che è appena entrata dalla porta.

Il cuore aumenta notevolmente il ritmo dei suoi battiti e sento le mani di mio marito cominciare a sudare. Posso vedere benissimo anche quanto sia nervoso.

L'infermiera Olga mi spruzza del gel semi-trasparente sulla pancia e con una macchinetta comincia a disporlo uniformemente su tutta la superficie.

"Ecco qua il vostro bel bamb-" comincia a parlare il dottor Smith ma si interrompe guardando meglio il monitor del macchinario.

Perché si è interrotto?
C'è qualcosa che non va?

L'ansia comincia a farsi spazio in me prendendo il sopravvento su tutte le altre emozioni e stringo più forte la presa sulle mani di Calum.

Wrapped around your finger 2 ~ 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora