Mancava più di una settimana alla luna piena e ora era perfettamente a metà. Il cielo era limpido e la mezza sfera bianca brillava splendente nel cielo, placida, contornata dalle stelle. Remus era rimasto in sala comune per studiare, ma la verità era che il libro di Incantesimi non si era mosso di molto da quando Elektra l'aveva salutato e lui si era perso a guardare la luna, quella tanta agognata luna. La sua mente era piena di pensieri, che andavano e venivano troppo velocemente per metterli in ordine, ma tutti portavano alla stessa conclusione: che ne sarebbe stato di lui finita la scuola? Non c'era modo di avere una risposta, perché la verità è che la sua vita dopo quei sette anni sarebbe in qualche modo finita. Non avrebbe potuto trovarsi un lavoro fisso, nessuno voleva un lupo mannaro e non avrebbe altrimenti saputo giustificare i propri giorni di assenza. Poi Elektra, lei non sarebbe mai potuta stare con lui a lungo, lui non sarebbe stato in grado di garantirle una casa e una vita stabile e lei era semplicemente brillante, era sicuro che meritasse una vita splendida e felice, che lui non poteva dargli.
-Remus?- sussurrò una voce dietro di lui, si girò verso i dormitori e trovò Willow, con una felpa molto più grande della sua taglia e un paio di legghins. -Stai ancora studiando?- chiese quasi schifata.
-Quella era l'intenzione ma mi sono perso a pensare- ammise sedendosi meglio nella sedia e Willow si avvicinò al tavolino, appoggiandoci le mani con fare nervoso. -Tu invece? Vai da quel francese?- le chiese e lei rise appena.
-No, magari- disse scuotendo la testa. -Faccio sempre fatica ad addormentarmi così spesso vado a fare una passeggiata per schiarirmi le idee... è una cosa che mi aveva consigliato Austin ed effettivamente funziona- ammise e Remus aggrottò le sopracciglia.
-E non ti hanno mai beccata?- le chiese e lei sorrise.
-Sono stata con uno di voi per un po', ho imparato i trucchi del mestiere- gli disse facendolo ridere appena.
-Hai ragione- ammise.
-Ti va un tè? Magari otto piani di scale schiariscono le idee anche a te- gli propose e lui chiuse il libro.
-Direi di sì- disse alzandosi. -Prendo la Mappa?- le propose e lei annuì convinta. Uscirono dalla sala comune in silenzio e Remus accese la bacchetta puntandola sulla mappa per illuminare l'inchiostro color seppia sulla pergamena ormai ingiallita.
-Gazza a quest'ora sta nell'ala est- gli fece notare lei e Remus aprì la Mappa per osservare l'ala est, dove Gazza camminava.
-E la gatta?- le chiese e lei sorrise.
-Lei è una stronza, quello sì- ammise e Remus sorrise.
-Di solito non si allontana troppo da Gazza però- disse chiudendo la mappa.
-No infatti, l'unica incognita è Lumacorno, sembra che le passeggiate notturne piacciano anche lui, quindi abbiamo un tacito accordo- ammise lei e Remus sorrise.
-Sirius ti ha addestrata bene- disse impressionato.
-Quando stavo con Sirius non sapevo tutte queste cose- ammise lei svoltando l'angolo del corridoio. Camminarono in silenzio per un po', guidati dalla luce della bacchetta di Remus. -Comunque, non ti ho mai ringraziato per avermi invitata al tuo compleanno, nonostante fossimo tutti litigati- disse e Remus sorrise appena.
-Figurati- disse tranquillo.
-Sai, non mi consideravo veramente vostra amica... James era un conto, ma non pensavo che in qualche modo tu potessi tenere anche me in considerazione. Non ti offendere è solo... una sensazione- gli spiegò e lui annuì.
-Sì, ho ben presente quel genere di sensazione- disse annuendo. -Non è stato facile per me farmi degli amici, per via sai, del mio piccolo problema peloso- continuò e Willow accennò un sorriso.
-Lo posso immaginare- concordò.
-Quando James mi scrisse la prima lettera dopo il primo anno, che per inciso arrivò il giorno dopo la fine della scuola, ero felicissimo, mi sembrava incredibile essermi fatto degli amici, persone che si interessassero a me anche quando non erano obbligati ad essere gentili, visto che non dormivo più nella loro stessa stanza- disse scendendo le scale facendo ondeggiare appena la luce della bacchetta. -Ma ora questi momenti stanno per finire assieme alla scuola- disse con fare malinconico.
-Ma che dici? Ma se James ha creato apposta una camera per ognuno di voi- ribatté Willow.
-Sì ma... non può durare ancora molto, no? Insomma...- disse incerto. -Ti senti mai come se non meritassi quello che hai?- le chiese in un moto di sincerità e Willow parve pensarci.
-Sì, mi è capitato- disse perplessa.
-Io mi sento così ogni volta che penso alla mia vita- ammise fermandosi davanti al quadro di natura morta davanti alle cucine e Willow batté sulla pera, facendo spostare il quadro.
-Buonasera ragazzi!- disse la vocina stridula di un elfo non appena li vide entrare.
-Buonasera, potrei avere una tazza di camomilla?- gli chiese Willow.
-Anche per me- concordò Remus.
-Certo signori!- disse l'elfo trotterellando via.
-Sinceramente, non penso ci sia qualcosa che tu abbia che non meriti- disse Willow sincera.
-Avete tutti una visione troppo positiva di me- disse Remus mentre l'elfo tornava con due tazze.
-Ecco a voi signori!- disse allegro e i due presero le tazze di liquido fumante.
-Grazie mille, buonanotte- lo ringraziò Willow e i due uscirono, tenendo le tazze fra le mani. -Dicevamo, non è che sei tu ad avere una visione troppo negativa di te stesso?- azzardò Willow e Remus strinse le labbra, prendendo un sorso di camomilla calda.
-Prendi Elektra per esempio. È brillante, in tutto quello che fa, non c'è una cosa che non le riesca bene. È la prima della classe, è una prefetta, gioca a Quidditch e pure bene, è buona, è simpatica ed è pure bella, è diventata un animagus in quanto? Un paio di mesi? Come può perdere tempo con me, il mediocre e problematico Remus Lupin?- ammise alzando la voce e Willow emise un respiro. -Scusa non mi sarei dovuto sfogare con te- disse sentendosi in colpa, ma le parole gli era sfuggite senza che ci pensasse.
-Figurati...- disse lei bevendo un sorso dalla sua tazza. -Non sei mediocre, ma anche se lo fossi non è quello che conta in una relazione, non è che le persone sono divise in livelli e ognuno deve stare con quelli al proprio livello, l'amore non funziona così, funziona che se due sono fatti l'uno per l'altro come voi due, tutto il resto non conta- disse e Remus sorrise.
-Davvero pensi questo?- le chiese sorridendo come un idiota.
-Beh... sì, è piuttosto palese, persino James ha dovuto ammetterlo- disse facendo ridere appena Remus -E credimi che non c'è nessun ragazzo francese capace di farle cambiare idea- disse facendolo ridere ancora.
-Grazie- disse lui e lei alzò le spalle.
-Figurati- disse tranquilla. -Dico solo quello che ho sperimentato e ti posso assicurare che nessun ragazzo più brillante e senza la licantropia potrebbe rendere Elektra altrettanto felice- disse senza guardarlo e Remus sorrise, sentendosi più leggero.
-Non troverò mai un lavoro che mi permetta di mantenerla- disse poi.
-Questo non dirlo mai davanti a lei, perché se ti sente dire che la vuoi mantenere ti spacca la faccia- disse facendolo ridere.
-Beh hai capito cosa intendo- disse poi.
-Sì, ma tanto Elektra diventerà sicuramente una delle guaritrici più capaci in tutto il mondo magico e prenderà così tanti soldi che farete prima a ricomprare i calzini anziché lavarli- disse facendolo ridere ancora.
-Perché non sei così simpatica durante il giorno?- le chiese e Willow accennò una risata, bevendo dalla sua tazza.
-Non lo so- ammise lei nascondendosi dietro alla tazza, camminando in silenzio per un po'.
-Sai, io facevo il tifo per te e Sirius, la scorsa estate- le disse e lei annuì appena.
-Grazie, ma forse è stato meglio così- ammise lei -Lui non si fidava di me e io faticavo a fidarmi di lui, non poteva continuare- disse e Remus annuì pensieroso.
-Forse hai ragione, ma ci sono rimasto male quando ho saputo che vi eravate lasciati- disse e lei accennò una risata.
-Grazie...?- disse incerta.
-Avrei potuto giurare che sareste tornati insieme, sai, subito dopo l'estate- le disse e lei annuì appena.
-Un po' ci credevo anche io... ma ora ha trovato decisamente di meglio- disse lei amareggiata.
-La tutor?- chiese Remus.
-Intendi la modella dalle gambe perfette, dalla pelle perfetta, dai denti perfetti, dai capelli perfetti e devo continuare? Ah sì, simpatica, divertente e quasi auror- disse lei in tono acido.
-Sbaglio o poco fa hai detto qualcosa come "le persone non vanno classificate su livelli e che le relazioni non funzionano così"?- le chiese lanciandole un'occhiata.
-Sì beh ma non funziona per Sirius Black- gli disse bevendo un sorso.
-Sirius Black è solo una persona comune che crede di essere al livello più alto, o a quello più basso, dipende dalla giornata- disse facendo ridere Willow.
-Hai ragione- disse divertita e anche Remus le sorrise, mentre rientravano in sala comune.
-Grazie per la chiacchierata, mi sono schiarito le idee- disse lui porgendo la tazza in aria verso di lei, recuperando i suoi libri sulla scrivania.
-Grazie a te, sei stato un piacevole compagno di pensieri- gli disse lei avviandosi verso il dormitorio. -Non rimetterti a studiare ora! Buonanotte- aggiunse salendo le scale.
-Buonanotte- disse Remus ridendo appena.
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1978
FanficÉ il 1978. L'ultimo anno. L'anno della svolta. L'anno che ha segnato la fine dell'era dei Malandrini ad Hogwarts. L'anno delle scelte che cambiano il futuro. L'anno dell' "ora o mai più". L'anno del cosa è giusto o cosa e facile. L'anno dei segreti...