Impulsivo

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-Voglio sbrigare questa conversazione in fretta visto che c'è una classe che mi aspetta per fare lezione- disse la McGranitt sedendosi sulla sua scrivania. -Potter, perché stava picchiando alla babbana il signor Piton?- gli chiese.
-Perché trovo che la violenza fisica sia in certi casi più soddisfacente rispetto alle fatture- spiegò James e Remus alzò gli occhi al cielo, mentre la McGranitt prese un sospiro.
-Intendevo chiederle perché se la stava prendendo con il signor Piton- specificò.
-Ah, perché sta cercando di fregarmi la ragazza- disse con semplicità e la McGranitt aggrottò le sopracciglia.
-Vorrei innanzitutto chiarire che una ragazza, in quanto tale, non può essere "fregata"- spiegò in tono calmo ma severo.
-Ma è quello che Moc... Piton stava facendo!- si difese James.
-Che in realtà sta facendo anche ora, non penso che abbia intenzione di smettere- intervenne Sirius e James lo indicò con fare soddisfatto.
-Esatto- concordò e la McGranitt prese un sospiro.
-James, credo che la professoressa intendesse dire che non puoi utilizzare il termine "fregata" su una ragazza, visto che è una persona capace di intendere e di volere e non un oggetto che si può "fregare"- chiarì Remus e James aprì la bocca e alzò la testa emettendo un piccolo "ahn" assieme a Sirius.
-Grazie signor Lupin, intendevo dire questo. Ora, signor Potter, mi spieghi come il signor Piton avrebbe cercato di sedurre la sua ragazza- chiese incrociando le mani tra loro.
-Il mio Patronus è un cervo, sa con le corna e tutto il resto- spiegò il ragazzo.
-So benissimo com'è fatto un cervo, grazie, prosegua e in fretta- disse lei infastidita.
-Okay allora il Patronus di Lily è venuto fuori essere una cerva ed io ero contentissimo, mi creda, ero al settimo cielo fino a quando non ho visto che anche il Patronus di Piton era una cerva, ma riesce a crederci? Gli dovevo spaccare la faccia- disse James massaggiandosi le nocche. La McGranitt sembrò elaborare la cosa per alcuni secondi prima di alzarsi.
-Black, Lupin e Minus, tornate nella vostra sala comune. Potter, mi aspetti qui- disse alzandosi e facendo uscire i tre ragazzi, che guardarono tutti confusi James, che scosse la testa. James aspettò in ufficio della McGranitt per un buon quarto d'ora, fino al suono della campanella, quando la donna tornò a sedersi sulla scrivania.
-Prenda un biscotto, Potter- gli disse porgendogli una scatola in latta e James era stato in quell'ufficio un numero di volte sufficiente per capire che quando gli offriva un biscotto stava per succedere qualcosa di importante. James prese un biscotto e lo mangiò in silenzio sulla sua sedia. -James, presumo tu sappia che la forma di un Patronus non può cambiare a seconda di quello che decide il mago che lo produce- gli disse e James annuì. -Quindi il fatto che il Patronus di Severus Piton sia uguale a quello di Lily Evans non è una sua scelta- gli disse e lui annuì.
-Sì ma capisce quando la cosa mi mandi fuori di testa?- le chiese prendendosi un po' troppa confidenza, ma la professoressa sembrò non farci caso.
-Sì, lo capisco, ma tu capisci anche che non puoi fare a botte con chiunque minacci la tua relazione? Perché, se la vostra relazione sarà duratura come mi auguro per voi, Severus Piton non sarà sicuramente l'ultimo a minacciarla, che lo facciano di proposito o meno- gli disse e James annuì, riflettendo sulla cosa, addentando un altro biscotto. -Spero che abbia capito, singor Potter- disse tornando al suo solito tono serio.
-Penso di sì, professoressa- disse lui pensieroso.
-Bene, 50 punti in meno e punizione tutte le sere per un mese- disse e James fece un'espressione sofferta.
-Ma professoressa! È la stessa identica cosa che mi ha detto il professor Barlow! Potremmo evitare almeno i punti magari?- chiese con un'espressione da cerbiatto.
-No, veda di prendere il boccino alla prossima partita, così recupera- gli disse e James sbuffò appena.
-Per la punizione ne possiamo parlare magari?- le chiese.
-Ne parlerò con il professor Barlow, ma la avverto che ho moltissimi saggi in preparazione agli esami finali degli studenti dal primo al quarto anno che aspettano con ansia di essere corretti da lei, signor Potter- gli disse e James annuì sconsolato. -Ora vada e veda di parlare con la signorina Evans- gli disse e il ragazzo si alzò con il sorriso. -E sappia che questo trattamento non lo riservo a tutti i miei studenti, quindi veda di non sprecare i miei consigli- lo ammonì e James sorrise.
-Professoressa lei è la migliore, su questo non c'è dubbio, grazie- le disse chinando appena la testa, prima di sparire fuori dalla porta dell'ufficio.

1978Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora